venerdì 19 ottobre 2012

L’INCENERITORE, I POLITICI E LA GENTE


Incontro dibattito con tre politici del Pd

MONTALE-PIANA. Ricca presenza di cittadini alla sede del Comitato per la Chiusura dell’Inceneritore che ha incontrato i politici del Pd, Caterina Bini, Marianna Menicacci e Marco Biagini per ascoltare un’aggiornata raffica di denunce sull’emergenza sanitaria che incombe sul territorio circostante dall’inceneritore di Montale.

Il portavoce del Comitato, Alessandro Romiti, ha ricordato di aver invitato tutti i consiglieri e sindaci comunali e provinciali, stigmatizzando la solita assenza degli amministratori quarratini e aglianesi, nel rispetto della previsione e più consueta mancanza di volontà di partecipazione al confronto dialettico con i cittadini.
Il consigliere Bini, quale presidente della Commissione “Attività produttive” della Regione Toscana, ha generosamente tenuto il confronto – incentrato su argomenti non certamente pertinenti al suo ufficio – munendosi per questo d’alcuni atti che le sono pervenuti dalla Provincia. Il portavoce Romiti, ha dunque presentato le più puntuali e precise eccezioni, accompagnate dalle contro-repliche alle parziali rassicurazioni portate dal trio di politici del Pd.
La serata, ha visto l’apprezzata partecipazione del sindaco Scatragli accompagnato da alcuni suoi assessori e consiglieri di maggioranza che, non ha mancato di rappresentare le fattive difficoltà a gestire reiterate situazioni di criticità.
Spesso l’Amministrazione si è sentita chiamata all’esercizio di una più forte azione di “controllo” su presunti effetti inquinanti denunciati dal Comitato per come causati dall’impianto di via Tobagi.
“Le ordinanze sindacali – ha specificato Scatragli – non possono essere emanate dal sindaco motu proprio: è necessaria una nota d’invito/diffida degli organi di controllo che, come nell’evento del febbraio 2011 (ricordata e contestata la minaccia di chiudere l’impianto entro 72 ore) non è mai pervenuta all’Amministrazione”.
Romiti ha parlato ai presenti di un’ampia collezione d’atti, tutti utili a dimostrare le diffuse reticenze e incongruenze prestate dalle iniziative della Provincia di Pistoia per sminuire la dimostrata pericolosità dell’impianto, oggi drammaticamente consolidata nella dichiarazione unanime del Consiglio dell’Ordine dei Medici di Pistoia.
Il dibattito è stato aperto ad alcuni cittadini che hanno osservato come – sull’argomento “inceneritore” – sussista una forma d’omertà e una condizione di diffusa irresponsabilità dei vari attori partecipati alla sua gestione e nel controllo dell’ambiente stesso. Sul punto è stato ricordato come, anche nell’episodio d’inquinamento diffuso del 2007, gli unici due responsabili sono stati il Presidente Tibo e il direttore d’impianto Cappocci, mentre è chiaro a tutti che la “catena di comando” è ben più lunga e certamente contaminata nell’evento penalmente rilevato.
Particolare attenzione all’incredibile e ciclica condizione d’inquinamento da polveri fini indotte sul territorio dal probabile significativo contributo dell’inceneritore: anche questo argomento, ha detto Scatragli, rientra nella competenze di valutazione degli organi di controllo e sul punto, il Sindaco, non potrà che fare delle ordinanze di limitazione del riscaldamento, del traffico e delle combustioni di vegetali, probabilmente tautologiche se non viene determinata la più corretta influenza dell’impianto.
Il Comitato ha avuto assicurazione dal Consigliere regionale Bini che riporterà nelle commissioni ambiente e salute della Regione l’emergenza denunciata, già rappresentata in due distinte audizioni. Bini ha dichiarato di aver ben registrato lo stato d’ansia e inquietudine dovuta alla presenza dell’impianto: ha quindi ribadito l’autentica volontà della Provincia a tenere “alta attenzione” sulle denunciate minacce ambientali. Il Consigliere ha recepito inoltre le motivazioni della grave incongruenza riconosciuta dal Comitato nell’attuazione del Piano Interprovinciale Rifiuti che, in questi giorni, ha visto il verificarsi di una marcata spaccatura data dalla dissociazione di 7 comuni che si sono negati alla sua sottoscrizione.
Romiti, ha quindi auspicato che questa serata sia solo la prima di una serie di incontri con il Comitato che, in questi anni di battaglia in difesa della salute (e delle tasche sempre più al verde) ha trovato nelle sedi istituzionali di Provincia e Regione maggiore considerazione e attenzione, da riconoscere nella correttezza e qualità dei contributi portati ai vari consigli.
[documento prodotto dal Comitato]
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 19 ottobre 2012 - © Quarrata/news 2012]

Nessun commento:

Posta un commento

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.