PISTOIA. La Nazione scrive:
«Manfellotto parlerà con noi»
L’annuncio del sindaco Berti.
Il «mea culpa» di Fratoni: «Siamo stati
troppo ingenui»
«Ho parlato pochi giorni fa con l’ad
Maurizio Manfellotto, che si è reso disponibile a un confronto su base locale.
In più, so che anche il ministro Corrado Passera si è detto disponibile a
convocare Finmeccanica per affrontare la questione». Le due novità principali
dell’assemblea su AnsaldoBreda convocata ieri da Comune, Provincia e Regione,
sono emerse dall’intervento del sindaco Renzo Berti, primo a prendere la parola
dopo la lettura del messaggio del presidente della Regione Enrico Rossi,
assente per influenza.
A rappresentare il governatore, di
fronte a una sala del Cral Breda piena di politici e sindacalisti ma semivuota
di lavoratori, ieri c’era l’assessore ai trasporti Luca Ceccobao, il quale ha
ribadito «il pressing totale della Regione sul Governo» e la necessità di un
confronto a livello nazionale «per risanare e rilanciare l’azienda dei
trasporti». Per le Rsu di via Ciliegiole, Jury Citera ha ricordato il Manifesto
per la Breda sottoscritto a settembre da parlamentari di ogni orientamento
politico, prima che al microfono si alternassero esponenti di istituzioni e del
mondo imprenditoriale ed economico pistoiese. E mentre la presidente della
Provincia Federica Fratoni si è «scusata per non essere stata sufficientemente
sospettosa verso i vertici aziendali che, in questi anni, presentavano quadri
troppo rassicuranti su AnsaldoBreda», il parlamentare Pd Lido Scarpetti ha
deciso di tirare le orecchie al sindacato. «Anche da parte loro si doveva porre
prima il problema: non si può pensare che di fronte a perdite di centinaia di
milioni l’anno non succeda niente», ha detto l’onorevole mentre nelle ultime
file della sala, si ascoltava già qualche voce di protesta. «Parla proprio
lui...», ha sbottato uno dei sindacalisti abbandonando le retrovie.
[Fonte: La Nazione/Pistoia, 8 dic. 2011]
Il gioco delle parti è rappresentato
perfettamente dinanzi a «una sala del Cral Breda piena di politici e
sindacalisti ma semivuota di lavoratori». Parlano tutti fuorché i lavoratori: e
questo la dice lunga sul pensiero delle tute blu.
Siamo ancora di fronte a una sacra rappresentazione
istituzionale: così voluta e decisa anche in vista delle elezioni prossime
future. La storia della Breda la farà Orsi.
La presidente della Provincia si scusa.
E fa bene, visto che il suo interesse fibrillare – in questi ultimi tempi – non
corre sul feeling della Breda, ma sul futuro della sua poltrona
da 75mila euro all’anno, anche se lei dichiara che tornerà a lavorare
volentieri perché del suo lavoro è pienamente gratificata (ma allora perché ha
voluto spericolarsi nell’avventura provinciale? Chi sta bene non si muove…).
Splendida la performance di
Scarpetti. È un classico: quando si hanno delle colpe, la cosa migliore è
incolparne gli altri. E così ha fatto: come il marito infedele che, temendo la
reazione della moglie, torna a casa alle 6 del mattino e picchia dei cazzotti
sul tavolo, svegliando tutto il condominio, perché non trova la zuccheriera per
il caffè al solito posto.
Bella e significativa la protesta
anonima della sala («nelle ultime file della sala, si ascoltava già qualche
voce di protesta. «Parla proprio lui...», ha sbottato uno dei sindacalisti
abbandonando le retrovie»), ma assolutamente inefficace.
Certe cose, più che sussurrate mentre
si fa la secessione sull’Aventino, andrebbero dette a chiare lettere e sbattute
in faccia.
E magari anche con qualche calcio ben assestato
al posto giusto.
e.b. blogger
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[Giovedì 8 dicembre 2011 – ©
Quarrata/news 2011]
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