PISTOIA. Scrive, in satira, Dario Guastini:
Caro
Bianchini,
sono
convinto che il “Nuovo Ospedale” non possa essere dedicato ad una persona (benemerita
o lestofante ) se non per odio personale nei confronti della stessa.
Ma
come si fa a proporre di legare il nome di qualcuno ad una operazione che è
stata condotta contro tutte le leggi di natura e dell’uomo:
- costruire un ospedale su un “materasso ad acqua” come il Campo di Volo dove solo le idrovore stanno garantendolo dall’allagamento del seminterrato
- costruito nell’area che il Piano Regolatore prevedeva come cassa di espansione naturale dell’Ombrone
- costruito sui pozzi della città che sono/saranno chiusi per farci poi bere l’acqua dei pozzi di Prato ricchi di trielina che viene diluita dall’acqua dell’Anconella (Firenze) per abbassarne il tasso
- costruito nella zona a maggior livello di rumorosità della città e con la peggiore qualità dell’aria
- Costruito in una zona a traffico molto elevato e a continuo rischio di blocchi con grande vantaggio di chi necessita di arrivare in ospedale prima possibile
- fornito di un favoloso svincolo a gomitolo su cui fare scuola guida e – dall’alto dei sovrappassi – godere della magnifica bellezza del manufatto
- con corridoi e porte non idonei al passaggio di letti ma solo di barelle (possiamo immaginare un malato – non oso definirlo “paziente” – traumatizzato e in trazione che deve fare esami Rx)
e
si potrebbe continuare con altre amenità che faranno la gioia di chi usufruirà
della struttura.
Ultima
chicca: sembra che il tutto abbia una garanzia del costruttore con validità
decennale mentre lo stesso costruttore gestirà tutta una serie di servizi per
almeno venti anni!
Non
capisco come si conciliano le due cose: o sono scemo o mi prendono per il ....!
A
conclusione di questo piccolo sfogo le proporrei di raccogliere suggerimenti e
proposte per un nome che non chiami in causa persone che hanno speso una vita
per dare qualcosa all’umanità, sarebbe un’offesa insopportabile alla loro memoria.
Potremmo
intitolarlo Il Pantano. O magari L’inciucio. O qualcosa di ancor
più esplicito per far sì che i pistoiesi ricordino riconoscenti chi ha piegato
ai propri voleri i cittadini, i tecnici della prima ora (tutti contrari).
Mi
scuso per il tempo che le fo perdere. Se lo ritiene utile pubblichi pure il
testo. A me basterebbe la proposta di un nome che rifletta la realtà del fatto.
Dario Guastini
Caro Guastini,
a un collega che, dopo avere acquistato
un capanno colonico in area protetta dinanzi al mare, vi aveva – piano piano –
realizzato una villa rustica straordinaria, altri colleghi mattacchioni, al
cancello ancora di legno della proprietà, un’estate attaccarono una bellissima
targa di ottone lucidissimo di una quarantina di centimetri con su scritto «Villa Labuso».
Pensi al nome senza o con
l’apostrofo. «Ospedale Labuso» potrebbe
andare bene, secondo lei…?
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 18 maggio 2013 | 07:18 - © Quarrata/news]
IL GRILO PARLANTE
RispondiEliminaTenuto conto del particolare momento in cui è all'ordine del giorno la sobrietà perchè non si lascia al nuovo ospedale l'originaria denominazione di "OSPEDALE DEL CEPPO"?
E risparmiare così i soldi necessari per i cambi di intestazione della carta da lettere, delle insegne, dei timbri e via di seguito?
IL GRILO PARLANTE
RispondiEliminaTenuto conto del particolare momento in cui è all'ordine del giorno la sobrietà perchè non si lascia al nuovo ospedale l'originaria denominazione di "OSPEDALE DEL CEPPO"?
E risparmiare così i soldi necessari per i cambi di intestazione della carta da lettere, delle insegne, dei timbri e via di seguito?