di GRILLO
PARLANTE
MONTAGNA. Un articolo apparso nell’edizione de La Nazione
di venerdì 5 luglio – pag. 16 Cronaca Montagna Pistoia – ha fatto letteralmente
sobbalzare sulla sedia chi, dotato di un minimo senso democratico, lo ha letto.
Nell’articolo, a firma Carlo Bardini, si parla di un
incontro tra il consigliere regionale Gianfranco Venturi e i sindaci della
montagna. Dalla lettura del testo si evince la presenza di Carluccio Ceccarelli
per Cutigliano, Giampiero Danti per Abetone, non accertata quella di Claudio
Gaggini per Piteglio e, forse, l’assenza di Silvia Maria Cormio per San
Marcello, né si sa dove si sia svolta questa riunione-incontro. Argomento all’o.d.g.
come muoversi per avviare “il percorso partecipativo che illustri alla
popolazione il pro e contro del Comune Unico. Adempimento, questo, richiesto
dal Consiglio Regionale in occasione del rinvio della proposta di legge
Gambetta Vianna-Lazzeri.
Sorprendenti le indicazioni fuoriuscite dalla fervida
ed illuminata mente del sindaco di Cutigliano che – forse ignorando o facendo
finta di ignorare il disposto regionale – propone di affidare questo compito
ad una Agenzia specializzata privata alla quale l’altrettanto privato Comitato
per il Comunone Dynamone presieduto da Roberto Orlandini ha dato piena
disponibilità ad affiancarla. Un modo assai disinvolto per far rientrare dalla
finestra ciò che il Consiglio Regionale ha fatto uscire dalla porta.
Ma Carluccio Ceccarelli, con l’evidente benedizione
del consigliere regionale Venturi e degli altri presenti (unico a dissociarsi
Giampiero Danti), in un sussulto di onnipotenza ha riscoperto il ruolo restato
in mano per più di un ventennio a Benito Mussolini, Capo del Fascismo ed icona
di Carluccio Ceccarelli, che – com’è noto – ha a lungo militato tra chi ricorda
con nostalgia l’operato di “un uomo solo al comando”.
Le conclusioni partorite da tutte queste illustri
meningi con in primo piano il consigliere regionale Pd Gianfranco Venturi, in
continuo crescendo wagneriano, hanno raggiunto il loro apice quando, per poter
consegnare il Comunone Dynamone a chi di dovere, chiedono “il commissariamento dei tre Comuni di
Abetone, Cutigliano e Piteglio i cui organi amministrativi sono chiamati al rinnovo
nella prossima primavera 2014, senza nemmeno presentare le liste”. Il tutto perché, dando scontato il sì
al referendum, i nuovi eletti resterebbero in carica per troppo poco tempo.
Chiede il Grillo: non è che gli attuali “conducator”
vogliano ricorrere a questa antidemocratica procedura del Commissariamento dei
Comuni (ma poi chi nominerebbe i
commissari?) perché avvertono che il mutar del vento e l’incazzamento
dei montanari possono sbalzarli di sella? Mandando così alle ortiche – la excusatio
non petita – di Gianfranco Venturi che improvvisandosi salvatore della patria sostiene
di non aspirare a fare il sindaco del Comunone ma di voler dare la mano affinché
il Comune Unico venga costituito.
Ed infine perché non aggiungere nel proposto referendum
il quesito: «Volete Voi che si addivenga alla costituzione di un Comune Unico tra
Abetone, Cutigliano e Piteglio?».
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[Sabato 6 luglio 2013 | 12:21 - © Quarrata/news]
Ci prendono continuamente in giro, ma fanno bene! visto il nostro totale disinteresse e un'azione di contrasto al degrado che manca di organicità e di concretezza.
RispondiEliminaAggiungo due parole a quanto detto da Sichi: i Consigli dei comuni interessati, quando si vedono scavalcati e messi all'angolo da sindaci, assessori regionali, ecc (e fu così anche quando si trattò di buttare all'aria, con la massima disinvoltura, la decisione di ben cinque consigli comunali a proposito dell'Unione dei Comuni), per quanto tempo ancora hanno intenzione di continuare a subire? Perchè non cominciano a pensare ad una bella dimissione di massa? Che sappia io, gli unici che hanno avuto una recente ed appezzabile reazione a questo stato di cose sono stati Marina Lauri e Graziano Nesti di Cutigliano. E gli altri, di qualunque estrazione politica siano, cosa aspettano a battere un colpo?
RispondiEliminaPiero Giovannelli
Verissimo Piero, ma anche Graziano Nesti e Marina Lauri si sono svegliati solo ora ... E' da tempo, direi da molti anni che i consiglieri sono ostaggio del Sindaco e molte decisioni che hanno portato Cutigliano al fallimento derivano proprio da questo atteggiamento. Sull'Unione Speciale dei Comuni tutti tacciono, vuol dire che c'è qualcosa sotto che non si deve sapere e fare la fusione serve proprio a questo, il resto sono chiacchere!
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