domenica 14 agosto 2011

« UN SOLIDO MURO DI GOMMA »


PISTOIA. L’intervento di un nostro lettore, Cyber Bug, sul post Il pianeta delle scimmie (vedi), merita una particolare attenzione per le sue calibrate e dolenti riflessioni.
Ecco il testo:

Quel che mi fa sorridere (in senso decisamente ironico) è la natura “progressista” della classe politica pistoiese. Seguo da tempo questo blog e non sono mai intervenuto ma in questo mi sento di dover dire qualcosa.
Parlo di esperienze sulla mia pelle: provate a chiedere permessi o autorizzazioni per aprire un’attività o per trasformarne una obsoleta in qualcosa di più moderno.
Uno si aspetterebbe entusiasmo e corsie preferenziali per chi, potenzialmente, facendo impresa potrebbe portare posti di lavoro, indotto ecc. Ebbene ci si viene invece a trovare davanti ad un solido muro di gomma che frena e castra ogni entusiasmo o addirittura fa processi alle intenzioni.
“Dobbiamo darti questo permesso? Bravo! Così poi anziché fare quel che hai progettato ci speculi vendendo ad un prezzo più alto il...” negozio, il terreno, il fabbricato, scegliete voi. Scontrasi con una mentalità retrograda incapace di comprendere le potenzialità territoriali è snervante.
Incapaci d’incentivare iniziative legate ai giovani, incapaci di valorizzare il territorio della provincia che si trova in Toscana! Milioni di persone adorano la Toscana, pagano per viverla e scoprirne i segreti e noi abbiamo un’accoglienza vergognosa, con alberghi vecchi.
Parliamo di vivaismo e dei mille vincoli che lo frenano? O del fatto che con la sua storia vecchia di 160 anni non sia mai stato pensato di fare un museo?
Molti giovani stanno abbandonando la città perché priva di sbocchi, incapace di offrire lavoro. Adesso cala pure la mannaia della Crisi (lo scrivo maiuscolo per enfatizzarne la gravità) e vorrei sottolineare che i negozi non chiudono solo per questa ma anche per la genialità di chi ha permesso la costruzione di obbrobri commerciali alle porte della città, pensate quante ce ne sono nel raggio di 10 km. Mi fermo qui, con poche speranze di vedere la città riprendersi e con tanto amaro in bocca.
Complimenti per il Blog, una vera voce libera che emerge dalla stupidità dei due quotidiani con cronaca locale che da anni contribuiscono a far del male alla città.
Saluti,
Cyber B

Caro Cyber B,
il problema della classe (?) politica di Pistoia, vecchia quanto la città stessa e odorosa di muffa, con la sua mentalità di controllo totale sul territorio, è che pretende di poter regolare anche la vita privata della gente sull’orologio che scandisce una comunistica vita pubblica condivisa con il Pd (e prima con il Pci) perfino dalle opposizioni.
Chi ha guidato finora questa città, ha creduto e crede fermamente che governare significhi bisuness di autoconservazione del partito dominante, che qui – come la Dc del consociativismo e del sottogoverno – ha concesso alle opposizioni qualche ‘palata di affari’ (ben lucrosa, s’intende) che è servita da chiave di potere di una asfittica tirannide locale.
Come nessuno nasce imparato, neppure il Pci/Pd ha avuto ed ha la soluzione a tutto, né l’oro in bocca come il mattino. E il suo progressivo invecchiamento, senza ventate di novità e senza linfa vitale, non gli ha fatto certo bene come la botte al Chianti. Tutt’altro.
C’è da augurarsi davvero che la Provincia sparisca e che, con l’accorpamento ad altre realtà – aborrito da tutti i progressisti che vedono scomparire fiumi di quattrini di cui disporre e in cui infilare le mani aperte –, si verifichi, pur attraverso lacrime e sangue, una corsa di competizione allorquando i pistoiesi, così chiusi in se stessi e nella loro superbia di natura quasi razziale, saranno costretti a fare i conti con realtà diverse, contrastanti e dialetticamente più dinamiche; e saranno spinti a dover chinare la testa per imparare una umiltà che non hanno.
Non potrà che essere un bene, questo, per svegliare un branco di amministratori dormienti che decidono a tavola su tutto e su tutti e a dispetto di tutto e di tutti. Che lo fanno partendo da un unico parametro di base: l’appartenenza politica strettamente legata all’interesse e all’esercizio del potere – e solo qui, in loco.
È vero, del resto, quello che lei dice: che Pistoia è «un solido muro di gomma». Lo è dappertutto e in tutti i sensi. E proprio per la ragione stessa dell’esercizio del potere, tanto che se San Pietroburgo fosse stata abitata da pistoiesi, è probabile che non ci sarebbe stata neppure la prima cannonata dell’Aurora contro l’Hermitage, né la Rivoluzione d’ottobre.
I risultati di questo conservatorismo progressista – oggi sostenuto da una schiera di solerti giovani rampanti, fedeli e pronti a fare carriera – si vedono anche in questi giorni: dalla Breda a certa smobilitazione pubblica (pensi all’ospedale di San Marcello o alla Porrettana); alla perdita vertiginosa di posti di lavoro nel settore edile; all’assenza di reimpiego di capitali nel sottore produttivo, grazie anche a Comune e Provincia, enti di freno e non di sviluppo, con tutte le fisime della difesa del territorio che impediscono qualsiasi mossa che non sia… concordata con il potere e ad esso gradita: ma al tempo stesso si guardi alle spese galattiche della giunta Berti, ‘faraona’ di ospedali, ponti, porte e vie.
Nel frattempo, d’inverno, la pianura allaga e la montagna frana per il dissesto idrogeologico; il Copit fallisce e la gente ha sempre meno soldi da spendere, mentre crescono banche, assicurazioni, ristoranti e bar – che magari chiudono in pochi mesi. Se mai anche centri di bellezza e fitness che piacciono all’assessore Lucchesi…
Ci vorrebbe davvero un miracolo perché i progressisti capissero – cosa impossibile – che far progredire e favorire la ripresa e lo sviluppo significa smetterla di asfissiare i cittadini ammanettandoli e pretendendo di trasformali tutti in una schiera di «dipendenti pubblici del Pd».

O, peggio, servi.
e.b. blogger
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 14 agosto 2011 – © Quarrata/news, 2011]

Nessun commento:

Posta un commento

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.