mercoledì 21 dicembre 2011

GASPARE ANTONIO PASCUCCI E LA PASTA FIRMATA PISTOIA


Tesi di laurea di un pistoiese premiata a Firenze

Si è laureato in Scienze Politiche, indirizzo storico, presso l’ateneo fiorentino nel dicembre dello scorso anno con 98/110. Giudizio confortante, d’accordo, ma non certo stellare.
Ma per l’Unione Imprese storiche Toscane, in collaborazione con l’Università di Firenze e con l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, la tesi di laurea redatta e discussa da Gaspare Antonio Pascucci, 52enne pistoiese, funzionario del neonato SuperInps, «Le trafile per la pasta alimentare: storia di un distretto industriale nel pistoiese» ha meritato stima, attenzione e tanto di primo premio al concorso per le tesi di laurea del biennio 2009-11.

«Una soddisfazione immensa – ha dichiarato il dottor Pascucci, particolarmente festeggiato in casa, dalla moglie Sonia e dai figli Giacomo e Sara, a conclusione della cerimonia consumatasi ieri sera presso la Prefettura di Firenze, nel meraviglioso Palazzo Medici-Riccardi –, una soddisfazione che compensa con gli interessi tanti sacrifici».
Pascucci viene premiato
La tesi sull’industria artigiana pistoiese ha raccolto il favore della giuria del premio per “un lavoro capace di affrontare un tema originale e di rilievo dedicato ad un settore toscano di lunga, nobile e fiorente tradizione”.
A sentirsi ulteriormente omaggiate degli sforzi universitari di Gaspare Antonio Pascucci sono state le tre ditte attorno alle quali il laureato ha concentrato studi, ricerche e approfondimenti: le Landucci e Niccolai, di Sant’Agostino e la Montoni, di Santa Lucia Uzzano.
«Sono rimasto particolarmente attratto, e ho deciso di lavorarci attorno, dalla florida produzione di queste ditte pistoiesi – ha così motivato Pascucci la sua interessante scelta per l’argomento della tesi – e del loro consolidamento sul mercato industriale mondiale anche in tempi di crisi particolarmente funesta come quella che stiamo attraversando, un esempio, mi permetto il lusso di aggiungere, di come la sana, onesta, lungimirante e soprattutto intelligente produzione riesca a sopperire, annullare e vanificare qualsiasi malefica controtendenza; un esempio di florida creatività che faremmo meglio, a Pistoia, a guardare con maggiore interesse, tutelare molto di più e attorno alla quale faremmo probabilmente meglio a costruire un serie di attenzioni e attrazioni non solo artigianali e industriali, ma anche turistiche”.
l.s.
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[Mercoledì 21 dicembre 2011 – © Quarrata/news 2011]

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