Ha
vinto la famosissima gara di latino a Pontedera
QUARRATA. Ci scrive l’ingegner
Riccardo Chiti:
Cari
redattori,
leggo
sempre con piacere il vostro blog.
Conosco
e.b. blogger per vari motivi e proprio per questo, sapendo con chi ho a
che fare, sono sciuro che un suo giudizio o opinione può essere tagliente come
un rasoio o più vellutato della seta.
Il
motivo per cui scrivo è fondamentalmente per condividere con tutti una mia
grande soddisfazione personale che credo possa essere un vanto per tutta la
comunità quarratina.
Alessandra
Chiti, mia figlia maggiore, è la vincitrice assoluta della XXX edizione del Certamen in Ponticulo Herae gara di
cultura latina organizzata dalla Associazione Nazionale di Cultura Classica,
per gli studenti delle V Ginnaso dei licei classici. Alessandra frequenta il
Forteguerri di Pistoia, e la Nazione di Pistoia gli ha dedicato un breve
articolo nell’edizione del 30/05/2012.
Per
un padre di formazione tecnica, avere un figlia così non può essere che un
vanto, ma credo che lo possa essere per tutte le persone che credono che l’unico
modo per avere qualcosa è guadagnarselo onestamente, “durando fatica”, e a
volte rischiando di passare anche da ciuchi (nel senso di bestie da soma) .
Grazie
a tutti quelli che condivideranno con me questa grande soddisfazione.
Riccardo Chiti
Caro
Riccardo,
intanto
complimenti, in primo luogo alla giovane – che sapevo molto in gamba: me ne
avevano parlato altre ragazze del Forteguerri. Poi anche a te, padre e alla
madre – ma anche ai nonni, credo: che saranno contentissimi.
Hai
ragione ad essere orgoglioso, tanto più se sei di formazione tecnica. E
lasciamelo dire: di che formazione tecnica, perché, se non sbaglio, anche tu
sei stato una eccellenza per Quarrata.
La
ragazza, quindi, non fa altro che seguire le orme parentali. Ma guarda, però,
com’è bastardo il mondo: né di te né di altri come te la decaduta città del
mobile ha mai fatto menzione. E per fare riconoscere la cittadinanza
onoraria di Quarrata a un grande matematico universitario, trasferito in
America, Mario Borelli, so che ce n’è voluto del bello e del buono, perché le
amministrazioni comunali – quelle di sinistra maledettamente comprese! – preferiscono dare
riconoscimenti a gente di cartellone e di piazza, del mondo effimero dello
spettacolo e del divertimento, piuttosto che alle persone serie e preparate.
Allora
diremo: che ce ne importa? E andremo avanti con le soddisfazioni vere. Quelle
che tu dici che si raggiungono “durando fatica”.
E
quelli che lo fanno, studiando e lavorando con impegno, sono quei silenziosi
che danno al mondo molto di più, alla fine, di tanti famosi che non lasciano
traccia dietro di sé.
Un
saluto da luccianese (perché io tale mi ritengo e ne sono fiero) a luccianesi
– Romano e Maria compresi…
e.b. blogger
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[Venerdì
1° giugno 2012 - © Quarrata/news 2012]
Complimenti vivissimi in primo luogo ad Alessandra, ma anche a tutta la sua famiglia. Queste sono le più belle e vere soddisfazioni della vita che riempiono di sano orgoglio i genitori ed ancor più i nonni, perché come diceva sempre il mio povero babbo: "i nipoti sono figli due volte".
RispondiEliminaBrava Alessandra!