di MARCO FERRARI
I problemi pistoiesi e il “taglio ad
accetta” dell’ospedale Lorenzo Pacini di San Marcello – Incontro con la
presenza di Stefano Mungai, membro della Commissione della Regione Toscana
PISTOIA-MONTAGNA. Potrà sembrare par condicio, termine che peraltro, direbbe Mughini,
aborro: fatto sta che mercoledì 8 della scorsa settimana ero alla riunione del
Pd, mentre lunedì 13 di questa settimana ero alla riunione del Pdl
tenutasi a Pistoia, nella saletta adiacente alla Sala Consigliare della
Provincia di Pistoia nel Palazzo Balì.
Tema della serata, iniziata alle 21, le problematiche del sistema sanitario
locale, con particolare attenzione ai presìdi ospedalieri del territorio – leggi, ospedale
Pacini di San Marcello, al centro del famoso potenziamento.
In campo, oltre ai vertici locali del partito, il consigliere regionale
Stefano Mugnai, membro della commissione sanità della Regione Toscana e la dottoressa
Anna Maria Celesti, responsabile regionale Pdl per la sanità.
Mugnai nel suo intervento ha posto l’accento sul sistema finanziario che,
giusto per usare un eufemismo (ma gli aggettivi potrebbero, da quanto ascoltato,
essere altri e ben più pesanti), è stato definito come distorto e causa dei
buchi verificatisi all’Asl di Massa (420 milioni) e stranamente ora anche a
Pistoia per 26 milioni.
L’importante è avere i bilanci in ordine o farli sembrare tali – vedi Massa
–:
il come, con tagli, pardon potenziamenti, è demandato alle Aziende Asl
che stanno spazzando briciole da tutti gli angolini.
Il perché è semplice quanto sconcertante: non è stata scelta, ma non poteva
essere scelta in quanto si sarebbero tagliati il ramo su cui siedono, la via di
riorganizzare l’apparato burocratico/amministrativo della Sanità, fatto di
Aziende Asl e Società della Salute, altro carrozzone tutto toscano del Sig.
Rossi, su cui si regge il sistema elefantiaco della sanità regionale, il cui
bilancio e costituito per tre quarti dalla spesa sanitaria.
Facile quindi intuire, anche questo è stato illustrato da Mungai, che chi
gestisce la Sanità, ha in mano il potere e la macchina clientelare del
consenso.
La dottoressa Anna Maria Celesti ha posto l’accento sulla necessità di fare
sistema, squadra, tra le piccole ma importanti (per i servizi svolti sul
territorio) realtà sanitarie locali.
Indovinate chi dovrebbero essere i paladini di questa battaglia? I Sindaci
nella conferenza dei Sindaci.
Venite a spiegarglielo voi del Pd, se ci riuscite, a quelli della Montagna!
Un paio sono anche vostri. Una cosa talmente elementare capita perfino da noi
semplici cittadini riunìtici in gruppi per cercare di difenderci dalla mala
politica o colmare il suo nulla: e invece i Sindaci hanno messo su un
pateracchio di commissione, quella di salvaguardia del fantomatico Ospedale “F.
Pacini”, da utilizzare come sabbia per nasconderci, come fanno gli struzzi, la
testa sotto.
I cittadini, osservazione fatta dall’Assessore all’assistenza Sanitaria e
Sociale del Comune di Montale, Giada Lunghi, dovrebbero essere di stimolo e di
supporto all’azione dei Sindaci.
Anche questo lo sappiamo bene ed è una conferma di quanto fatto quassù in Montagna
dall’Associazione Zeno Colò e dal Gruppo Montagna Pistoiese. È qui che
voglio vivere.
Risultato: il documento redatto da professionisti del settore a seguito
della richiesta d’aiuto dei Sindaci fatta in assemblea pubblica, per una
diversa riorganizzazione dell’Ospedale, neanche è stato preso in considerazione.
In conclusione la dottoressa Celesti ha lanciato la proposta di un
documento condiviso su cui far convergere e da far sottoscrivere a tutte le
amministrazioni.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 16 maggio 2013 | 10:23 - © Quarrata/news]
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