PISTOIA.
Il laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa
(MeS) certifica che i risultati 2012 della ASL 3 sono in miglioramento rispetto
all’anno precedente. Infatti, su un totale di 40 macroindicatori l’azienda
sanitaria pistoiese consegue risultati positivi nel 73% dei casi e con il 40%
di giudizi classificati buoni e/o ottimi .
Per rappresentare i livelli raggiunti
dalle aziende sanitarie è stata confermata la metafora grafica del “bersaglio”,
poiché immediatamente intuitiva, con al centro il colore verde scuro, indice di
ottima performance e con le altre fasce colorate che segnalano le performance
buone (verde chiaro), medie (giallo), scarse (arancione) e molto scarse
(rosso). Ovviamente più ci si allontana dal centro e più crescono i risultati
negativi.
Il 5% degli indicatori della ASL3 sono
posizionati nella fascia verde scuro, il 35% nel verde chiaro e il 33% nel
giallo, il 17% nell’arancio e il 10% nel rosso.
In generale risulta molto positiva l’azione
operata sull’attività ospedaliera, dove una serie di risultati sono considerati
ottimi, sia nei confronti degli obiettivi assegnati che in relazione alla
capacità di miglioramento rispetto all’anno precedente.
L’Ospedale. In particolare si collocano nella fascia verde scuro gli
indicatori di qualità dei processi sanitari ospedalieri: nell’area chirurgica,
le fratture di femore sono operate nel 69,71% entro 2 giorni; le prostatectomie
sono operate per via transurettale nel 83,67% dei casi e il 96,56% delle donne
in età 15-49 anni sono operate per via laparoscopica.
Altrettanto buona è la performance
relativa all’appropriatezza medica dove si registra un basso tasso di ricoveri
con finalità diagnostica a favore di percorsi ambulatoriali più snelli ed
appropriati ed una bassa percentuale di ricoveri medici oltre la soglia
rispetto alle giornate di degenza considerate come normali per la patologia
sofferta da pazienti ultra 65enni. Tra gli aspetti organizzativi migliorabili,
risulta la necessità di trasferire in ambito medico alcune tipologie di
pazienti, come ad esempio quelli con problemi gastroenterologici, allo stato
attuale ricoverati in chirurgia. Gli assetti organizzativi che sono stati
definiti per il nuovo ospedale consentiranno di superare queste criticità.
Anche i risultati nell’ambito dell’area
materno infantile sono considerati buoni e superiori alla valutazione media
della regione toscana. In particolare è molto positiva la performance della
percentuale dei parti cesarei, dove l’ASL3 si attesta al 15,11% sul totale dei
parti, in linea con l’obiettivo regionale e ben al di sotto della media delle
aziende toscane (pari al 20%).
Il Territorio. In chiaro-scuro invece i risultati conseguiti in ambito
territoriale.
Si conferma la buona performance
relativa al tasso di ospedalizzazione globale, ossia la percentuale di ricoveri
cui sono stati sottoposti i residenti della ASL, in discesa rispetto all’anno
2011 (dal 137,92‰ al 132,29‰). Questo significa un uso appropriato dell’ospedale,
dovuto soprattutto all’opera delle strutture territoriali e dei Medici di
Medicina Generale.
In questo settore si registra anche un
best practice (migliore performance) in ambito regionale relativamente alla
valutazione che i pazienti danno della sanità d’iniziativa, ossia dell’approccio
proattivo e preventivo di presa in carico dei pazienti cronici fin dalle prime
fasi, sul territorio. In questo contesto si rileva anche una criticità sull’attivazione
dei corsi ad alta e bassa intensità di Attività Fisica Adattata per persone con
oltre 65 anni affette da patologie croniche, per la quale l’azienda ha già
messo in atto interventi di miglioramento.
Il forte impulso dato dalle cure ai
pazienti con malattie croniche è anche messo in risalto anche dai ricoveri
ripetuti per i pazienti affetti da patologie croniche (scompenso cardiaco,
diabete e BPCO, broncopneumopatia cronico ostruttiva).
