martedì 30 agosto 2011

RACCOMANDATA 1. VE LA RACCOMANDO…

 



Ricordo che, negli anni 70, quando ancora lavoravo a La Nazione, scrissi che un telegramma, partito da Pistoia e diretto a pochi chilometri di distanza – ormai non ricordo bene, ma mi  pare Quarrata – aveva impiegato, per arrivare a destinazione, qualcosa come dei mesi o più: ed aveva percorso la bellezza di circa 3 metri al giorno.
La notizia fece scalpore e sembrò curiosa, divertente e paradossale.
Ma allora notizie come queste erano non la regola, bensì l’eccezione.
Oggi, con la privatizzazione delle poste e l’efficientismo del menga di cui tutti si vantano, non passa giorno in cui non siamo dinanzi ad anomalie conclamate: veri e propri atti osceni in luogo pubblico.
Nella Piana pistoiese, proprio in questi giorni, si lamentavano che il postino invece di suonare sempre due volte, passa solo due volte (alla settimana) e consegna bollette scadute, suscettibili di penali da parte di Enel o Telecom o gas e altro.
Conosco una signora che non riceve mai le cartoline che le vengono spedite dall’estero – forse perché il suo postino fa la collezione di vedute di Paesi stranieri; e a me càpita, a volte, di trovare la posta sparsa nel giardino anziché inserita in cassetta. O consegnata ai vicini. Ed è, per così dire, regolare.
Guardate, ora, cosa mi è capitato qualche giorno fa.
Volendo inviare un documento a persona che stava per partire per le ferie in  Sicilia, mi sono premurato di fare una… spedizione veloce e sicura.
Ho chiesto allo sportello e mi hanno raccomandato la raccomandata 1 – che arriva a destinazione il giorno successivo (ma nella pubblicità delle Poste, sapientemente & prudentemente, si parla del 95% dei casi!).
E invece no.
Partita il 25 agosto, ieri sera, 29 agosto, la lettera era ancora in mano al portalettere di consegna. E notate che il tragitto da percorrere (Pistoia-Montecatini) prevedeva 15 km appena. Cosa sarebbe successo se spedivo a Palermo?
Le Poste, sul loro sito, parlano di una forma di ristoro, in caso di disguido.
Se le poste me lo permettono, del ristoro me ne sbatto altamente. Avrei fatto prima a portare la lettera mano, magari in bicicletta. O anche a piedi.

La persona avrebbe avuto ciò che aspettava e io avrei risparmiato 6 €!
e.b.
Cliccare sulle immagini per ingrandirle.
[Martedì 30 agosto 2011 – © Quarrata/news, 2011]

1 commento:

  1. Scrive Ennio Canigiani:

    Caro Bianchini,

    a seguito di continui e ripetuti disguidi postali (come quello da lei segnalato) ho depositato una mozione insieme ai colleghi del gruppo PDL-UDC-Lega Nord in quel di Agliana. Nel prossimo consiglio comunale aglianese dovremmo quindi chiedere un incontro con la dirigenza provinciale di Poste Italiane spa per comprendere i motivi dei tanti, troppi disguidi che colpiscono i cittadini. Si figuri che ad Agliana succede anche che la posta di Mario Rossi venga consegnata a Giuseppe Verdi e quella di quest’ultimo a Tizio o Caio... insomma siamo al caos! Senza citare lei personalmente, tra i tanti esempi di malfunzionamento, illustrando la mozione citerò anche il tipo di disguido occorsole. Grazie per il lavoro di informazione quotidiano che fa: siamo in molti a leggerla!

    Ennio Canigiani – consigliere al Comune di Agliana – Gruppo PDL-UDC-Lega Nord

    P.S. Non riuscendo a trasmettere questo commento attraverso il suo blog, lo spedisco rispondendo al suo indirizzo email e la autorizzo a pubblicarlo.

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