giovedì 2 maggio 2013

NICCOLAI: «PD A UNA SVOLTA CRUCIALE DOPO IL DISASTRO DELLE ELEZIONI»


Il Segretario provinciale commenta la difficile situazione del partito – Durezza nei confronti dei franchi tiratori che hanno silurato Prodi – Un centrosinistra da “far west” «Facciamo diventare i problemi un’opportunità»

Marco Niccolai
PISTOIA. Il segretario provinciale del Pd Marco Niccolai, aprendo i lavori della direzione provinciale del Pd svoltasi nei giorni scorsi, ha analizzato le ultime difficili fasi che hanno riguardato il Partito Democratico.
“Il Partito Democratico – ha affermato Niccolai – si trova al punto più difficile della sua giovane vita, un momento arrivato quando con le elezioni di febbraio ci siamo trovati ad affrontare una possibile e concreta prospettiva di governo. Le ambiguità non risolte nel Pd, forse dovute ad un dibattito interno focalizzato sulla scelta dei vari candidati e ben poco sulla linea politica in tutti questi anni, hanno portato ad un autentico disastro.”

Niccolai ha ripercorso la convulsa fase post elettorale, partendo dalla proposta Bersani di governo di cambiamento principalmente indirizzata al Movimento 5 Stelle: “È stato chiaro, visti i toni ed i contenuti usati nelle consultazioni in streaming con Bersani, che al movimento Cinque Stelle non interessa produrre il cambiamento, sennò avrebbero accolto l’invito di Bersani a misurarsi sulle cose concrete e sui contenuti innovativi che avevamo delineato negli otto punti. Collaborando con il Pd avrebbero definitivamente archiviato la stagione del berlusconismo, invece sono stati i più grandi alleati di Berlusconi, assegnandogli nuovamente, grazie al loro atteggiamento, un ruolo importante.”
Dopo aver analizzato la scelta del Presidente Napolitano di non inviare Bersani alle Camere e la vicenda della candidatura di Franco Marini, Niccolai è stato particolarmente duro verso i 100 franchi tiratori che hanno affondato la candidatura Prodi: da questa vicenda “emerge un centrosinistra dove la regola è il far west ed i franchi tiratori hanno questa gravissima responsabilità. Dunque la vicenda pone un tema sul nostro stare insieme: se viene decisa anche a maggioranza una posizione nei nostri gruppi e poi ognuno decide di comportarsi come meglio crede, su cosa si fonda il nostro stare insieme? Siamo un gruppo di liberi pensatori o persone che sono leali ad un progetto ed alle regole minime dello stare insieme? La democrazia si fonda sul principio di maggioranza; un partito si fonda sulla lealtà e sul rispetto reciproco, che quei franchi tiratori hanno dimostrato di non avere. Nel prossimo congresso non dovremo confrontarci solo sui candidati segretari ma sull’Italia e sul partito che abbiamo in mente.”
Ricordato che l’attuale legge elettorale crea ingovernabilità e che dunque va cambiata, Niccolai è intervenuto anche sul Governo Letta. Su esso Niccolai afferma che “il Pd risponde non alla richiesta di un governissimo ma ad un appello del Presidente della Repubblica, che chiama tutti ad assumersi la propria responsabilità di fronte ai cittadini e a dare un governo che affronti un delicatissimo passaggio storico, non solo una congiuntura, di fronte alla quale un perdurante stallo è la risposta peggiore. L’impegno di Napolitano per il Governo, secondo me, nasce dalla consapevolezza che un Parlamento incapace di dare un Governo al Paese dopo 60 giorni dalle elezioni e nella gravissima situazione che stiamo vivendo rischia di gettare nuovo discredito sulla credibilità delle Istituzioni democratiche e di aggiungere nuova polvere ad una polveriera di esasperazione sociale come l’Italia.”
Niccolai fa poi un invito: “Il cambiamento si misura non genericamente ma sulle cose concrete. Misuriamo in quella compagine di governo le nostre proposte per arrivare ad un cambiamento non di parole ma di concretezza. Nessuno è depositario del cambiamento e dunque tutti si devono misurare sui problemi. Sfidiamo tutti a farlo. Il Presidente del Consiglio indirizza la politica del Governo: dovrà mostrare bene al Paese le nostre volontà di cambiamento, portando gli altri a misurarsi su esse. Cosi dovrà essere per i ministri Pd. Portiamo avanti a viso aperto le nostre proposte e costringiamo tutti a misurarsi su esse, nel segno del cambiamento qui e ora. Lanciamo questa sfida. Il cambiamento non può più attendere.”
Niccolai ha concluso la sua relazione con un auspicio: facciamo “diventare i problemi un’opportunità: fare in modo che l’azione del Governo possa essere efficace nell’affrontare i temi della crescita e cosi togliere un po’ di pressione a quella “pentola a pressione” che sta diventando l’Italia; svolgere una fase congressuale nazionale, che si aprirà con la prossima riunione dell’assemblea nazionale, che rilanci il perché e rinsaldi il senso dello stare insieme come democratici.”
[comunicato ufficio stampa pd pistoia]
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[Giovedì 2 maggio 2013 | 08:51 - © Quarrata/news]

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