lunedì 6 maggio 2013

“LEI DISSE SÌ”. LORENZA SOLDANI E INGRID LAMMINPAA SI RACCONTANO AL CIRCOLO ARCI HO CHI MINH


di LUIGI SCARDIGLI

PISTOIA. Cosa serve per sposarsi? Una casa – è l’ideale – dove andare per poter vivere ogni giorno e un tenore di vita che possa consentire una dignitosa sopravvivenza. Tutto il resto – suppellettili di prima e secondaria importanza – può aspettare.
L’amore, no, per fortuna. E se a sposarsi sono un uomo e una donna, come succede quasi sempre, o due uomini o due donne, il risultato è lo stesso, come le priorità: la casa, impieghi o rendite che consentano di tirare avanti e l’armonia, quella che si instaura quando due persone si amano, che vuol dire rispetto, desiderio, aiuto, progetto fino a prendersi per mano e avviarsi, inesorabilmente felici, verso il tramonto.

L’unica grande incertezza è la longevità dell’amore, la sua resistenza, il non cedere e cadere alle tentazioni, che sono innumerevoli, spesso intriganti, quasi sempre devastanti e che sovente decretano la fine di un rapporto, interrompono i sogni, riportano alla realtà.
Questo succede a coppie eterosessuali come a quelle omosessuali e già doverne parlare, di coppie etero ed omo, è assurdo: l’amore non ha sesso, l’amore è ibrido, perché totale.
In questo Paese però, due persone dello stesso sesso che decidono di sposarsi, ma anche solo amarsi, che con il tempo diventa sopportarsi, scatenano irritazioni xenofobe, che si materializzano in una viscida ostilità trasversale, nel migliore dei casi ma anche in vere e proprie aggressioni verbali e fisiche, purtroppo.
A Lorenza Soldani e Ingrid Lamminpaa, però, di tutto quello che ne pensano gli altri, del loro amore, non gliene frega nulla, tanto che, oltre che sposarsi, a giugno, in Svezia, sono così felici di raccontarla a tutti, la loro felicità, che giovedì 9 maggio, a partire dalle ore 19, presso il giardino del Circolo Arci Ho Chi Minh, coadiuvate da Maria Pecchioli – una filmaker di grido –, oltre che raccogliere gli auguri di una vita che sognano di trascorrere insieme, proietteranno anche un documentario dal titolo Lei disse sì, che è, in questi giorni, diventato un blog di culto, condiviso, ospitato e fiancheggiato da parecchi mezzi di informazione.
Invito tutti quelli che storcono il naso, al cospetto di una coppia omosessuale, a venire a vedere quanto siano felici, entrambe, di dirsi sì e soprattutto a farsi raccontare, dall’una o dall’altra, indifferentemente, quanto sia bello amarsi.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì 6 maggio 2013 | 15:25 - © Quarrata/news]

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