venerdì 19 agosto 2011

BREDA. SONO FINITE LE FERIE…

Ansaldobreda
Stamani il sindaco al presidio



Prosegue il presidio di fonte ai cancelli di AnsaldoBreda. Oggi saranno sul posto il sindaco Berti e la giunta comunale al completo. Intanto gli animatori del gazebo, i consiglieri Stefano Franceschi, vicepresidente del consiglio comunale, ed Enrico Baldi, tracciano un primo bilancio: «Ringraziamo tutti i cittadini intervenuti mercoledì all’iniziativa “salviamo la Breda”, voluta fortemente da tutte le istituzioni. Era presente Federica Fratoni, presidente della Provincia, il capogruppo Pd alla Regione Bugli, la consigliera Caterina Bini, il sindaco di Borgo a Buggiano. Anche ieri mattina il presidio è stato attivo, dalle 10 alle ore 12, con il vicesindaco Mario Tuci e circa 40 lavoratori di AnsaldoBreda e dell’indotto. Stamani il presidio andrà avanti dalle 10 alle 13, con il sindaco e la giunta. Tutta la cittadinanza è invitata al gazebo. È dal 6 agosto, dopo la grande iniziativa capitanata dal presidente della Regione Enrico Rossi, dalla presidente Fratoni e dal sindaco Berti, che i lavoratori e le istituzioni, presidiano lo stabilimento. Il presidio ha avuto luogo anche a Ferragosto con Fratoni e Bini. Più di cento persone in rappresentanza dei cittadini hanno manifestato contro la svendita e l’attacco al ruolo strategico della sede pistoiese della società, che rappresenta ormai da anni il punto di riferimento dell’industria italiana del materiale rotabile. Cosa passa per la testa di Finmeccanica e Ansaldo Breda? Quello che noi vogliamo è ben chiaro. Chiediamo al governo di dichiarare che il settore manifatturiero del materiale rotabile è un settore strategico, di impegnare Finmeccanica ad estendere al mercato tale attestazione della strategicità del settore trasporti e, di conseguenza, a rispettare il ruolo di Pistoia così come è definito nel “Piano Industriale del 2010”».
[Fonte: La Nazione/Pistoia, 19 agosto 2011]

È vero: Pistoia ha avuto un ruolo strategico «che rappresenta ormai da anni il punto di riferimento dell’industria italiana del materiale rotabile».
Lo ha avuto – se non sbagliamo – anche nel caso-Danimarca.
Sarebbe bene che tutti (a partire dalla stampa) ricordassero anche questo incidente di percorso: soprattutto per quanto costa ai semplici lavoratori Breda in termini di salassate per penali.

Che si sarebbero potute evitare se la dirigenza locale fosse stata opportunamente scelta non con i criteri del  partito dominante, ma con quelli del libero mercato meritocratico, competitivo e manageriale.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 19 agosto 2011 –  © Quarrata/news, 2011]

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