mercoledì 10 agosto 2011

INCENERITORE. MA INSOMMA, LA FACCIAMO FINITA?





MONTALE-PIANA. Anche qui, per l’inceneritore, è sempre e comunque il solito teatrino.
La politica non sa dare risposte e, se lo fa, sono tutte delle mezze risposte, delle mezze bugie, delle mezze verità.
Il fatto è che la gente vuole segnali decisi e univoci. E si domanda – la gente che vive e respira sotto l’inceneritore e nell’area della sua ricaduta – se si possa vivere così o se sarebbe più giusto che fosse fatta chiarezza una volta per tutte.
Scatragli si difende, l’Arpat alza le mani e nega ogni addebito. La Provincia si limita a diffidare. E passano gli anni.
La domanda resta una: quella annotazione sull’immissione di carboni di cui parlano gli antinceneritoristi; quella scrittura contestata: è vera o è falsa?
Alla fine anche noi che ci occupiamo di informazione, vorremmo sapere – e ne avremmo pieno diritto – se siamo dinanzi a un falso oppure no.
E se di falso si tratta, come potremo fidarci di ciò che viene scritto di volta in volta?
In aggiunta c’è anche un altro problema che riguarda Scatragli.
Si sente dire che il sindaco di Montale viene stretto tra uscio e muro dall’assessore Fragai e dalla Provincia.
È vero o no? È realtà o favola?
Alla gente interessa questo, signori delle stanze dei bottoni e dei carboni attivi.

Il resto sono tutte ciance. La vogliamo smettere una buona volta?

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Mercoledì 10 agosto 2011 – © Quarrata/news, 2011]

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