Allo
‘Spazio di via dell’Ospizio’ conferenza stampa di Legambiente e Wwf sui
problemi della città
PISTOIA. La conferenza stampa di
stamani, 18 ottobre, alla libreria “Lo spazio di via dell’ospizio”, convocata a
cinque mesi dalle elezioni da Legambiente e Wwf di Pistoia, vuole essere uno
stimolo per l’amministrazione e la politica in generale.
Serve in
particolar modo a ricordare quei famosi dieci punti su cui gli allora candidati
a sindaco si trovarono tutti d’accordo. Si tratta perciò non di una polemica,
ma di una sollecitazione affinché il sindaco, la giunta e i consiglieri di
maggioranza e opposizione si facciano carico di dar seguito ad una
pianificazione virtuosa in materia di: mobilità, urbanistica, rifiuti,
biodiversità/vivaismo e consumo di suolo. In attesa anche di sapere se le
istituzioni democratiche intendono rispettare la sentenza della Corte
Costituzionale in merito al sistema idrico integrato e alle vicende
referendarie. Vicende, queste dell’acqua bene comune, che, in una città legalitaria, dove si corre la staffetta
della legalità [in questi giorni, iniziativa per le scuole – n.d.r.] e fino all’altro ieri
campeggiava l’immagine di Falcone e Borsellino su palazzo di Giano, dovrebbero
gridare vendetta.
Antonio Sessa, bandiera dell’ambientalismo
pistoiese e non solo, apprezza la scelta dell’amministrazione di sostituire con
un parco pubblico parte delle costruzioni previste nell’area ex Breda, una zona
che sarà invivibile e piena di disagi, più antropizzata di viale Adua. Ha
invece più di una perplessità sulla previsione di ulteriore espansione a
Pistoia sud – Esselunga, piscina olimpionica, residenze, etc… – dove ancora non è
pervenuta alcuna programmazione del parco annesso all’ospedale al campo di
volo, promesso invece in tutte le lingue dai politici che scelsero quel sito
per il presidio ospedaliero.
In
generale il presidente di Legambiente segnala la situazione di degrado di
alcune periferie, alcune fuori dal limite della decenza: in via del Casello,
per esempio, dove sono stati fatti i lavori idraulici da due anni, c’è un unico
canale che raccoglie acque nere e grigie e che scarica nel Brusigliano. Di
fatto c’è una palude e quando piove questa fogna a cielo aperto si infiltra
letteralmente nelle case. Non è accettabile nel 2012.
Ugualmente
super critica rimane la viabilità di alcune aree interessate da vivai e
relativi Tir giganti, che sono costretti a passare da stradine larghe due metri
e mezzo – via del Bollacchione. Luci e ombre sulla nuova Ztl del centro storico:
è doverosa, ma ora come ora rischia d’essere affrettata; occorre fornire posti
auto a residenti e fruitori del centro. Basta, a tal fine, attrezzare quello
che sarà l’ex ospedale di viale Matteotti – più di 400 posti auto – e riqualificare l’area
Pupilli – 160 posti – archiviando
definitivamente l’insostenibile – come dimostrato da più parti – ipotesi San Bartolomeo.
Pierluigi Palandri,
del Wwf, ricorda l’urgenza di prevedere isole ecologiche a servizio della
raccolta differenziata: senza queste infrastrutture non è pensabile di
raggiungere una R.D. capillare come richiedono le normative europee e nazionali
[il 65%, con successivo avvio al riciclo di materia – n.d.r.] e come hanno già fatto molti comuni toscani. Si pone
inoltre l’esigenza di riconvocare un osservatorio sul vivaismo, costituito in passato
con tanto di norme tecniche d’attuazione, per il controllo e la tutela della
principale risorsa economica territoriale. Rileva poi che con la nuova
amministrazione l’aria comunque è cambiata.
Samuele Pesce – Legambiente – torna sulla mobilità:
la promessa del tavolo di concertazione regionale sulla Porrettana non è stata
mantenuta, si vuole creare ad arte un disservizio per chiudere la storica
linea: «Dove sono tutti gli
allora candidati a sindaco che misero la faccia per rilanciare la montagna e la
sua strada ferrata?». In aggiunta, a fronte del quasi fallimento dell’azienda che
gestisce l’impianto di teleriscaldamento a Sammommè, invita il comune a farsi
garante nei confronti di cittadini e Ass. dei boscaioli. Non passi l’idea che
il riscaldamento a biomasse sia sbagliata: se nell’operazione qualcuno ha
commesso degli errori, ricadranno sui responsabili [ed eventualmente le
responsabilità saranno chiarite dalla magistratura – n.d.r.].
Lorenzo Cristofani – Legambiente – raccomanda la massima trasparenza e coraggio in vista dell’elaborazione
del Regolamento Urbanistico e del piano del area Ceppo: nascerà l’ufficio per
la città storica per mantenere un equilibrio tra città antica e città che
cresce. In quest’ottica gli orti monastici legati alla storia e all’identità
pistoiese – orti del Vescovado e orti di San Bartolomeo – necessiteranno di valorizzazione,
non di banalizzazione, così come tutto quel poco di verde che rimane nel centro
– ci sono standard di verde fruibile da rispettare! Auspica che “Stop al
consumo di suolo” non sia solo uno slogan – se proprio si deve
costruire si costruisca sul costruito – e soprattutto che si inizi a sviluppare le costruzioni in legno: si darebbe così senso ai corsi di formazione, finanziati anche dagli
enti pubblici locali, appunto su strutture di questo materiale.
[sintesi stilata da Legambiente]
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 18 ottobre 2012 - © Quarrata/news 2012]
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