Richiesta di aiuto a Regione Toscana e Camere di
Commercio – Coldiretti a fianco delle imprese:
«Bisogna fare presto. Settore
economico troppo importante»
PISTOIA. Le eccezionali precipitazioni del mese di marzo
costano 70 milioni di euro al settore del florovivaismo toscano. Serre piene di
fiori e piante, intere produzioni già pronte per il mercato invendute e che ora
devono essere smaltite ed il crollo verticale delle vendite con punte che
toccano il 60% per alcuni prodotti rischiano di far tracollare uno dei
principali comparti agricoli della regione che vale, da solo il 30% del
Prodotto Lordo Vendile (pari a circa 900 milioni di euro). 3500 le aziende
specializzate concentrate in particolare tra Lucca, Pistoia, Massa e Pisa, 15
mila gli addetti (escluso l’indotto) il cui futuro sta diventando sempre più
incerto e fragile.
A denunciare una situazione drammatica ed esplosiva
è il Distretto Floricolo Interprovinciale Lucca – Pistoia che ha provveduto, in
queste ore, ad inviare alla Regione Toscana e alle Camere di Commercio
interessate (in particolare Lucca, Pistoia, Massa e Pisa) un documento che non
nasconde di mettere a nudo tutte le difficoltà che il settore sta vivendo per
colpa degli effetti, imprevisti quanto devastanti, che il marzo più piovoso
dagli anni ’50 come evidenziato anche dal
Consorzio Lamma, sta provocando alle imprese del settore. Nella lettera che
Coldiretti (info su www.toscana.coldiretti.it)
ha inserito all’ordine del giorno dell’ultimo consiglio regionale annunciando
il pieno appoggio alle iniziative che il Distretto intenderà portare avanti, il
settore ha subito un contraccolpo stimato, per difetto, tra i 60-70 milioni di
euro. Nella lettera il Distretto chiede alla Regione Toscana e alle Camere di
Commercio un percorso per individuare soluzioni urgenti, a supporto degli
imprenditori come riprogrammare la scadenza dei mutui e il versamento dei
contributi Inps per i dipendenti e gli stessi imprenditori, istituire un fondo
di rotazione finanziario ad interessi zero. In sostanza un “congelamento” delle
scadenze immediate che le imprese devono affrontare ma a cui non possono far
fronte in questa fase: “La questione è molto delicata; questo è un settore
molto importante economicamente che costituisce uno dei pilastri del sistema
agricolo regionale. Questa situazione va trattata con cura e con tutte le
attenzioni del caso. – ammette Mario Carlesi, Presidente Coldiretti Pistoia
invitando Regione e Camere di Commercio ad agire in fretta .– Le imprese non
hanno perso solo la vendita delle produzioni, ma anche gli investimenti”.
Le piogge hanno ritardato la primavera bloccando di
conseguenza gli ordini di garden, grossisti, agrarie e grande distribuzione. A
complicare il quadro la Pasqua arrivata molto in anticipo che ha obbligato le
imprese a concentrare a febbraio la produzione e ad accendere i bruciatori per
riscaldare le serre per garantire la domanda del mercato con un aggravio di
costi ulteriore. “I calcoli erano giusti. Il meteo purtroppo ha mandato tutti i
piani all’aria. Ci sono serre piene di piante e fiori che non saranno vendute –
analizza Carlesi – e che dovranno essere smaltite diventando a loro volta un
costo. È andato tutto storto”.
La richiesta di aiuto del Distretto firmata dal
Presidente, Marco Carmazzi, ha i toni dell’appello disperato: “questo è un
settore che ha sempre dimostrato grande dignità e che non ha mai chiesto nulla,
nemmeno quando era in difficoltà; – sottolinea Carlesi – il danno commerciale
che stanno subendo potrebbe avere ripercussioni anche sull’occupazione oltre
che sulla salute delle strutture delle aziende. C’è da fare presto”.
[comunicato coldiretti pt]
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 16 aprile 2013 | 17:49 - © Quarrata/news]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.