giovedì 16 maggio 2013

SERRAVALLE. DAGHINI (FDS) CHIEDE L’ISTITUZIONE DI UN REGISTRO DELLE UNIONI CIVILI E DELLE CONVIVENZE


SERRAVALLE-CASALGUIDI. Il prossimo Consiglio Comunale di Serravalle P.se, in programma il 20 maggio 2013, sarà chiamato a votare un ordine del giorno per l’istituzione di un registro amministrativo e di un regolamento delle unioni civili e delle convivenze con il quale si vuole legittimare il rapporto tra individui di sesso diverso o dello stesso sesso che non siano legati da vincoli giuridici.
La proposta è stata sollevata dal consigliere Roberto Daghini del gruppo “Centrosinistra per Serravalle”(Fds).

Lo scopo di questo è soltanto di sollevare un problema politico agli organi istituzionali italiani, dal momento che l’istituzione di questa particolare anagrafe sulle convivenze non ha alcun peso né effetto giuridico.
In provincia di Pistoia a oggi è adottato dai comuni di San Marcello, Pistoia, Lamporecchio e Massa e Cozzile.
“La speranza che anche in Italia, come già succede in gran parte dell’Europa, si possa arrivare a breve a una legge che regolarizzi in modo serio la convivenza tra due persone a prescindere dal sesso. Si tratta di una scelta di civiltà che non va assolutamente contro nessuno, ma legalizza uno stato di fatto presente in molti giovani di oggi, a cui si deve dare la possibilità di scelta con regole certe”. 
Roberto Daghini

ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIERE
ROBERTO LIDO DAGHINI

PREMESSO 
che la Costituzione Italiana all’art. 2 recita “la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità”, e all’articolo 3 che “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”; 
PRESO ATTO 
che la Costituzione all’articolo 29 afferma che la Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio e che quindi la creazione di un nuovo status spetta al Parlamento e all’azione del Legislatore e non all’amministrazione comunale; 
VALUTATO 
che è però dovere politico e morale del Comune combattere sia la discriminazione e la diseguaglianza di trattamento dei cittadini e delle cittadine anche con azioni di sostegno all’approvazione di una legislazione nazionale che ne riconosca la parità, davanti alla legge, così come stabilito dall’articolo 3 della Costituzione Italiana, sia varare strumenti al fine di promuovere pari opportunità per le unioni civili senza distinzioni di sesso nell’ambito degli strumenti amministrativi prevedendo anche forme di tutela per quelle fondate su rapporti solidaristici di mutua assistenza; 
CONSIDERATO 
che anche nel territorio di Serravalle P.se le unioni civili rappresentano un elemento non più sottovalutabile di caratterizzazione civica e civile della nostra popolazione; 
VISTA 
la sentenza della Corte Costituzionale n. 138 del 2010, “l’art. 2 della Costituzione dispone che la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Orbene, per formazione sociale deve intendersi ogni forma di comunità, semplice o complessa, idonea a consentire e favorire il libero sviluppo della persona nella vita di relazione, nel contesto di una valorizzazione del modello pluralistico. In tale nozione è da annoverare anche l’unione omosessuale, intesa come stabile convivenza tra due persone dello stesso sesso, cui spetta il diritto fondamentale di vivere liberamente una condizione di coppia, ottenendone – nei tempi, nei modi e nei limiti stabiliti dalla legge – il riconoscimento giuridico con i connessi diritti e doveri”; 
IMPEGNA 
il consiglio comunale di Serravalle Pistoiese – ad intervenire presso gli organi legislativi affinché vi sia un adeguamento delle norme nel rispetto dei principi costituzionali sopraindicati – ad istituire e regolamentare un elenco delle unioni civili da tenersi presso un apposito ufficio comunale fermo restando che tale elenco non avrà alcuna relazione o interferenza con i registri anagrafici e distato civile o alcuna connessione con l’ordinamento anagrafico o di stato civile;
Serravalle 11 maggio 2013
Roberto Lido Daghini

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[Giovedì 16 maggio 2013 | 09:18 - © Quarrata/news]

2 commenti:

  1. Oh daghini ma con tutti i problemi che ha il Comune ti preoccupi delle unioni di fatto e degli omosessuali? ma per favore pensate a spendere bene meglio e in modo trasparente i soldi dei cittadini...

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  2. Da inserire nella sezione risposte.

    Caro Gabriele,
    come saprai le amministrazioni comunali hanno poca manovra di azione, anzi ti posso assicurare noi stessi ci sentiamo molte volte frustrati perché a causa di leggi e norme assurde siamo impossibilitati a agire.
    Non ci sarebbe stato bisogno di varare registri di coppie di fatto (non solo per omosessuali) se i Governi nazionali precedenti come è avvenuto in gran parte dell’Europa avessero legiferato in merito.
    C’ è in gioco la qualità e le aspettative di vita comune di milioni di persone, a cui dare risposte.

    Roberto Daghini

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