venerdì 26 agosto 2011

BREDA. FIBRILLAZIONI E CHIACCHIERE DA VEGLIA




PISTOIA. Stamattina Il Tirreno dedica ampio spazio al tema Breda. E, fra l’altro, scrive: 

Lunedì l’incontro
Incontro con Finmeccanica: si apre un tavolo regionale

Si presentano davanti ai cancelli di Ansaldo-Breda e parlano coi lavoratori in sciopero (nella foto) per manifestare la vicinanza delle istituzioni che, nei giorni scorsi, hanno attuato per prime un presidio simbolico contro l’ipotesi di vendita dell’azienda, un input partito dal governatore toscano Enrico Rossi subito dopo le dichiarazioni choc dell’amministratore delegato di AnsaldoBreda.
Sono Federica Fratoni e Paolo Magnanensi, rispettivamente presidente e assessore alle attività produttive della Provincia. «Per lunedì prossimo – annuncia la presidente Fratoni – siamo stati tutti convocati dall’assessore regionale Simoncini, istituzioni e sindacati, con l’obiettivo di trovare parole comuni da riferire all’amministratore delegato di Finmeccanica nell’incontro che tutti vogliamo e auspichiamo. Il gruppo industriale dovrà darci delucidazioni e presentarci un piano industriale chiaro, dissipando dubbi e incertezze. Nel contempo prosegue l’azione del tavolo provinciale, ma è chiaro che in questo momento diamo la precedenza a quello con la Regione, anzi è possibile si faccia un unico tavolo regionale».
Insomma, la mobilitazione continua anche a livello politico e la Provincia vuole essere in prima linea. «Questo sciopero va nell’ottica di sensibilizzare ulteriormente la città e noi lo sosteniamo come sosterremo le altre iniziative che le rappresentanza della fabbrica e il sindacato hanno in ponte per la prossima settimana».

Cari lavoratori della Breda,
chi vi parla non è un pisquano da Brutus in Braccio di ferro.
Anche se può sembrarvi strano, chi vi sta seguendo conosce bene il significato dei termini licenziamento (due volte: dalla Nazione e dal Tirreno) e disoccupazione (quattro anni: dalla scuola): e forse un giorno ve ne parlerà a chiare note, fuori dei denti.
Sarebbe dunque impertinente che credeste che è arrivato il bravetto di classe a dare buoni consigli. Non è così. E chi ve lo venisse a dire è in perfetta malafede.
Riflettete, invece, con attenzione e disincanto, sulle parole pubbliche spese da questi due rappresentanti delle istituzioni pistoiesi.
Parlano di tavolo provinciale e di tavolo regionale; parlano di tavoli congiunti: e non è difficile, quando si condividono i cibi, attaccare anche le mense; parlano con frasi che fanno quasi intravedere di essere loro i signori della situazione: «Il gruppo industriale dovrà darci delucidazioni e presentarci un piano industriale chiaro, dissipando dubbi e incertezze».
Quel dovrà della Federica è davvero la sintesi del comico e del tragico: perché – statene certi – Finmeccanica chiarirà quello che vuole e come lo vuole, che lo vogliano o no la Federica e Paolo, impegnati in politica, ma ben protetti nell’ovatta delle istituzioni in cui hanno un loro sicuro rifugio. Dove peraltro il loro tempo è, paperonescamente, denaro che scorre – e non certo nelle vostre tasche.
Spiace infrangere idilli e sogni da baci-Perugina. Ma Magnanensi ha da pensare, in primis, al rock; la Federica, per parte sua, ai suoi risotti nella sua bella casetta etnica, colorita e rassicurante (vedi).

Il resto, cari lavoratori, a cui sono particolarmente vicino per esperienze e vera vita vissuta, sono solo chiacchiere da veglia. A cominciare da quelle di Enrico Rossi.

Cliccare sulle immagini per ingrandirle.
[Venerdì 26 agosto 2011 – © Quarrata/news, 2011]

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