Nell’ambito dei percorsi assistenziali
per i pazienti cronici, c’è da sottolineare che dai dati del laboratorio MeS
emerge che nel 2012 più della metà della popolazione pistoiese si è indirizzata
ai servizi del distretto, alle case della salute e dal medico di famiglia,
confermando l’impegno assunto nel 2011 da parte degli operatori dell’Azienda
Sanitaria nell’orientare i cittadini verso un maggiore utilizzo delle strutture
territoriali piuttosto che ospedaliere anche in vista della realizzazione del
Nuovo ospedale e della riorganizzazione delle attività territoriali. A questo
proposito si colloca nell’area verde del “bersaglio anche la “gestione della
malattia a casa”: il 47,53% dei cittadini, ha giudicato positivamente l’organizzazione
delle visite; il 55,98% ha invece valutato efficienti le cure ricevute al
proprio domicilio da parte delle équipe formate dai medici di famiglia, dagli
infermieri e dagli specialisti anche se il 36,67% dei pazienti lamenta il fatto
che il personale della Asl che si reca a domicilio non è sempre lo stesso.
La prevenzione. Per quanto riguarda il dipartimento di prevenzione continua
ad essere alta la copertura vaccinale per il morbillo, la parotite e la rosolia
(95,38%) e anche per la vaccinazione alle adolescenti contro il Papilloma virus
(84,79%) mentre nel 2012 è invece risultata scarsa da parte dei cittadini con
oltre 65 anni l’adesione alla campagna vaccinale contro l’influenza (61,92).
Nella Provincia di Pistoia sono stati
ispezionati il 100,00% dei cantieri edili.
Farmaci. Nell’area relativa alla spesa farmaceutica territoriale
bisogna registrare anche nell’anno 2012 sia una spesa pro-capite che un numero
di prescrizione pro-capite molto più alto della media regionale; dovranno
quindi essere adottate adeguate iniziative in collaborazione con i medici
prescrittori.
Questo fenomeno è legato a diverse
tipologie di farmaci ma in particolare agli inibitori di pompa e ai farmaci
antidepressivi. Per quanto riguarda questi ultimi, va precisato che la prescrizione
dei farmaci antidepressivi è una terapia che non necessita di esclusiva
prescrizione specialistica e proviene solo in piccola parte dai servizi di
salute mentale dell’azienda. Tale dato non è quindi da porre in relazione
diretta con le valutazioni di performance dei servizi di salute mentale.
Infatti la valutazione dei servizi di
salute mentale risulta complessivamente positiva: il numero dei ricoveri è
inferiore alla media regionale, rappresentando come vi sia un’ottima gestione
del paziente nelle strutture territoriali. Risulta invece superiore alla media
regionale il dato relativo ai ricoveri ripetuti anche se riferito ad un piccolo
numero di pazienti altamente critici.
L’insieme degli indicatori, mostra
quindi una performance complessivamente positiva, pur presentando alcuni punti
di debolezza sui quali dobbiamo impegnarci.
– – –
La Direzione Aziendale desidera dare
atto a tutti i professionisti dell’azienda sanitaria, che pur in un anno di
difficoltà come il 2012, nel quale per lungo tempo l’azienda è stata
commissariata, dell’impegno che ha consentito non solo di mantenere, ma in
molti casi anche di migliorare il livello di performance e della qualità dell’assistenza
socio-sanitaria.
Vi sono nella nostra, come nelle altre
aziende, aree di criticità e di miglioramento, ma vi è la certezza che grazie
alla professionalità e all’impegno degli operatori sarà possibile migliorare
ulteriormente anche cogliendo le numerose opportunità che l’apertura del Nuovo
Ospedale offre sia agli operatori che alla collettività.
[Scritto da Daniela Ponticelli, venerdì
17 maggio 2013 – ore 14,00]
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[Venerdì 17 maggio 2013 | 21:05 - © Quarrata/news]
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