di LUIGI SCARDIGLI
Federico Gelli nuovo Presidente del Cesvot – Oggi, nella sede di Firenze, l’incontro con la stampa
FIRENZE. La politica latita e indigna i suoi utenti; l’industria del
profitto cola a picco e manda sul lastrico i suoi lavoratori. C’è qualcosa che,
contemporaneamente a tanto sfracello, continua a godere di ottima salute, anzi,
migliora. È il mondo del volontariato, in piena e perfetta controtendenza, che
oggi, 5 dicembre, festeggia la sua Giornata
Internazionale. Hanno aspettato questa piacevole ricorrenza, quelli del
Cesvot di Firenze, perché proprio oggi Federico Gelli, nominato Presidente del
Centro Servizi del Volontariato Toscano lo scorso 13 novembre, ha scelto di
presentarsi ufficialmente alla stampa, accorsa numerosa all’incontro fissato
alle ore 12 nella sede fiorentina di via Ricasoli.
I dati alfanumerici, che godono
sistematicamente di crescite esponenziali, relativi alle attività del Cesvot li
potete tranquillamente controllare sul sito dell’Associazione curato dall’addetta
Cristiana Guccinelli. Quello che ci preme sottolineare è che il volontariato,
nel senso più nobile e specifico del termine, sta letteralmente soppiantando le
entità primarie alle quali presta soccorso, fino al punto di provare a
sostituirle, una trasposizione di soggetti che sta del tutto trasformando anche
i rapporti economici che fino ad ora hanno soppesato gli equilibri tra
leadership e partnership.
«Il mondo del volontariato è ancora oggi un mondo sano,
pulito, altamente competente – ha detto nel suo intervento Federico Gelli –, al quale la politica farebbe decisamente meglio a dare
massima attenzione e ascolto. Anche in questo momento, caratterizzato da una
crisi che si è abbattuta anche sulle Fondazioni bancarie e che hanno
determinato un consistente decremento delle donazioni, delle quali il
volontariato si nutre, la straordinaria capacità di adattamento dei suoi
protagonisti e il senso civico e morale che muove i loro indirizzi han fatto sì
che il Centro Servizi abbia potuto registrare un ulteriore incremento delle
Associazioni esistenti (pari al 10%)».
Il passo successivo, quello che
suggerirà a Cesvot di farsi primo ed unico intermediario economico tra i
soggetti sani del mercato e i suoi fruitori più accorti e competenti, è
brevissimo, manifestato anche nella parte conclusiva dell’intervento di
Federico Gelli, che ha ulteriormente sottolineato l’indispensabilità storica e
civile di un nuovo linguaggio economico.
Insomma, si prevedono grandi
cambiamenti, un futuro che pare abbia necessariamente bisogno di tornare al
passato, un passato fatto di scambi, baratti
che parevano superati, surclassati e dimenticati dalla new economy che si è però scordata, durante il suo supersonico
viaggio, di una parte consistente dei soggetti, che si va ingrossando di ora in
ora: i bisognosi, i poveri, gli ultimi.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 5 dicembre 2013 | 19:11 - © Quarrata/news]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.