venerdì 30 dicembre 2011

ANTONIO NARDI E ‘MAMMA EBE’


PISTOIA. Stamattina abbiamo ricevuto una comunicazione da Antonio Nardi, il quale, dopo un suo post che parlava in cristiana difesa di Gigliola Giorgini, si è visto recapitare una lettera proprio dalla stessa, ora agli arresti domiciliari.

Riteniamo interessante riportare l’intero post e la lettera, avvisando i lettori interessati che possono anche rivolgersi al seguente link: http://blog.studenti.it/domenicalaura/firmato-gigliola-giorgini/.
Q/n
Firmato, Gigliola Giorgini

Un medico di Cesena, che conosce bene la signora Gigliola Giorgini, nota ai più come “mamma Ebe”, le ha fatto leggere il post a lei da me dedicato in questo blog. La signora è rimasta colpita dalla mia presa di posizione e mi ha scritto. Pubblico integralmente la sua lettera. Il passo che più mi ha fatto piacere è quello in cui dice che le ho fatto “sembrare il Natale più bello”. Le risponderò prima di tutto ringraziandola, poi dicendole che non sono un mistico. Sono un cattolico ordinario, che crede nel “Credo” (i cattolici sono questi), che non pensa che i cristiani preghino lo stesso Dio dei musulmani, che non è scettico nei confronti delle grandi configurazioni escatologiche della teologia legata al cristianesimo. Non so se i morti tornino, e sotto quale forma, ma credo negli angeli. Non amo gli apparati. Non mi spaventa una chiesa organizzata, però mi atterrisce quando la vedo nelle mani non di pastori di anime ma di burocrati e aride persone, per quanto ornate e solenni. Signora Gigliola, si faccia coraggio. Io, da privato, non la giuidico. Ed in questo sono in buona compagnia con chi ha detto: “Nolite iudicare, ut non iudicemini”. Era forse un dottorino ebreo, di nome Gesù?

Egregio signor Antonio Nardi
mi è capitato per caso il suo messaggio, permetta però di presentarmi: io sono Giorgini Gigliola quella di cui lei ha scritto sul blog. Grazie, grazie tanto, della sua pietà il Signore la benedica, non passerà giorno che io non preghi per lei.
Io il vescovo di Pistoia non lo conosco personalmente, ma provo tanto dolore quando mi trattano male, e dicono cose che non sono vere. A volte mi sento come un animale abbandonato a se stesso, perché io sono cattolica, apostolica praticante cristiana.
Vorrei dirle tante cose ma come si fa, mi viene da piangere da come sono trattata, mi creda, non sono vere le cose che dicono; pregherò per lei Gesù bambino che lo assista nel bene, lei non può essere una persona cattiva, vorrei tanto conoscerla ma non posso, sono agli arresti domiciliari, se mi vuole scrivere, forse sarò meno emozionata e risponderò a tutte le domande che mi vuol fare, perché per giudicare una persona va conosciuta.
Se lei crede sono a sua disposizione, mi perdoni se l’ho disturbata, ma lei è l’unica persona che mi ha fatto sembrare il natale più bello. La saluto caramente, stiamo uniti in preghiera.
Giorgini Maria Gigliola
Il post di riferimento è:
“Eccellenza, io sto con la santona”
Il vescovo Bianchi invita le persone “più fragili e sofferenti” ad evitare le suggestioni di Gigliola Giorgini, la cosiddetta “mamma Ebe”. E solennemente aggiunge: “Il bene e la salvezza dell’anima, Dio e il demonio, le preghiere e lo spirito sono dimensioni troppo serie e troppo importanti per lasciarle in balia di chi, con i più diversi titoli, pretenda di occuparsene”. Questa enunciazione è talmente generica che uno potrebbe comprendervi anche i preti. Comunque sia, vorrei sapere perché la diocesi sente il bisogno di prendere le distanze dalla santona. Per asseverarne la figura di reietta? Non c’era bisogno delle cannonate della curia per fare di questa donna una sorvegliata a vista del sospetto collettivo. Sparlarne oggi è come bombardare un ospedale. Sono anni che la Giorgini si dibatte fra giudici, investigatori e vescovi incazzati. La persona più “fragile e sofferente” ora è proprio lei, la santona. Vescovo Bianchi, lei che è prete e ha cura d’anime, lei che è chiamato a pensare alla pecorella smarrita, non ha niente di cristiano, di caritatevole, da dire a quella povera donna? Ha solo anatemi e indignazione? Colpevole o innocente, a me fa pena.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 30 dicembre 2011 – © Quarrata/news 2011]

Nessun commento:

Posta un commento

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.