mercoledì 16 gennaio 2013

SUGLI ESUBERI ANNUNCIATI DAL GRUPPO KME, APPROVATA MOZIONE UNANIME IN CONSIGLIO REGIONALE


Venturi (Pd): «Facciamo di tutto per scongiurare un esito disastroso»

FIRENZE. [cl.ba.] Riorganizzazione produttiva ed esuberi. Il caso del Kme, l’azienda del rame che nei giorni scorsi ha annunciato la cassa integrazione per 275 lavoratori degli stabilimenti toscani: è approdato in Regione.
Una mozione presentata dai consiglieri regionali del Pd, Gianfranco Venturi, Caterina Bini, Ivan Ferrucci Ardelio Pellegrinotti e Marco Remaschi, ai quali si sono associati in aula anche i Consiglieri Giani, Staccioli e Benedetti, è stata approvata oggi alla unanimità dal Consiglio regionale. Al centro del documento i provvedimenti annunciati dal gruppo Kme in nome della competitività - ma che non sembrano essere dettate da una situazione di crisi economica, il gruppo è infatti considerato tra i principali leader a livello mondiale nel settore del rame - e che colpiscono, in modo particolare, le realtà produttive montane della Toscana.
“Vogliamo inviare un segnale di piena solidarietà a tutti lavoratori che vedono avvicinarsi la prospettiva della cassa integrazione a zero ore, ma allo stesso tempo intendiamo sollecitare l’impegno delle istituzioni regionali affinché questo scenario possa essere scongiurato” – spiega Gianfranco Venturi –. “Occorre un impegno concreto da parte della giunta regionale nei confronti della direzione del gruppo, al fine di verificare ogni alternativa possibile rispetto alla prospettiva degli esuberi annunciati. In un momento così difficile per l’economia, non solo del nostro territorio ma dell’intero Paese, è necessario agire affinché possa essere evitata la perdita di ulteriori posti di lavoro, e al tempo stesso, assicurare la presenza produttiva in tutti i siti attuali della nostra regione”.
Uno scenario quello prospettato dalla Kme, ricorda la mozione approvata, che oltre ad aggravare la situazione occupazionale a livello regionale, andrebbe a colpire direttamente la situazione socio economica dei territori montani (la cassa integrazione riguarda 95 lavoratori del sito di Serravalle Scrivia, 142 in quello di Fornaci di Barga e 38 delle officine di manutenzione Lime di Campo Tizzoro), territori già fortemente provati dai tagli dei servizi della spending review del governo, e nei quali la possibilità di trovare alternative di lavoro risulta ancora più difficile.
ufficio stampa pd [comunicato]
Consiglio Regionale della Toscana
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[Mercoledì 16 gennaio 2013 | 16:56 - © Quarrata/news]

1 commento:

  1. Giustissimo!

    Ma se, inoltre, Regione Toscana desse un segnale - politico - di bloccare l'intesa a suo tempo sottoscritta (con l'associazione "Dymnamo Camp", diretta filiazione del filanttopismo di Manes e soci) sul sostegno al "Dynamo Camp" di Limestre, sarei più contento (anche per via delle milionate in stockoption che Manes "il buono", mentre decide di mandare a casa così tanti lavoratori, si stacca per sé e per i suoi manager).

    Non trovate?

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