di Luigi Scardigli
È scattata immediatamente, la solidarietà, per fortuna, nei
confronti delle popolazioni emiliane colpite al cuore dal terremoto.
Lo si è visto con l’accensione della macchina, perfetta, del
volontariato, quella dei Vigili del fuoco, quelle delle associazioni, senza
dimenticare la privata generosità di singoli cittadini che hanno potuto e
trovato il modo per come mettersi energicamente a disposizione di chi ne ha
bisogno.
Anche il Governo, riunito in seduta straordinaria, ha fatto
il proprio dovere, nella maniera più ovvia: implementando, seppur di un’inezia,
un balzello, quello della benzina.
Non hanno minimamente provato a decurtarsi qualcosa dai loro
lauti stipendi, i nostri Ministri, Deputati, Senatori e rappresentanti politici
d’ogni dove.
No, hanno decretato, seduta stante, un aumento di 2,42
centesimi euro/litro (Iva compresa) sul prezzo del carburante, chiedendo
immediatamente ai fornitori di evitare di speculare su questo rincaro,
mantenendo le trattenute sul lordo della benzina al vecchio prezzo.
Sapete come si chiama questa tassa? Accise.
E chi di accise ferisce,
avrebbe detto Totò, accise può anche
morire!
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[Venerdì 1° giugno 2012 - © Quarrata/news 2012]
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