venerdì 1 giugno 2012

COMUNITÀ MONTANA. «THE WAR OF THE ROSES (APOLITO)»


di Felice De Matteis

SAN MARCELLO. In un precedente articolo avevamo rilevato la velocità con la quale la Giunta della Comunità Montana aveva sospeso – dopo averla concessa – la retribuzione di risultato (lavoro ben svolto – n.d.r.) ai dirigenti di vertice Apolito e Fedeli. Questo accadeva con delibere di Giunta del 13 febbraio 2012.
L’input del dott. Eller era alla base di tali decisioni: «sono emersi possibili profili di responsabilità a carico sia del Dirigente del Settore Segreteria sia del Dirigente del Settore Tecnico Urbanistico».
Niente dindi, dunque. Non solo, ma così riferendosi alle valutazioni di Eller, la Giunta della Comunità Montana, come da regolamento, provvedeva a sostituire i due membri dell’Ufficio Procedimenti disciplinari (Apolito e Fedeli) con membri esterni nelle persone del dott. Vincenzo Del Regno (collega, al Comune di Prato, di Eller) affidandogli l’incarico di Presidente dell’Ufficio Disciplina,; nonché dell’avv. Fabio Cannizzaro e della dottoressa Federica Caponi. Insomma, come dice una famosa pubblicità alla rovescia, prendi due e paghi tre.

Proprio così, perché nella medesima delibera si decide che i professionisti verranno pagati a “babbo morto” ovvero che “le risorse da destinarsi alla remunerazione dei membri suddetti […] saranno appositamente individuate con successivo atto deliberativo da adottarsi alla luce dell’approvazione del bilancio 2012” etc.
Ma la dottoressa Apolito si ribella – a parere nostro giustamente – e fa sapere che la proposta “così come redatta, viola la normativa sulla privacy”, non è quantificata la spesa prevista per questi nuovi ingressi e non reca l’indicazione di autorizzazione che qualsiasi ente pubblico (il Comune di Prato) è tenuto a fornire nel caso di impegni extra di un suo dipendente. È guerra, dunque.
La Giunta della Comunità Montana, infatti, nella stessa riunione del 21 maggio 2012, “considerata le necessità di avvalersi di un legale di provata esperienza […]” (un altro!) nella persona dell’avv. Carlo Scartabelli, “ritenuto (attenzione! – n.d.r.) che tale procedura si è resa necessaria, stanti le condizioni di urgenza, per evitare atteggiamenti dilatori e rischio di imminente pregiudizio per l’ente e per il pubblico interesse […]” delibera il nuovo incarico all’avv. Scartabelli riservandosi, anche in questo caso, di pagare non appena approvato il bilancio 2012.
La Comunità Montana, come si può evincere, è divenuta il toccasana della classe forense.
Ma la dottoressa Apolito non molla, e, in calce alla delibera, annota che la “prestazione è già stata resa in carenza di preventivo impegno di spesa e di definizione del compenso […]. Per questo motivo non può essere espresso il prescritto parere di regolarità contabile”. È guerra totale.
Volutamente non poniamo quegli interrogativi che l’intelligenza del lettore sicuramente si farà.
Una puntualizzazione, però, vogliamo farla: e i politici? Perché questa è solo una guerra tecnica che non tocca minimamente le enormi responsabilità politiche che sono chiaramente sottintese.
Penso che il lettore si sia abbastanza infastidito dalla cruda esposizione dei fatti. Nel prosieguo di questa modesta indagine andremo a cercare di capire quale sia la fisionomia del politico di lungo corso, Presidente ed Assessore al Bilancio, che pur di non perdere la poltroncina in Comunità Montana, a suo tempo si ritrovò con tre candidati della sua lista che l’avevano sopravanzato alle elezioni comunali di Piteglio e che, per pubblico interesse e per amore di partito e di causa, si posero da parte per fare posto a siffatta competenza.
Niente di nuovo sotto il sole.
Chi si meraviglia dell’assessore sanmarcellino S.S. Gori e della sua storia, o ha la memoria corta o è in malafede…

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[Venerdì 1° giugno 2012 - © Quarrata/news 2012]

3 commenti:

  1. L'ipocrisia della Giunta è davvero spregiudicata. il c.d. "legale di comprovata esperienza", dovrebbe predisporre un parere tecnico legale con riferimento ai contenuti aventi "profilo di rilievi a carattere disciplinare". Non questo un eufemismo per evitare ci citare la più impegnativa e impressionante endiadi "Responsabilità penali"? E' chiaro che se ci sono delle semplici azioni di indirizzo "disciplinare" (nei confronti dei dipendenti e non certo dei politici), si lava il "bucato" senza andare a inquinare altri ambìti di ben maggiore responsabilità, quello dei politici delle diverse amministrazioni, legati a doppio filo e incatenati l'un l'altro come in un un dòmino!
    MDB

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  2. Vede,egregio signore,il gioco è chiaro anche se maldestro. infatti, mentre per Apolito e Fedeli - dirigenti tecnici - le delibere ed i commenti del supervisore sono pubblicati all'albo pretorio della Comunità, la relazione Eller,piena zeppa di nomi di politici,è segretata.
    Insomma, la Legge è uguale per tutti......per qualcuno un pò meno.

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  3. Ma come è possibile segretare un atto pubblico???
    Io sono disposto a presentare un esposto alla Magistratura.
    Voglio leggere la relazione di Eller!

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