venerdì 17 maggio 2013

MIGLIORANO LE PERFORMANCE DELLA AUSL3 NEL “BERSAGLIO DELLA SCUOLA SANT’ANNA DI PISA


PISTOIA. Il laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa (MeS) certifica che i risultati 2012 della ASL 3 sono in miglioramento rispetto all’anno precedente. Infatti, su un totale di 40 macroindicatori l’azienda sanitaria pistoiese consegue risultati positivi nel 73% dei casi e con il 40% di giudizi classificati buoni e/o ottimi .
Per rappresentare i livelli raggiunti dalle aziende sanitarie è stata confermata la metafora grafica del “bersaglio”, poiché immediatamente intuitiva, con al centro il colore verde scuro, indice di ottima performance e con le altre fasce colorate che segnalano le performance buone (verde chiaro), medie (giallo), scarse (arancione) e molto scarse (rosso). Ovviamente più ci si allontana dal centro e più crescono i risultati negativi.
Il 5% degli indicatori della ASL3 sono posizionati nella fascia verde scuro, il 35% nel verde chiaro e il 33% nel giallo, il 17% nell’arancio e il 10% nel rosso.
In generale risulta molto positiva l’azione operata sull’attività ospedaliera, dove una serie di risultati sono considerati ottimi, sia nei confronti degli obiettivi assegnati che in relazione alla capacità di miglioramento rispetto all’anno precedente.
L’Ospedale. In particolare si collocano nella fascia verde scuro gli indicatori di qualità dei processi sanitari ospedalieri: nell’area chirurgica, le fratture di femore sono operate nel 69,71% entro 2 giorni; le prostatectomie sono operate per via transurettale nel 83,67% dei casi e il 96,56% delle donne in età 15-49 anni sono operate per via laparoscopica.
Altrettanto buona è la performance relativa all’appropriatezza medica dove si registra un basso tasso di ricoveri con finalità diagnostica a favore di percorsi ambulatoriali più snelli ed appropriati ed una bassa percentuale di ricoveri medici oltre la soglia rispetto alle giornate di degenza considerate come normali per la patologia sofferta da pazienti ultra 65enni. Tra gli aspetti organizzativi migliorabili, risulta la necessità di trasferire in ambito medico alcune tipologie di pazienti, come ad esempio quelli con problemi gastroenterologici, allo stato attuale ricoverati in chirurgia. Gli assetti organizzativi che sono stati definiti per il nuovo ospedale consentiranno di superare queste criticità.
Anche i risultati nell’ambito dell’area materno infantile sono considerati buoni e superiori alla valutazione media della regione toscana. In particolare è molto positiva la performance della percentuale dei parti cesarei, dove l’ASL3 si attesta al 15,11% sul totale dei parti, in linea con l’obiettivo regionale e ben al di sotto della media delle aziende toscane (pari al 20%).
Il Territorio. In chiaro-scuro invece i risultati conseguiti in ambito territoriale.
Si conferma la buona performance relativa al tasso di ospedalizzazione globale, ossia la percentuale di ricoveri cui sono stati sottoposti i residenti della ASL, in discesa rispetto all’anno 2011 (dal 137,92‰ al 132,29‰). Questo significa un uso appropriato dell’ospedale, dovuto soprattutto all’opera delle strutture territoriali e dei Medici di Medicina Generale.
In questo settore si registra anche un best practice (migliore performance) in ambito regionale relativamente alla valutazione che i pazienti danno della sanità d’iniziativa, ossia dell’approccio proattivo e preventivo di presa in carico dei pazienti cronici fin dalle prime fasi, sul territorio. In questo contesto si rileva anche una criticità sull’attivazione dei corsi ad alta e bassa intensità di Attività Fisica Adattata per persone con oltre 65 anni affette da patologie croniche, per la quale l’azienda ha già messo in atto interventi di miglioramento.
Il forte impulso dato dalle cure ai pazienti con malattie croniche è anche messo in risalto anche dai ricoveri ripetuti per i pazienti affetti da patologie croniche (scompenso cardiaco, diabete e BPCO, broncopneumopatia cronico ostruttiva).
