domenica 10 giugno 2012

VUOI ESSERE DAVVERO BUONO? FATTI AMMAZZARE CON IL TUO POPOLO


Resto sempre più stupito dalla stupidaggine degli uomini; dalla loro presuntuosa idiozia; dalla supponenza con cui, dopo avere operato in una certa direzione per una intera vita, scoprono di essere chiamati a sacre rivelazioni di luci e lampi di verità rivelata.
E stamattina, nel leggere questa notizia sulla Nazione, il mio senso di indignazione, per le basse soglie che ho di sopportazione nei confronti di certo genere umano, sale alle stelle.

Dobbiamo ridividere il mondo in buoni e cattivi: come quando, sulla lavagna, da bambini, lo facevamo alle scuole elementari e, mentre il maestro era fuori, una specie di Kapo doveva fare da spia e da moderatore del comportamento della classe.
Oggi nell’area di destra, quella, appunto dei cattivi, ci dobbiamo scrivere il nome di Sua Santità il Dalai Lama, perché sapeva e si fece finanziare, in guerriglia di resistenza, dalla Cia; perché per essere Santità avrebbe dovuto farsi massacrare, senza battere ciglio, lui e il suo popolo, dagli occupanti del Tibet con gli occhietti serrati a mandorla, prima combattuti e poi vezzeggiati dall’America salva-popoli.
Ma si può – mi chiedo – venirsene fuori con bestialità di questo genere? E che dire, allora, del Papa e dei cattolici che sapevano dei forni di Auschwitz e che fecero opportuno e giudizioso silenzio?
Ma voglio spezzare una lancia in più, stamattina: perché mai mantenere il Nobel per la Pace ad Arafat, se ci si indigna per quello del Lama?
Che mondo quello degli umani! Quando sarà data risposta – ma logica e non stupidamente emotiva o partigiana – su tutto questo, allora forse potremo cominciare a discutere e a capire davvero.
Fino ad allora, forse, i pentiti che hanno sostenuto queste operazioni e che oggi sparano addosso agli uomini stessi che, di quelle azioni, furono protagonisti e beneficiari, andrebbero forse presi a scudisciate perpetue.
E non solo a parole, io credo.
e.b. blogger
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[Domenica 10 giugno 2012 - © Quarrata/news 2012]

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