PISTOIA. A proposito del nuovo ospedale che il 13 prossimo sarà presentato alla città, Dario Guastini scrive:
Caro Bianchini, il nostro (perché
pagato coi nostri soldi) ospedale nuovo è una meraviglia sia all’esterno che
all’interno.
L’esterno permette di inserirlo nella
memoria a lungo termine grazie allo shock emotivo dovuto alla straziante
bellezza della struttura e dei pannelli che lo rivestono.
L’interno offre soluzioni
avveniristiche di vario genere: le camere, a due letti, non permettono al
secondo letto di uscire se non si sposta decisamente il primo; nel bagno ci
sono grosse difficoltà per chi è costretto su una sedia a rotelle, al punto che
si è ipotizzato di asportare temporaneamente il bidet per avere spazio
sufficiente;
non tutti i corridoi permettono la circolazione dei letti (pensiamo
a malati che non possono essere barellati) per raggiungere le apparecchiature
come radiologia e simili; in compenso il Centro Commerciale del primo piano ha
corridoi immensi per ospitare chi andrà a scaricare le proprie ambasce facendo
shopping fra una visita e una assistenza (noi visitatori siamo stati
rassicurati sul fatto che ci troveremo “di tutto”).
Un’altra chicca è rappresentata dal
garage dell’Automedica, emergenza del 118, che si trova sulla corsia di accesso
delle ambulanze al Pronto Soccorso, all’ingresso della Sala Calda – dove si “scaricano”
i malati – con qualche probabile piccolo inconveniente di precedenza fra i due
mezzi oltre al rischio di incidenti.
Molto belli gli ambulatori – tutto
vetro – ma metteranno delle tendine per evitare di posare gli occhi su chi all’interno
si spoglia per una visita.
Arrivano voci di varie altre magagne,
che mi sono sfuggite perché non del mestiere o non ho visto perché il tour era
limitato.
Un esempio per tutti: è vero che gli
operatori tecnici di Tac, Rx e simili non hanno collegamenti diretti col medico
di turno (pur essendo in due locali attigui) e in caso di emergenza devono far
la corsa dal gabbiotto che li ospita alla stanza del medico? Quanto tempo
occorre? E nel frattempo chi segue il malato?
Per concludere (magari !!): perché il
parcheggio e il tetto non sono stati usati per montare dei pannelli
fotovoltaici (ma questo, almeno in parte, sembra risolto: vedi foto – n.d.r.)–
come sembra che farà Prato, seguendo l’esempio di altre strutture pubbliche in
altre regioni)? Forse per paura di risparmiare sulla bolletta Enel o per
lasciare che gli incentivi vadano ai termovalorizzatori?
Non ce l’ho con il progettista della
struttura, poverino, che non ha nemmeno saputo immaginare l’esistenza delle
sedie a rotelle, ma con tutti i cosiddetti tecnici che hanno approvato il
progetto!
Chiudo ponendo un’ultima domanda:
qualcuno ha calcolato quante migliaia (o milioni) di metri cubi di acqua viene
pompata nel Brusigliano dalle due idrovore in funzione per toglierla da sotto l’Ospedale
– che altrimenti si allagherebbe – e lasciare a secco i pozzi che fornivano
alla città oltre la metà dell’acqua potabile?
Sappiamo che dovevano essere chiusi, ma
questa è una fine indegna. In cambio avremo l’acqua dei pozzi di Prato con la
trielina e ce la diluiranno con l’acqua dell’Anconella, come già succede nella
Piana.
Spero che l’inaugurazione soddisfi gli
incliti e i potenti e che riescano a circondarsi di una adeguata e numerosa claque
osannante.
E spero ancor di più di essermi
sbagliato su quanto ho scritto augurando agli utenti futuri che tutto funzioni
al meglio, come dovrebbe essere in questi casi.
Dario Guastini
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 9 luglio 2013 | 08:00 - © Quarrata/news]
L'ottava meraviglia è il più grande abuso edilizio mai fatto e sanato solo da una variante al piano regolatore, ma l'acqua potrà mai essere sanata dalla variante?
RispondiEliminaE'solo questione di tempo.
Nel frattempo, TUTTI AI RINFRESCHI!
LORENZO PACINI PIANGE, FILIPPO PACINI NON RIDE, GODIAMOCI IL PIU' ONESTO! ... (san) JACOPO!
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