mercoledì 16 gennaio 2013

LUCIANO MARINANGELI CI HA LASCIATO

di LUIGI SCARDIGLI

È stato Presidente del Club Arancione, uno dei più antichi e prestigiosi al seguito della squadra

PISTOIA. L’ultima volta che abbiamo preso il caffè insieme, ha pagato lui.
Ma non potrò ricambiare, perché l’altra notte, dopo un anno di illusioni di una guarigione che non è mai arrivata, è morto Luciano Marinangeli. Il suo nome è scolpito nel cuore della tifoseria arancione, perché Luciano, oltre che essere un appassionato della Pistoiese, era soprattutto il Presidente del Club Arancione, uno dei più antichi e prestigiosi al seguito della squadra.
Ma non è certo per la sua passione sportiva, che mi preme ricordarlo: Luciano era un uomo forte e semplice, onesto e leale; Luciano era un marito presente, un ottimo padre e un amico insostituibile. Da quando era andato in pensione, senza smettere di spaccarsi la schiena per arrotondare una mensilità non certo da vitalizio parlamentare, Luciano, specie la sera, passava dal Bar Aurora, a prendere un caffè, a scambiare due chiacchiere con gli amici, a dare e ricevere conforto.
Ultimamente si vedeva meno: un po’ perché la malattia, che lo ha ucciso alla soglia dei 63 anni, gli aveva sottratto parecchie energie e voglia di sorridere, ma anche e soprattutto perché capiva, dagli sguardi muti dei clienti abituali del bar di Porta San Marco, che gli altri gli avrebbero voluto chiedere come stesse e come procedesse la malattia.
E siccome piangersi addosso non gli è mai piaciuto, anche quando ne avrebbe avuto tutto il diritto, ha preferito cambiare discorso e soprassedere, evitando i come stai o i come te la passi. Oggi pomeriggio il funerale.
Non siamo stati tempestivissimi, a dare la luttuosa notizia, ma non importa: ci premeva dare il nostro piccolo contributo per cercare di alleviare quel dolore inconsolabile che da ieri e per sempre stringerà il cuore della moglie, dei figli e di tutti – tantissimi – gli amici di Luciano.
Se ci fossimo potuti incontrare di nuovo, una sera al bar Aurora, stavolta, a pagare i caffè ci avrei dovuto – e con piacere – pensare io. Con Luciano non potrò mai sdebitarmi, ma con chiunque altro, sì. Domani sera, chiunque voglia ricordare Luciano Marinangeli con il sorriso sulle labbra, quello che lo ha perseguitato tutta la vita, lo potrà fare prendendo un caffè al bar Aurora: è pagato; era per lui, qualcuno lo degusterà alla sua memoria.

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[Mercoledì 16 gennaio 2013 | 17:28 - © Quarrata/news]

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