sabato 17 dicembre 2011

MA IO SONO UN ITALIANO? CREDO PROPRIO DI NO




Per caso mi imbatto in questo articolo sul web. Vi ricordate che un anziano povero, di 77 anni, era stato scoperto a rubare bisctecche in un supermercato?
Ci sono novità: leggétele con attenzione...
 



Benefattore paga la carne rubata dall’anziano
E il sindaco lo querela

Venerdì, 16 dicembre 2011 - 11:31:52

Lo chiamano il “Santo”. Si è offerto prima di pagare i 24 euro delle bistecche che un pensionato di 77 anni aveva rubato in un supermercato a Piove di Sacco (Padova). Poi, pochi giorni dopo, è intervenuto per saldare il conto e pagare la merce rubata da coppia di anziani che a Nereto (Teramo) in un altro supermercato.
È un cittadino di Prato, Alessandro Maiorano, dipendente pubblico, che si è detto indignato da entrambe le vicende e si è fatto avanti proponendo di saldare il prezzo della merce che i pensionati hanno tentato di rubare: «Li ho pagati io — spiega Maiorano ad Affaritaliani.it — i 24 euro di quelle tre bistecche, basta che a quell’anziano venga ridata la dignità che gli è stata tolta. Non i carabinieri, ma il sindaco e gli assistenti sociali di quel paese padovano avrebbero dovuto occuparsi di questo pensionato». E continua: «Vengo da una storia di povertà, e ora che posso cerco di aiutare gli altri. Non voglio farmi conoscere, ma solo far presente che è lo Stato che dovrebbe occuparsi di loro».
La querela – Eppure il benefattore è stato querelato. Maiorano si è infatti offerto di pagare la spesa dell’anziano di Piove Di Sacco, accusando però in maniera pesante il sindaco della cittadina per non essersi accorti di avere “in casa” un caso tanto grave di indigenza. E il sindaco Sandro Marcolin non è voluto passare per insensibile e inefficiente e ha deciso di querelare per diffamazione il dipendente pubblico di Prato che lo ha accusato, chiedendo due milioni di euro per risarcimento.
Da destinare, neanche a dirlo, al potenziamento dei servizi sociali comunali. «Il signor Alessandro Maiorano oltre a scrivere ai giornali – sottolinea il sindaco – ha inviato al sottoscritto una e-mail offensiva, ignorando due cose: primo che non si tratta di un anziano così indigente da dover rubare per fame, secondo che non vive a Piove ma in provincia di Venezia. Mi sono consultato con gli assessori e si è deciso di chiedere due milioni di risarcimento danni per la diffamazione subita».
«Il sindaco si deve vergognare – insiste con Affaritaliani.it Maiorano –. Ma come, io cerco di aiutare la povera gente e lui mi querela? Come faccio da anni quando leggo di simili vergogne intervengo subito affinché gli anziani non finiscano alla sbarra».
È vero che la chiamano il Santo? «Sì, e il sindaco di Sant’Omero mi ha fatto i complimenti, mentre quello di Piove di Sacco mi ha denunciato per diffamazione e mi ha chiede 2 milioni di euro di danni. Sembra una barzelletta, ma in realtà il nostro e un paese strano, tanto strano. Se ammazzi qualcuno ti lasciano libero, se aiuti dei poveri disperati che hanno perso la dignità per cause di crisi finanziarie ti chiedono 4 miliardi delle vecchie lire di risarcimento». Da quanto tempo aiuta gli altri? «Da qualche anno, e lo faccio perché quando ero un bimbo i miei genitori hanno conosciuto la miseria e oggi che le cose sono cambiate non permetto che queste umiliazioni vengano date non a dei ladri, ma a persone che hanno perso la dignità per fame e quando capitano certe notizie i direttori dei market non dovrebbero chiamare i carabinieri, ma le assistenti sociali».

Ho letto questo articolo e mi sono cadute le braccia.
Il Santo ha ragione: si mettono fuori quelli che commettono reati gravi e si perseguitano quanti cercano di dare una mano a chi è in difficoltà, o chi dice semplicemente la verità solo perché sbaglia un tono.
Avevo il sospetto di non potermi sentire italiano. Ora ne sono certo.
Non mi sento per niente orgoglioso di vivere in un Paese come questo.

Nonostante tutto l’entusiasmo di Napolitano e dei partiti che sorreggono Monti.
e.b. blogger
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[Sabato 17 dicembre 2011 – © Quarrata/news 2011]

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