Un amico, conosciuto questa estate, e
che mi definì scherzosamente Babbo Natale, dopo che gli ho fatto gli auguri per
mail, mi ha risposto così:
Ma quale onore gli auguri personali di
Babbo Natale!!
Ricambio con viva simpatia... e non
lamentarti troppo, che se avesse continuato ancora un pochino quella specie di
governicchio da quattro vecchie lire, di nani, nababbi e ballerine, poteva
andarci decisamente peggio!!
Evviva la vida abbasso la muerte.
Un abbraccio.
***
Credo che abbia ragione Antonio Nardi
quando mi dice che dovrei smettere di meravigliarmi. Ma, come si dice, è … cchiù
ffort’ ’e mé!
Quando leggo certe affermazioni mi si
piglia un po’ male.
Perché io sarò anche Babbo Natale, ma a
portare lo spread a oltre 500, e nonostante il salvifico Monti e le sue manovre
bocconian-cattoliciane, non sono certo state le ballerine del Cavaliere – che
peraltro non credo le abbia pagate con soldi pubblici, come sembra aver fatto
un certo governatore del Lazio di illuminata altra tendenza politica.
L’importante, come si dice, è crederci.
Se poi ci va bene restare in mutande… avanti, popolo!
e.b. blogger
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[Mercoledì 28 dicembre 2011 – ©
Quarrata/news 2011]
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