martedì 2 luglio 2013

MISERICORDIA-AGLIANA, NUOVA ERA DI NUOVI SILENZI?


di ALESSANDRO ROMITI

Bocche cucite prima del conclave in cui si deciderà a chi tocca il ‘soglio pontificio’ – L’imbarazzante esclusione dei coniugi Vagnozzi dall’assemblea dei soci – Una mail del dottor Santini

AGLIANA. Sembra che, presso i brokers londinesi, la consigliera Bonacchi sia data a 43/100 e così meglio dell’ex vicepresidente Bruchi (36/100) quanto a probabilità per la elezione a Presidente.
Un giro di telefonate ha permesso di cogliere le prime suggestioni, ma è meglio dire “non cogliere”, perché tutti si sono rifiutati di rilasciare interviste. Alcuni volontari riportano le loro marcate delusioni per il profilo del consiglio costituitosi di recente: una brutta copia del precedente, con una chiara influenza della cordata artioliana in rapporto di 2/3. Quando si dice libere elezioni, insomma…
Niccolai. È stato il consigliere più votato. Dopo aver sorpassato il Presidentissimo, si dichiara indeciso se confermarsi candidato alla Presidenza o no.
Alcuni osservatori affermano che la poltrona potrebbe rivelarsi sismica, soprattutto se ci fossero spiacevoli esiti sui volontari, estromessi dalla posizione d’associato e però prestatori di lavoro gratuito per la società lucrativa (l’Unimise S.r.l.).
Sempre Niccolai non rilascia impressioni né commenti su nessuno dei fatti accertati in via documentale dalla nostra inchiesta, ma assicura (di fatto: è un agente assicurativo) che si leggerà le carte – basta che non faccia come il Sindaco Bertinelli a Pistoia, che da novembre dello scorso anno 2012 non ha ancora letto l’ordinanza del Tribunale Civile di Roma che dice che l’Apr di Luigi Egidio Bardelli non esiste...
Sembra, insomma, di essere al “ballo della scopa”; e i componenti del vecchio consiglio, oggi riconfermati, sanno bene di cosa parliamo.
Bonacchi. La consigliera ha espresso con determinazione la sua insofferenza dichiarando che non “…sopporta queste cose”, ma ha frettolosamente riattaccato il telefono e chiesto di non essere disturbata, evitando di precisare se il disgusto espresso è riferito alla situazione a rimessa (500mila euro buttati dalla finestra da Artioli) della Mise o all’inchiesta giornalistica portata avanti dal nostro blog.
Reali. Il neoconsigliere Lionello Reali (quello che non aveva, da volontario, mai letto né lo statuto né le sentenze del Tribunale) ha espresso stizzito il suo diniego a intrattenere con il blog ogni relazione e ha riattaccato seccamente: evidentemente ha paura della verità ed evita, in maniera accurata, ogni cosa che possa portarla alla luce. Chi scrive si riconosce dunque lusingato di averlo avuto tra il pubblico al “Moderno” il 13 febbraio scorso: un evento, oggidì reso ancor più prezioso dalla vis polemica con cui ci affronta nel suo nuovo mandato.
Iannotta. Il neoconsigliere nega la disponibilità al rilascio di ogni intervista, ma esprime un commento icastico sul blog dato che comunque, ha detto, “…mi sembra che voi ce l’avete chi vi informa…” e con ciò conferma, implicitamente, la correttezza delle notizie pervenuteci. L’affermazione resta, comunque, di una gravità estrema, perché conferma che, dinanzi ai fatti che non vanno, la risposta della maggior parte della gente di Agliana è la reticenza e l’omertà: come chiedere, quindi, che la situazione possa cambiare in meglio? Ognun si tenga i cavoli propri e lasci morir le capre di fame.
Nel turbinio di eventi di queste concitate e buie ore di silenzio omertoso, si staglia luminosa la corrispondenza tra un socio storico, il Dott. Ferdinando Santini, e i coniugi volontari Vagnozzi/Signori, scandalosamente rifiutati ed esclusi dal novero degli associati. Al peggio non c’è fine, ha detto qualcuno, e ancora dovranno scorrere parole, isterici rifiuti e silenzi siciliani.
Ecco cosa ci scrive Vagnozzi:

Ricevo questo attestato di stima e di solidarietà da un componente noto sia della comunità Aglianese sia della stessa Misericordia locale. È un interessamento che ci onora e per il quale ringraziamo sinceramente.
Grazie di cuore, Dott. Santini per la sua onestà umana e intellettuale.
• • •
Da: Ferdinando Santini
Inviato: 30/06/2013 15:53
A: vagnozzip@***.com
Oggetto: Lettera ai confratelli Paolo e Gioietta

Caro Paolo, 
La tua dichiarazione, a chiarimento di un post di Q/n, che vi riguardava, mi ha destato commozione, per il timore che hai – tu volontario dal 2008 della Misericordia – di non essere accettato come socio, anche dopo aver fatto domanda, come prescrive lo statuto della nostra Onlus. 
L’ho riletto: sul termine “volontario” enuncia solo il principio, ma così fondamentale: “... l’attività esercitata... deve essenzialmente essere attuata con un’attività di volontariato”.
E bene hanno fatto i precedenti Cd, con l’approvazione unanime dell’Assemblea, a sancire che il volontario, dopo un periodo di fattiva presenza ed impegno nel servizio, acquisisse automaticamente il titolo di “socio”, e ancor più, non dover pagare nessuna quota in denaro.
Nella precedente Assemblea ho alzato con gioia la mano per votare l’ingresso a socio di un gran numero di volontari che, fra l’altro, esprimevano un apprezzamento e sostegno al Presidente. Per questi motivi, ti prego di non paventare di un esito negativo della tua domanda a socio. In caso di rigetto apparirebbe all’Assemblea dei soci una forzatura e una decisione punitiva ad personam, che contrasterebbe con lo spirito della Onlus stessa, rinnegando il valore del volontariato, colonna portante della stessa. Inoltre mi chiederei quale subdola nefandezza avresti commesso, nel tuo servizio di volontario, da rendersene conto – il CD – dopo cinque anni.
Inoltre un potere conciliativo, molto efficace, è riservato al Collegio dei Probiviri, al quale potresti 
rivolgerti, in caso di rigetto della tua domanda a socio, per chiarimenti e composizione della controversia.
Non ho notato nella tua comunicazione nessuno spirito di vendetta o di rancore, ma solo il rammarico di essere additato – unico volontario nei cento anni della Misericordia – indegno di appartenere a essa come socio. Così dimostreresti, rimanendo nel tuo servizio, la forza morale del tuo animo, che supera i giudizi e i pregiudizi umani.
Il vostro confratello
Ferdinando
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[Martedì 2 luglio 2013 | 08:43 - © Quarrata/news]

2 commenti:

  1. ma siamo ancora in toscana? regione libera e non omertosa--oppure siamo finiti nel profondo sud? dire che sono allibita è dire molto poco....non mi riconosco nell'omertà in cui si nasconde la misericordia..mi viene solo da riflettere..la confraternita è diventata una ditta dove qualcuno spera di trarne vantaggi? se così non è rimango in attesa di chiarimenti...ma che siano esaurienti..visto che gli argomenti sono vari e assai oscuri..

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  2. Dopo la lettera del Dottor Santini, persona stimata da tutti in merito al respingimento come socio di un volontario da tempo.
    Ricordo a chi tace, che si rende complice dei fatti descritti dal Dottor Santini.
    Chiedo a Don Paolo, uno dei fautori della marcia della Giustizia se, intende stare ancora in silenzio.
    Pier.

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