Nell’ambito dei percorsi assistenziali per i pazienti cronici, c’è da sottolineare che dai dati del laboratorio MeS emerge che nel 2012 più della metà della popolazione pistoiese si è indirizzata ai servizi del distretto, alle case della salute e dal medico di famiglia, confermando l’impegno assunto nel 2011 da parte degli operatori dell’Azienda Sanitaria nell’orientare i cittadini verso un maggiore utilizzo delle strutture territoriali piuttosto che ospedaliere anche in vista della realizzazione del Nuovo ospedale e della riorganizzazione delle attività territoriali. A questo proposito si colloca nell’area verde del “bersaglio anche la “gestione della malattia a casa”: il 47,53% dei cittadini, ha giudicato positivamente l’organizzazione delle visite; il 55,98% ha invece valutato efficienti le cure ricevute al proprio domicilio da parte delle équipe formate dai medici di famiglia, dagli infermieri e dagli specialisti anche se il 36,67% dei pazienti lamenta il fatto che il personale della Asl che si reca a domicilio non è sempre lo stesso.
La prevenzione. Per quanto riguarda il dipartimento di prevenzione continua ad essere alta la copertura vaccinale per il morbillo, la parotite e la rosolia (95,38%) e anche per la vaccinazione alle adolescenti contro il Papilloma virus (84,79%) mentre nel 2012 è invece risultata scarsa da parte dei cittadini con oltre 65 anni l’adesione alla campagna vaccinale contro l’influenza (61,92).
Nella Provincia di Pistoia sono stati ispezionati il 100,00% dei cantieri edili.
Farmaci. Nell’area relativa alla spesa farmaceutica territoriale bisogna registrare anche nell’anno 2012 sia una spesa pro-capite che un numero di prescrizione pro-capite molto più alto della media regionale; dovranno quindi essere adottate adeguate iniziative in collaborazione con i medici prescrittori.
Questo fenomeno è legato a diverse tipologie di farmaci ma in particolare agli inibitori di pompa e ai farmaci antidepressivi. Per quanto riguarda questi ultimi, va precisato che la prescrizione dei farmaci antidepressivi è una terapia che non necessita di esclusiva prescrizione specialistica e proviene solo in piccola parte dai servizi di salute mentale dell’azienda. Tale dato non è quindi da porre in relazione diretta con le valutazioni di performance dei servizi di salute mentale.
Infatti la valutazione dei servizi di salute mentale risulta complessivamente positiva: il numero dei ricoveri è inferiore alla media regionale, rappresentando come vi sia un’ottima gestione del paziente nelle strutture territoriali. Risulta invece superiore alla media regionale il dato relativo ai ricoveri ripetuti anche se riferito ad un piccolo numero di pazienti altamente critici.
L’insieme degli indicatori, mostra quindi una performance complessivamente positiva, pur presentando alcuni punti di debolezza sui quali dobbiamo impegnarci.
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La Direzione Aziendale desidera dare atto a tutti i professionisti dell’azienda sanitaria, che pur in un anno di difficoltà come il 2012, nel quale per lungo tempo l’azienda è stata commissariata, dell’impegno che ha consentito non solo di mantenere, ma in molti casi anche di migliorare il livello di performance e della qualità dell’assistenza socio-sanitaria.
Vi sono nella nostra, come nelle altre aziende, aree di criticità e di miglioramento, ma vi è la certezza che grazie alla professionalità e all’impegno degli operatori sarà possibile migliorare ulteriormente anche cogliendo le numerose opportunità che l’apertura del Nuovo Ospedale offre sia agli operatori che alla collettività.

[Scritto da Daniela Ponticelli, venerdì 17 maggio 2013 – ore 14,00]

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[Venerdì 17 maggio 2013 | 21:05 - © Quarrata/news]

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