PISTOIA. Abbiamo ascoltato il presidente
dell’Atp, professor Sacchettini, spiegare alla commissione consiliare del
comune di Pistoia come e quanto le risorse siano scarse e quindi si renda
indispensabile offrire un teatro che si paga da solo, accessibile, fruibile dal
più vasto pubblico. Quindi se, per ragioni di cassa, l’offerta culturale in
termini di avanguardia, di esperimento o ricerca ne soffrirà nessuna meraviglia
(in considerazione di qualche sciagurato esempio del passato potrebbe anzi
essere una benedizione), i tempi sono quelli che sono e ciò non sfugge a
nessuno.
Tuttavia l’Atp, attraverso il suo
neo Presidente, sceglie di affidare la formazione al teatro e all’arte in
genere (mica poco) dei giovani pistoiesi, bambini e ragazzi, ad un gruppo di
avanguardia da Firenze denominato Teatro Sotterraneo.
Semplicemente ci chiediamo quali
professionalità, quali meriti avranno questi giovani colonizzatori della nostra
modesta comunità, tali per cui nessuno ha pensato di verificare l’esistenza e
poi la disponibilità di professionisti, artisti, artigiani, pistoiesi a
svolgere le stesse funzioni. Non merita la nostra città, qualche opportunità in
proprio? Autostima zero o pensiero unico dominante?
Paola Fortunati
per Associazione Culturale Pistoia
2.0
[comunicato]
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[Domenica 21 ottobre 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
Mi scusi ma non riesco a commentare l’articolo di Fortunati.
RispondiEliminaMe lo può postare lei? Questo il mio
commento:
«Appena ho sentito la proposta del Prof. Sacchettini mi sono
stupita. Allo stupore è seguito sconforto e nausea. Sono uscita dalla
riunione, non stavo bene. Alla fine ho capito che i pistoiesi sono
considerati inetti e idioti. Tutto è cambiato per non cambiare niente».
Monica Menchi
Nella tempo della precedente amministrazione fu nominato un Direttore artistico di un museo pistoiese....fece quasi uguale.
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