giovedì 5 dicembre 2013

LA GIORNATA INTERNAZIONALE DEL VOLONTARIATO


di LUIGI SCARDIGLI

Federico Gelli nuovo Presidente del Cesvot Oggi, nella sede di Firenze, l’incontro con la stampa

FIRENZE. La politica latita e indigna i suoi utenti; l’industria del profitto cola a picco e manda sul lastrico i suoi lavoratori. C’è qualcosa che, contemporaneamente a tanto sfracello, continua a godere di ottima salute, anzi, migliora. È il mondo del volontariato, in piena e perfetta controtendenza, che oggi, 5 dicembre, festeggia la sua Giornata Internazionale. Hanno aspettato questa piacevole ricorrenza, quelli del Cesvot di Firenze, perché proprio oggi Federico Gelli, nominato Presidente del Centro Servizi del Volontariato Toscano lo scorso 13 novembre, ha scelto di presentarsi ufficialmente alla stampa, accorsa numerosa all’incontro fissato alle ore 12 nella sede fiorentina di via Ricasoli.

I dati alfanumerici, che godono sistematicamente di crescite esponenziali, relativi alle attività del Cesvot li potete tranquillamente controllare sul sito dell’Associazione curato dall’addetta Cristiana Guccinelli. Quello che ci preme sottolineare è che il volontariato, nel senso più nobile e specifico del termine, sta letteralmente soppiantando le entità primarie alle quali presta soccorso, fino al punto di provare a sostituirle, una trasposizione di soggetti che sta del tutto trasformando anche i rapporti economici che fino ad ora hanno soppesato gli equilibri tra leadership e partnership.
«Il mondo del volontariato è ancora oggi un mondo sano, pulito, altamente competente – ha detto nel suo intervento Federico Gelli –, al quale la politica farebbe decisamente meglio a dare massima attenzione e ascolto. Anche in questo momento, caratterizzato da una crisi che si è abbattuta anche sulle Fondazioni bancarie e che hanno determinato un consistente decremento delle donazioni, delle quali il volontariato si nutre, la straordinaria capacità di adattamento dei suoi protagonisti e il senso civico e morale che muove i loro indirizzi han fatto sì che il Centro Servizi abbia potuto registrare un ulteriore incremento delle Associazioni esistenti (pari al 10%)».
Il passo successivo, quello che suggerirà a Cesvot di farsi primo ed unico intermediario economico tra i soggetti sani del mercato e i suoi fruitori più accorti e competenti, è brevissimo, manifestato anche nella parte conclusiva dell’intervento di Federico Gelli, che ha ulteriormente sottolineato l’indispensabilità storica e civile di un nuovo linguaggio economico.
Insomma, si prevedono grandi cambiamenti, un futuro che pare abbia necessariamente bisogno di tornare al passato, un passato fatto di scambi, baratti che parevano superati, surclassati e dimenticati dalla new economy che si è però scordata, durante il suo supersonico viaggio, di una parte consistente dei soggetti, che si va ingrossando di ora in ora: i bisognosi, i poveri, gli ultimi.

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[Giovedì 5 dicembre 2013 | 19:11 - © Quarrata/news]

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