E dunque la manovra dei Professori è legge e il chirurgo esclama «A testa alta in Europa!».
Lasciatemi dire, invece, «In Europa con il capo chino e senza cappotto», almeno per ora.
Può darsi – come è prevedibile – che in futuro ci dobbiamo togliere addirittura la giacca, la camicia, i pantaloni, le scarpe. O che dobbiamo indossare, per presentarci dinanzi alla Merkel, quei famosi pigiami a strisce bianche e nere di cui ci parlava Primo Levi. Come segno di miseria e sottomissione.
Non vedo, obiettivamente, niente di buono nel futuro d’Italia, se non veri e propri Monti di guai rappresentati da mucchi tasse e nessuna reale contropartita, se non la recessione.
Non sono affatto un pessimista radicale: mi ritengo un realista. E credo di avervelo dimostrato da oltre un mese a questa parte, dato che oggi indistintamente tutta la stampa – anche quella che prima era trionfalista su Supermario – ora lo critica a più non posso.
Quello che fa più male – e lo sto ripetendo sin dal primo momento dell’incarico a Monti – è vedere che tutti, tranne Lega e Idv, indistintamente, si sono arresi tradendo ogni principio di lealtà e di responsabilità nei confronti del popolo, che hanno ingannato in ogni modo.
E anche sul dissenso nei confronti di Monti, il baccano sollevato dalle poche voci dissidenti sarà autentico o solo di parata?
Intanto Supermario parla di fase due e annuncia la crescita (vedi).
È vero. Perché sarà una crescita fatta di nuovi guai per tutti, sotto il segno dell’equità.
e.b. blogger
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[Venerdì 23 dicembre 2011 – © Quarrata/news 2011]
[Venerdì 23 dicembre 2011 – © Quarrata/news 2011]
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