di Luigi Scardigli
Peccato che la direzione artistica del
Nazionale di Quarrata, per la stagione che ha da poco aperto i battenti, non
sia riuscita ad ingaggiare anche Ascanio Celestini; altrimenti, il trittico del
teatro più bello, sarebbe stato completo.
Dopo l’ouverture affidata al mattatore
Alessandro Bergonzoni, infatti, domani sera, 27 dicembre, alle 21:15, al
Nazionale arriva Paolo Rossi, con il suo Il mistero buffo nella versione
pop 2.0, omaggio spudorato che il folletto politicamente scorrettissimo fa a
Dario Fo, che con il suo scherzo originario, Mistero buffo, appunto, ha
letteralmente condizionato il modo di fare teatro degli ultimi 40 anni.
Grammelot, si dice in gergo tecnico,
che equivale ad un riadattamento sillabico, timbrico, musicale dei suoni emessi
dalle parole ed è su questo che il più visionario dei cantastorie, Dario Fo,
mise in piedi la sua rilettura evangelica aprocrifica, adattandola alle
esigenze dei suoi tempi.
Paolo Rossi ha fatto la solita
operazione, riadattando il riadattato, un’ulteriore spremuta di concetti e
arance che si adatterà, onomatopeicamente e fisicamente, al pubblico che farà sold
out nei teatri dove sarà ospitato. A fianco dell’impertinente Rossi, ci sarà
anche Lucia Vasini, bravissima a non decomporre i tempi surreali dell’ideatore
della recita, un interscambio popolare di emozioni che condurranno, comunque e
inevitabilmente, alla sua inevitabile conclusione, un epilogo telecomandato
dalla stratosferica leggerezza del regista, abituato a sopravvivere lungo la
linea sottilissima dell’unplagged.
Come Bobby McFerrin, del resto, che con
Don’t worry, be happy, la colonna sonora della felicità nascosta, ha
rappresentato per tutti i vocalesi del pianeta, dai Manhattan Transfer al
Quartetto Cetra, fino ai Neri per caso, l’elogio del diaframma, così Dario Fo,
da Mistero buffo in poi, è stato santificato lungo la via, tortuosa e
spesso inaccessibile, degli improvvisatori teatrali, preparatissimi girovaghi
cantastorie che rimbalzavano di piazza in coorte a raccontare, al potente di
turno, come sarebbe potuta andare se solo si fosse stai attenti a…
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì 26 dicembre 2011 – ©
Quarrata/news 2011]
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