Per caso mi imbatto in questo articolo
sul web. Vi ricordate che un anziano povero, di 77 anni, era stato scoperto a
rubare bisctecche in un supermercato?
Ci sono novità: leggétele con
attenzione...
Benefattore paga la carne rubata dall’anziano
E il sindaco lo querela
Venerdì, 16 dicembre 2011 - 11:31:52
Lo chiamano il “Santo”. Si è offerto
prima di pagare i 24 euro delle bistecche che un pensionato di 77 anni aveva
rubato in un supermercato a Piove di Sacco (Padova). Poi, pochi giorni dopo, è
intervenuto per saldare il conto e pagare la merce rubata da coppia di anziani
che a Nereto (Teramo) in un altro supermercato.
È un cittadino di Prato, Alessandro
Maiorano, dipendente pubblico, che si è detto indignato da entrambe le vicende
e si è fatto avanti proponendo di saldare il prezzo della merce che i
pensionati hanno tentato di rubare: «Li ho
pagati io — spiega Maiorano ad Affaritaliani.it — i 24 euro di quelle tre
bistecche, basta che a quell’anziano venga ridata la dignità che gli è stata
tolta. Non i carabinieri, ma il sindaco e gli assistenti sociali di quel paese
padovano avrebbero dovuto occuparsi di questo pensionato». E continua: «Vengo da
una storia di povertà, e ora che posso cerco di aiutare gli altri. Non voglio
farmi conoscere, ma solo far presente che è lo Stato che dovrebbe occuparsi di
loro».
La querela – Eppure il benefattore è stato querelato. Maiorano si è
infatti offerto di pagare la spesa dell’anziano di Piove Di Sacco, accusando
però in maniera pesante il sindaco della cittadina per non essersi accorti di
avere “in casa” un caso tanto grave di indigenza. E il sindaco Sandro Marcolin
non è voluto passare per insensibile e inefficiente e ha deciso di querelare
per diffamazione il dipendente pubblico di Prato che lo ha accusato, chiedendo
due milioni di euro per risarcimento.
Da destinare, neanche a dirlo, al
potenziamento dei servizi sociali comunali. «Il signor
Alessandro Maiorano oltre a scrivere ai giornali – sottolinea il sindaco – ha
inviato al sottoscritto una e-mail offensiva, ignorando due cose: primo che non
si tratta di un anziano così indigente da dover rubare per fame, secondo che
non vive a Piove ma in provincia di Venezia. Mi sono consultato con gli
assessori e si è deciso di chiedere due milioni di risarcimento danni per la
diffamazione subita».
«Il sindaco si deve vergognare – insiste
con Affaritaliani.it Maiorano –. Ma come, io cerco di
aiutare la povera gente e lui mi querela? Come faccio da anni quando leggo di
simili vergogne intervengo subito affinché gli anziani non finiscano alla
sbarra».
È vero che la chiamano il Santo? «Sì, e il sindaco di Sant’Omero mi ha fatto i complimenti,
mentre quello di Piove di Sacco mi ha denunciato per diffamazione e mi ha
chiede 2 milioni di euro di danni. Sembra una barzelletta, ma in realtà il
nostro e un paese strano, tanto strano. Se ammazzi qualcuno ti lasciano libero,
se aiuti dei poveri disperati che hanno perso la dignità per cause di crisi
finanziarie ti chiedono 4 miliardi delle vecchie lire di risarcimento». Da quanto tempo aiuta gli altri? «Da qualche anno, e lo faccio perché quando ero un bimbo i
miei genitori hanno conosciuto la miseria e oggi che le cose sono cambiate non
permetto che queste umiliazioni vengano date non a dei ladri, ma a persone che
hanno perso la dignità per fame e quando capitano certe notizie i direttori dei
market non dovrebbero chiamare i carabinieri, ma le assistenti sociali».
Ho letto questo articolo e mi sono
cadute le braccia.
Il Santo ha ragione: si mettono
fuori quelli che commettono reati gravi e si perseguitano quanti cercano di
dare una mano a chi è in difficoltà, o chi dice semplicemente la verità solo
perché sbaglia un tono.
Avevo il sospetto di non potermi
sentire italiano. Ora ne sono certo.
Non mi sento per niente orgoglioso di
vivere in un Paese come questo.
Nonostante tutto l’entusiasmo di
Napolitano e dei partiti che sorreggono Monti.
e.b. blogger
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[Sabato 17 dicembre 2011 – ©
Quarrata/news 2011]
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