giovedì 16 maggio 2013

IL NUOVO OSPEDALE? INTITOLIAMOLO A RITA LEVI MONTALCINI


La proposta delle donne della “Rete 13 Febbraio”

PISTOIA. Come donne della Rete 13 Febbraio partecipiamo al referendum per l'intitolazione del nuovo Ospedale di Pistoia, proponendo la candidatura di Rita Levi Montalcini, neurologa, premio Nobel per la medicina nel 1986.
I suoi grandissimi meriti scientifici si coniugavano con un afflato civile e sociale che la caratterizzò per tutta la vita e che diventò impegno diretto con la sua nomina a Senatrice a vita.
Rita Levi Montalcini amava ripetere: ‘Se morissi tra un anno o adesso sarebbe lo stesso: quel che conta è il messaggio che lasci dietro di te. È il solo modo affinché il nostro passaggio sulla terra non si esaurisca in un grande nulla’.
Ecco, noi vorremmo che Pistoia, intitolando a lei il nuovo ospedale, riconoscesse e perpetuasse il valore inestimabile del suo ‘passaggio’.
È vero che Rita Levi Montalcini non è pistoiese ma crediamo che la sua sapienza e la sua fama siano in grado di far cadere ogni confine, per consegnare la scienziata al mondo intero e quindi anche alla nostra comunità
Rete 13 Febbraio di Pistoia

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[Giovedì 16 maggio 2013 | 11:23 - © Quarrata/news]

1 commento:

  1. Condivido completamente l’idea espressa da Andrea Ottanelli e cioè quella di intitolare il nuovo ospedale al prof. FILIPPO PACINI.
    I pistoiesi avrebbero così modo non solo di ricordare ma di rendere finalmente omaggio a loro illustre concittadino dai più sconosciuto, ma come al solito, nemo propheta in patria
    Filippo Pacini


    Filippo Pacini (1870)
    Filippo Pacini (Pistoia, 25 maggio 1812 – Firenze, 9 luglio 1883) è stato un anatomista e patologo italiano.
    Formatosi presso la Scuola medico-chirurgica pistoiese, condusse le prime ricerche anatomiche e istologiche nella Villa di Scornio, utilizzando un microscopio costruito da Giovanni Battista Amici e messogli a disposizione da Niccolò Puccini. Nel 1835, ancora studente, presentò alla Società Medico-Fisica Fiorentina un'importante relazione nella quale era illustrata la scoperta dei corpuscoli dei nervi digitali che oggi portano il suo nome.
    Fece studi di istologia e ricerche sulla patologia del colera; vide e disegnò per primo il vibrione, nel 1854 anche se non venne preso in considerazione dalla comunità scientifica del tempo. Lo stesso vibrione venne nuovamente descritto nel 1884 da Robert Koch come l'agente patogeno del colera. Attualmente la nomenclatura binomia del bacillo del colera è Vibrio cholerae, Pacini 1854.
    Fu docente di Anatomia all'Università di Pisa dal 1844 al 1846. Dal 1847 fu professore di anatomia e istologia all'Istituto di Studi Superiori di Firenze. Gli scritti autografi del Pacini si trovano nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.

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