Torno indietro di un giorno e rileggo,
su La Nazione, qualche riga di un commento (Premiati i furbi) illuminante
di Giancarlo Mazzucca:
Molte le contraddizioni e le crepe del
pacchetto appena messo in piedi da Monti: da una parte, ad esempio, la
pressione fiscale, come ha rilevato ieri anche il governatore di Bankitalia
Visco, potrebbe salire al livello-record del 45 per cento, dall’altra la lotta
all’evasione (120 miliardi l’anno) dimostra di avere ancora le armi spuntate.
Sarebbe bastata una misura molto semplice (consentire che tutte le fatture
siano deducibili dal reddito, come da anni sostiene persino un ‘profano’: il
mio amico Arrigo Sacchi) per dare la mazzata decisiva a un fenomeno che
penalizza gli italiani onesti. E, invece, il governo non ha trovato di meglio che
ampliare la tracciabilità degli assegni (sopra 1000 euro e 500 per le
transazioni pubbliche). Troppo poco.
Sì, davvero troppo poco, dico anch’io.
Della deducibilità di tutte le fatture sentivo
parlare fino da quando ero giovane in casa, da mio padre, un semplice falegname
ma con la testa sulle spalle: quadrato, espertissimo, onesto fino all’inverosimile.
E si aggiungano, anche, la deducibilità della lista della spesa alla Coop o all’Esselunga;
gli scontrini dei caffè e delle bibite; i biglietti del cinema e della partita.
All’americana, si diceva.
E invece ecco il placebo per il
popolo lavoratore e gabbato: la tracciabilità e il contocorrente obbligatorio.
Anche per i bisnonni.
Uno scempio antidemocratico, come ho
già detto nei giorni scorsi, oggi ripreso – con immagini simili se non
identiche alle mie – da Mario Giordano, Paolo Liguori, Vittorio Sgarbi e da Piero
Sansonetti, direttore di Calabria ora che, fra l’altro, nella trasmissione
di Claudio Brachino (Dentro la notizia), ha persino parlato di ‘colpo di
Stato’ da parte di Napolitano nel creare i presupposti di questo direttorio di
Professori-Banchieri che non possono che fare il bene di chi davvero
rappresentano e non del popolo d’Italia.
È inutile che il Pd di Bersani e dei
catto-com continui a sostenere che finalmente andiamo nella direzione giusta.
Non è vero: si va solo a guardare – come ho già detto – gli italiani che vanno
al cesso, per quante volte ci vanno, per quanto e per come.
Non è lotta all’evasione. È solo
voyerismo e malsana soppressione di qualsiasi diritto civile e democratico.
e.b. blogger
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 10 dicembre 2011 – ©
Quarrata/news 2011]
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