giovedì 16 maggio 2013

QUESTA SANITÀ CHE FA AMMALARE. A PISTOIA UNA SERATA TARGATA PDL


di MARCO FERRARI

I problemi pistoiesi e il “taglio ad accetta” dell’ospedale Lorenzo Pacini di San Marcello   Incontro con la presenza di Stefano Mungai, membro della Commissione della Regione Toscana

PISTOIA-MONTAGNA. Potrà sembrare par condicio, termine che peraltro, direbbe Mughini, aborro: fatto sta che mercoledì 8 della scorsa settimana ero alla riunione del Pd, mentre lunedì 13 di questa settimana ero alla riunione del Pdl tenutasi a Pistoia, nella saletta adiacente alla Sala Consigliare della Provincia di Pistoia nel Palazzo Balì.
Tema della serata, iniziata alle 21, le problematiche del sistema sanitario locale, con particolare attenzione ai presìdi ospedalieri del territorio – leggi, ospedale Pacini di San Marcello, al centro del famoso potenziamento.

In campo, oltre ai vertici locali del partito, il consigliere regionale Stefano Mugnai, membro della commissione sanità della Regione Toscana e la dottoressa Anna Maria Celesti, responsabile regionale Pdl per la sanità.
Mugnai nel suo intervento ha posto l’accento sul sistema finanziario che, giusto per usare un eufemismo (ma gli aggettivi potrebbero, da quanto ascoltato, essere altri e ben più pesanti), è stato definito come distorto e causa dei buchi verificatisi all’Asl di Massa (420 milioni) e stranamente ora anche a Pistoia per 26 milioni.
L’importante è avere i bilanci in ordine o farli sembrare tali – vedi Massa –: il come, con tagli, pardon potenziamenti, è demandato alle Aziende Asl che stanno spazzando briciole da tutti gli angolini.
Il perché è semplice quanto sconcertante: non è stata scelta, ma non poteva essere scelta in quanto si sarebbero tagliati il ramo su cui siedono, la via di riorganizzare l’apparato burocratico/amministrativo della Sanità, fatto di Aziende Asl e Società della Salute, altro carrozzone tutto toscano del Sig. Rossi, su cui si regge il sistema elefantiaco della sanità regionale, il cui bilancio e costituito per tre quarti dalla spesa sanitaria.
Facile quindi intuire, anche questo è stato illustrato da Mungai, che chi gestisce la Sanità, ha in mano il potere e la macchina clientelare del consenso.
La dottoressa Anna Maria Celesti ha posto l’accento sulla necessità di fare sistema, squadra, tra le piccole ma importanti (per i servizi svolti sul territorio) realtà sanitarie locali.
Indovinate chi dovrebbero essere i paladini di questa battaglia? I Sindaci nella conferenza dei Sindaci.
Venite a spiegarglielo voi del Pd, se ci riuscite, a quelli della Montagna! Un paio sono anche vostri. Una cosa talmente elementare capita perfino da noi semplici cittadini riunìtici in gruppi per cercare di difenderci dalla mala politica o colmare il suo nulla: e invece i Sindaci hanno messo su un pateracchio di commissione, quella di salvaguardia del fantomatico Ospedale “F. Pacini”, da utilizzare come sabbia per nasconderci, come fanno gli struzzi, la testa sotto.
I cittadini, osservazione fatta dall’Assessore all’assistenza Sanitaria e Sociale del Comune di Montale, Giada Lunghi, dovrebbero essere di stimolo e di supporto all’azione dei Sindaci.
Anche questo lo sappiamo bene ed è una conferma di quanto fatto quassù in Montagna dall’Associazione Zeno Colò e dal Gruppo Montagna Pistoiese. È qui che voglio vivere.
Risultato: il documento redatto da professionisti del settore a seguito della richiesta d’aiuto dei Sindaci fatta in assemblea pubblica, per una diversa riorganizzazione dell’Ospedale, neanche è stato preso in considerazione.
In conclusione la dottoressa Celesti ha lanciato la proposta di un documento condiviso su cui far convergere e da far sottoscrivere a tutte le amministrazioni.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 16 maggio 2013 | 10:23 - © Quarrata/news]

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