PISTOIA. Stamattina abbiamo ricevuto una comunicazione da Antonio
Nardi, il quale, dopo un suo post che parlava in cristiana difesa di Gigliola
Giorgini, si è visto recapitare una lettera proprio dalla stessa, ora agli
arresti domiciliari.
Riteniamo
interessante riportare l’intero post e la lettera, avvisando i lettori
interessati che possono anche rivolgersi al seguente link: http://blog.studenti.it/domenicalaura/firmato-gigliola-giorgini/.
Q/n
Firmato, Gigliola Giorgini
Un medico di Cesena, che conosce bene
la signora Gigliola Giorgini, nota ai più come “mamma Ebe”, le ha fatto leggere
il post a lei da me dedicato in questo blog. La signora è rimasta colpita dalla
mia presa di posizione e mi ha scritto. Pubblico integralmente la sua lettera.
Il passo che più mi ha fatto piacere è quello in cui dice che le ho fatto
“sembrare il Natale più bello”. Le risponderò prima di tutto ringraziandola,
poi dicendole che non sono un mistico. Sono un cattolico ordinario, che crede
nel “Credo” (i cattolici sono questi), che non pensa che i cristiani preghino
lo stesso Dio dei musulmani, che non è scettico nei confronti delle grandi
configurazioni escatologiche della teologia legata al cristianesimo. Non so se
i morti tornino, e sotto quale forma, ma credo negli angeli. Non amo gli
apparati. Non mi spaventa una chiesa organizzata, però mi atterrisce quando la
vedo nelle mani non di pastori di anime ma di burocrati e aride persone, per
quanto ornate e solenni. Signora Gigliola, si faccia coraggio. Io, da privato,
non la giuidico. Ed in questo sono in buona compagnia con chi ha detto: “Nolite
iudicare, ut non iudicemini”. Era forse un dottorino ebreo, di nome Gesù?
Egregio signor Antonio Nardi
mi è capitato per caso il suo
messaggio, permetta però di presentarmi: io sono Giorgini Gigliola quella di
cui lei ha scritto sul blog. Grazie, grazie tanto, della sua pietà il Signore
la benedica, non passerà giorno che io non preghi per lei.
Io il vescovo di Pistoia non lo conosco
personalmente, ma provo tanto dolore quando mi trattano male, e dicono cose che
non sono vere. A volte mi sento come un animale abbandonato a se stesso, perché
io sono cattolica, apostolica praticante cristiana.
Vorrei dirle tante cose ma come si fa, mi
viene da piangere da come sono trattata, mi creda, non sono vere le cose che
dicono; pregherò per lei Gesù bambino che lo assista nel bene, lei non può
essere una persona cattiva, vorrei tanto conoscerla ma non posso, sono agli
arresti domiciliari, se mi vuole scrivere, forse sarò meno emozionata e risponderò
a tutte le domande che mi vuol fare, perché per giudicare una persona va
conosciuta.
Se lei crede sono a sua disposizione,
mi perdoni se l’ho disturbata, ma lei è l’unica persona che mi ha fatto
sembrare il natale più bello. La saluto caramente, stiamo uniti in preghiera.
Giorgini Maria Gigliola
Il post di riferimento è:
“Eccellenza, io sto con la santona”
Il vescovo Bianchi invita le persone
“più fragili e sofferenti” ad evitare le suggestioni di Gigliola Giorgini, la
cosiddetta “mamma Ebe”. E solennemente aggiunge: “Il bene e la salvezza dell’anima,
Dio e il demonio, le preghiere e lo spirito sono dimensioni troppo serie e
troppo importanti per lasciarle in balia di chi, con i più diversi titoli,
pretenda di occuparsene”. Questa enunciazione è talmente generica che uno
potrebbe comprendervi anche i preti. Comunque sia, vorrei sapere perché la
diocesi sente il bisogno di prendere le distanze dalla santona. Per asseverarne
la figura di reietta? Non c’era bisogno delle cannonate della curia per fare di
questa donna una sorvegliata a vista del sospetto collettivo. Sparlarne oggi è
come bombardare un ospedale. Sono anni che la Giorgini si dibatte fra giudici,
investigatori e vescovi incazzati. La persona più “fragile e sofferente” ora è
proprio lei, la santona. Vescovo Bianchi, lei che è prete e ha cura d’anime,
lei che è chiamato a pensare alla pecorella smarrita, non ha niente di
cristiano, di caritatevole, da dire a quella povera donna? Ha solo anatemi e
indignazione? Colpevole o innocente, a me fa pena.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 30 dicembre 2011 – ©
Quarrata/news 2011]
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