PISTOIA. Sarà una convivenza non facile quella fra il nuovo ospedale
di Pistoia e l’Ombrone, torrente bislacco e rissoso, con grandi problemi alle
spalle, stando a quello che ci dicono le cronache dal medioevo ad oggi.
Il campo di volo, area scelta per la
realizzazione della grande e costosa opera pubblica, altro non è che uno degli
invasi naturali di espansione del fiume. Un’area su cui nessuno ha mai voluto
costruire nel passato.
Le esondazioni in quell’area sono
periodiche – 50, 60, 100 anni – ma arrivano: come le eruzioni vulcaniche. E
quando meno ci si aspettano.
Guardate ora quella specie di
autostrada sterrata indicata dalla freccia gialla.
È l’Ombrone.
Il giorno che una bizzarria climatica – come quelle che si stanno verificando sempre più spesso in
questo secolo – dovesse scatenarsi, il pianterreno e il sottosuolo della
nuova opera costosissima andranno, come si dice, all’acqua. E speriamo che non
ci sia nessuno in giro.
Sarà stata felice fino in fondo questa
scelta imposta – a quanto si sente dire – dalla Regione?
E cosa si dovrà dire, in tale ipotesi,
alla politica amministrativa della città?
e.b. blogger
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì 26 dicembre 2011 – ©
Quarrata/news 2011]
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