La proposta di Tommaso Braccesi
al Consiglio Comunale di Pistoia – «Un obbligo per una amministrazione pubblica
davvero trasparente»
PISTOIA. “Puntare sulla Difesa Civica è scelta obbligata per
una amministrazione pubblica che voglia davvero essere trasparente”. Così
Tommaso Braccesi, consigliere comunale di Pistoia, che ha appena presentato una
proposta per istituire, in convenzione tra Comune e Provincia, il servizio di
Difesa Civica utilizzando il difensore civico territoriale.
“La tutela degli utenti nei
servizi pubblici – prosegue Braccesi – è oggi tema fondamentale ed è possibile
risolvere i problemi dei cittadini, se ne esistono i presupposti giuridici, non
solo in tempo breve ma anche senza spese e senza tribunali”.
Fu proprio Tommaso Braccesi, nel
luglio 2009, quando a Pistoia era vicesindaco, a portare in approvazione il
regolamento istitutivo della Difesa Civica sul territorio comunale: ma pochi
mesi dopo il Parlamento modificò il Testo Unico degli Enti Locali togliendo
quella figura nel livello comunale e trasformando il difensore civico
provinciale in un livello “territoriale”: da allora, dunque, se un Comune vuole
dotarsi di questo servizio deve stipulare una convenzione proprio con la
Provincia per utilizzare il difensore civico “territoriale”.
E’ quello che Tommaso Braccesi
propone sottolineando la natura “autorevole e autonoma” di questa figura
istituzionale “deputata al controllo del buon andamento dell’amministrazione e
a ricercare soluzioni attraverso lo strumento, sempre più praticato anche visti
i tempi della giustizia ordinaria, della conciliazione”.
Il difensore civico non è né un
avvocato che promuove cause né un giudice che emette sentenze: non ha il potere
di annullare atti o di sanzionare comportamenti in contrasto con la buona
amministrazione, ma prende visione degli atti, svolge sopralluoghi,
interloquisce con la struttura esercitando funzioni di persuasione, mediazione
e conciliazione quando un cittadino riscontri difficoltà procedurali, contrasti
nelle pratiche, lentezze burocratiche.
Da notare che si tratta,
oltretutto, di un servizio che non comporterà spese aggiuntive per la
collettività ma soltanto una ridistribuzione degli attuali costi dell’indennità
di funzione e rimborso spese che, ad oggi, sono a carico della Provincia che ha
istituito la Difesa Civica territoriale.
“Da non trascurare – conclude
Braccesi – che il fascio di luce gettato sui pubblici uffici e nelle stanze dei
palazzi dalla Difesa Civica può anche essere utile per il perseguimento di un
obiettivo su cui la buona politica, specie al giorno d’oggi, ha il dovere di
essere ipersensibile: distruggere le possibili nebbie dentro cui possono sempre
muoversi corrotti e corruttori”.
[comunicato
braccesi]
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[Venerdì 17 maggio 2013 | 20:48 - © Quarrata/news]
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