«La politica ha il dovere e il compito di fare scelte e avere
una visione più ampia dello sviluppo del territorio»
PISTOIA-PESCIA. Il consumo del
territorio per creare sviluppo non è l’unica strada da percorrere. Occorre
trovare soluzioni alternative che possano coniugare la creazione di nuovi posti
di lavoro con la tutela del territorio e delle sue specificità. Per questo
occorre un confronto sereno fra tutte le parti in causa per trovare soluzioni
che possono coniugare ogni esigenza. Questo è compito della politica.
Credo doveroso, anche alla luce della sentenza della
Corte Costituzionale che ripropone le province come centrali nella
programmazione territoriale, intervenire sulla questione relativa al Business
Park di Pescia.
Per prima cosa vorrei sottolineare la perplessità
sulla posizione espressa dalla Confindustria, tramite stampa peraltro non
firmata, di cui non comprendiamo il motivo di tanto risentimento verso chi si
batte per difendere la propria terra e la propria storia, fatta di aspri
sacrifici del proprio lavoro.
Certo possiamo cercare di capire i ragionamenti di
Confindustria, che si basano esclusivamente sul profitto, ma ci domandiamo:
siamo certi che sia l’unico ragionamento possibile? E se questo ragionamento
sia l’unico per creare posti di lavoro? Domande legittime, da cui partire per
costruire un percorso di confronto ed arrivare successivamente ad una sintesi
fra le varie posizioni.
Ma allora mi si permetta di fare un ragionamento che
va oltre il Business Park.
Il P.T.C. provinciale da chiare indicazioni sulla
priorità per sfruttare i vecchi siti industriali già esistenti su di un
territorio prima di costruirne di nuovi e a Pescia non mancano: Area Del Magro
Fabbrica degli ossi, concerie, cartiere in disuso lungo il torrente Pescia solo
per citare le più importanti.
Basterebbe il recupero di queste ex aree industriali
citate per avere a disposizioni spazi rilevanti che se riattivati darebbero
molti di più dei 100 posti di lavoro così ben fatti pesare sull’opinione
pubblica.
Senza contare la grande opportunità per tutta la zona
nord di Pescia per un rilancio del territorio, che se ben attuato può dare grandi
risultati economici e ambientali. Questo si chiama sviluppo ecosostenibile.
Questo forse è un percorso più difficile, forse meno redditizio ma rientra in
un ragionamento di sviluppo socioeconomico che rispetta l’ambiente e i
cittadini di un territorio.
Certo è molto più facile costruire a tre passi dall’autostrada.
Ma questo non può essere fatto a qualsiasi prezzo. Occorre avere anche una
prospettiva di più grandi vedute.
Certo, il recupero di aree dimesse può sembrare un
progetto ambizioso, calcolando i soli costi di una nuova e necessaria
viabilità, su cui anche la Provincia dovrà fare la sua parte, ma può anche
diventare una grande opportunità per ridare vita alla montagna pesciatina e
conseguentemente trovare in seguito risorse utili al recupero ambientale
urbanistico e turistico della Valleriana e di tutto il comune.
Se si è riusciti a trovare 5 milioni di euro per
ristrutturare una cartiera in disuso a Pietrabuona per farne un museo, perché
non si possono trovare le risorse per creare lavoro e benessere per un area
così bella ma senza posti di lavoro né sviluppo sociale?
Molto spesso nelle amministrazioni, quello che oggi
viene programmato è frutto di scelte di altri, e certe volte bisogna correggere
gli errori fatti in passato. La politica ha il dovere e il compito di fare
scelte e avere una visione più ampia dello sviluppo del territorio. Non
lasciamoci tentare da scelte apparentemente più semplici.
Patrizio La Pietra
Capogruppo Pdl provincia di Pistoia
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 5 luglio 2013 | 13:12 - © Quarrata/news]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.