PISTOIA. All’appello di Ferragosto è mancato il sindaco Berti.
«AnsaldoBreda, no alla svendita»
Dal presidio la richiesta ai vertici Finmeccanica
di conoscere i piani per il futuro
«Siamo determinati, agguerriti, grintosi nella difesa della nostra realtà aziendale», ha dichiarato Federica Fratoni, presidente della Provincia di Pistoia, davanti ai cancelli di Ansaldo Breda. Presente anche lei, insieme alla consigliera regionale Caterina Bini, nella giornata di Ferragosto, a continuare il presidio a favore dello stabilimento pistoiese, per ricevere risposte sulla vendita di parte o tutto il pacchetto azionario della società paventata dall’amministratore delegato Giuseppe Orsi. Gli annunci delle settimane scorse, lo ricordiamo, hanno innescato le dimissioni dell’ad AnsaldoBreda Salvatore Bianconi che stava portando avanti un piano di rilancio della società e scatenato grandi timori in città, anche per il rischio che lo stabilimento di via Ciliegiole possa trasformarsi in una sede subordinata a quella di Napoli. Questo, anche perché il gruppo di AnsaldoBreda sarebbe vicina all’acquisto di Firema, un consorzio ferroviario con sede a Caserta, il cui ingresso rafforzerebbe il polo campano a discapito di quello toscano.
«Siamo contrari ad ogni possibile svendita ed aspettiamo di conoscere i piani per il futuro di Ansaldo Breda dai nuovi vertici aziendali», è stato ripetuto nell’ora di presidio che quotidianamente viene organizzato davanti alla fabbrica chiusa, in questo mese, per ferie. Caterina Bini ha posto l’accento sulla gravità della situazione. «Le istituzioni attendono ancora di sapere qualcosa, ma non dai giornali come fino ad oggi è stato. Speriamo in un tavolo in cui si discutano le prospettive dell’azienda. Senza lo stabilimento pistoiese – ha detto ancora la consigliera Bini – l’intero distretto ferroviario perde gran parte del suo significato. Il ferroviario non è un settore in crisi. È impensabile che il pubblico non voglia investirvi».
Al gazebo erano presenti, come ogni giorno a parte dal primo, i consiglieri comunali Stefano Franceschi e Enrico Baldi, tutti e due, come Fratoni e Bini, del Partito democratico. Con loro, fin dalla mattina, anche il consigliere provinciale Claudio Nardi e Giuseppina Spinicci Burolo, consigliere comunale dal 1975 al 1985. Intanto, per oggi dalle 17.30 alle 20.30, sotto il gazebo verrà offerta una fetta di cocomero a tutti. La città è invitata di fronte ai cancelli di Ansaldo-Breda, «presenza identitaria e cuore della città», come tutti, in questi giorni, hanno detto e ribadito.
«Siamo contrari ad ogni possibile svendita ed aspettiamo di conoscere i piani per il futuro di Ansaldo Breda dai nuovi vertici aziendali», è stato ripetuto nell’ora di presidio che quotidianamente viene organizzato davanti alla fabbrica chiusa, in questo mese, per ferie. Caterina Bini ha posto l’accento sulla gravità della situazione. «Le istituzioni attendono ancora di sapere qualcosa, ma non dai giornali come fino ad oggi è stato. Speriamo in un tavolo in cui si discutano le prospettive dell’azienda. Senza lo stabilimento pistoiese – ha detto ancora la consigliera Bini – l’intero distretto ferroviario perde gran parte del suo significato. Il ferroviario non è un settore in crisi. È impensabile che il pubblico non voglia investirvi».
Al gazebo erano presenti, come ogni giorno a parte dal primo, i consiglieri comunali Stefano Franceschi e Enrico Baldi, tutti e due, come Fratoni e Bini, del Partito democratico. Con loro, fin dalla mattina, anche il consigliere provinciale Claudio Nardi e Giuseppina Spinicci Burolo, consigliere comunale dal 1975 al 1985. Intanto, per oggi dalle 17.30 alle 20.30, sotto il gazebo verrà offerta una fetta di cocomero a tutti. La città è invitata di fronte ai cancelli di Ansaldo-Breda, «presenza identitaria e cuore della città», come tutti, in questi giorni, hanno detto e ribadito.
[Fonte: La Nazione/Pistoia, 17 agosto 2011]
Cliccare sulle immagini per ingrandirle.
[Mercoledì 17 agosto 2011 – © Quarrata/news, 2011]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.