di LUIGI
SCARDIGLI
ORE 12,
piazza Treviso, Pistoia. Una donna, in stato interessante, inciampa e cade
rovinosamente a terra.
Intorno,
a una fermata di autobus, una decina di persone: due ragazze, un giovanotto,
una signora anziana e altri ancora.
Blocco
la macchina e scendo per prestarle soccorso.
La
donna, fortunatamente, si rialza da sola e cerca con lo sguardo il compagno che
dovrebbe essere nei paraggi.
Oltre
a me, non si muove nessuno.Ognuno
resta collegato alla propria esistenza: telefonino, tablet, cuffie alle
orecchie!
Che merda questo mondo!
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Nella foto due metafore della nostra
civiltà di Piero Manzoni e Paul McCarthy.
[Martedì 9 luglio 2013 | 14:04 - © Quarrata/news]
Non voglio augurare il male a nessuno. Ma se qualche volta capitasse ad uno di questi ectoplasmi effimeri, insulsi, evanescenti, incapaci di fare tre passi senza il cellulare ben stretto nel pugno, di cadere a terra nell'indifferenza di altri come loro che continuano, come se nulla fosse, a mandare messaggini o chissà che, forse qualcuno comincerebbe a riflettere.
RispondiEliminaPiero Giovannelli