Incontro
dibattito con tre politici del Pd
MONTALE-PIANA. Ricca presenza di cittadini alla sede
del Comitato per la Chiusura dell’Inceneritore che ha incontrato i politici del
Pd, Caterina Bini, Marianna Menicacci e Marco Biagini per ascoltare un’aggiornata
raffica di denunce sull’emergenza sanitaria che incombe sul territorio
circostante dall’inceneritore di Montale.
Il portavoce del
Comitato, Alessandro Romiti, ha ricordato di aver invitato tutti i consiglieri
e sindaci comunali e provinciali, stigmatizzando la solita assenza degli
amministratori quarratini e aglianesi, nel rispetto della previsione e più
consueta mancanza di volontà di partecipazione al confronto dialettico con i
cittadini.
Il consigliere
Bini, quale presidente della Commissione “Attività produttive” della Regione
Toscana, ha generosamente tenuto il confronto – incentrato su argomenti non
certamente pertinenti al suo ufficio –
munendosi per questo d’alcuni atti che le sono pervenuti dalla Provincia. Il
portavoce Romiti, ha dunque presentato le più puntuali e precise eccezioni,
accompagnate dalle contro-repliche alle parziali rassicurazioni portate dal
trio di politici del Pd.
La serata, ha
visto l’apprezzata partecipazione del sindaco Scatragli accompagnato da alcuni suoi
assessori e consiglieri di maggioranza che, non ha mancato di rappresentare le
fattive difficoltà a gestire reiterate situazioni di criticità.
Spesso l’Amministrazione
si è sentita chiamata all’esercizio di una più forte azione di “controllo” su
presunti effetti inquinanti denunciati dal Comitato per come causati dall’impianto
di via Tobagi.
“Le ordinanze
sindacali – ha specificato Scatragli – non possono essere emanate dal sindaco motu proprio: è necessaria una nota d’invito/diffida degli organi di controllo
che, come nell’evento del febbraio 2011 (ricordata e contestata la minaccia di
chiudere l’impianto entro 72 ore) non è mai pervenuta all’Amministrazione”.
Romiti ha parlato
ai presenti di un’ampia collezione d’atti, tutti utili a dimostrare le diffuse
reticenze e incongruenze prestate dalle iniziative della Provincia di Pistoia
per sminuire la dimostrata pericolosità dell’impianto, oggi drammaticamente
consolidata nella dichiarazione unanime del Consiglio dell’Ordine dei Medici di
Pistoia.
Il dibattito è
stato aperto ad alcuni cittadini che hanno osservato come – sull’argomento
“inceneritore” – sussista
una forma d’omertà e una condizione di diffusa irresponsabilità dei vari attori
partecipati alla sua gestione e nel controllo dell’ambiente stesso. Sul punto è
stato ricordato come, anche nell’episodio d’inquinamento diffuso del 2007, gli
unici due responsabili sono stati il Presidente Tibo e il direttore d’impianto
Cappocci, mentre è chiaro a tutti che la “catena di comando” è ben più lunga e
certamente contaminata nell’evento penalmente rilevato.
Particolare
attenzione all’incredibile e ciclica condizione d’inquinamento da polveri fini
indotte sul territorio dal probabile significativo contributo dell’inceneritore:
anche questo argomento, ha detto Scatragli, rientra nella competenze di
valutazione degli organi di controllo e sul punto, il Sindaco, non potrà che
fare delle ordinanze di limitazione del riscaldamento, del traffico e delle
combustioni di vegetali, probabilmente tautologiche se non viene determinata la
più corretta influenza dell’impianto.
Il Comitato ha
avuto assicurazione dal Consigliere regionale Bini che riporterà nelle
commissioni ambiente e salute della Regione l’emergenza denunciata, già
rappresentata in due distinte audizioni. Bini ha dichiarato di aver ben
registrato lo stato d’ansia e inquietudine dovuta alla presenza dell’impianto:
ha quindi ribadito l’autentica volontà della Provincia a tenere “alta
attenzione” sulle denunciate minacce ambientali. Il Consigliere ha recepito
inoltre le motivazioni della grave incongruenza riconosciuta dal Comitato nell’attuazione
del Piano Interprovinciale Rifiuti che, in questi giorni, ha visto il
verificarsi di una marcata spaccatura data dalla dissociazione di 7 comuni che
si sono negati alla sua sottoscrizione.
Romiti, ha
quindi auspicato che questa serata sia solo la prima di una serie di incontri
con il Comitato che, in questi anni di battaglia in difesa della salute (e
delle tasche sempre più al verde) ha trovato nelle sedi istituzionali di
Provincia e Regione maggiore considerazione e attenzione, da riconoscere nella
correttezza e qualità dei contributi portati ai vari consigli.
[documento prodotto dal Comitato]
Cliccare sull’immagine
per ingrandirla.
[Venerdì 19
ottobre 2012 - © Quarrata/news 2012]
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