venerdì 17 maggio 2013

CONTRO LE NEBBIE DELLA CORRUZIONE IL VENTO DELLA DIFESA CIVICA


La proposta di Tommaso Braccesi al Consiglio Comunale di Pistoia – «Un obbligo per una amministrazione pubblica davvero trasparente»

PISTOIA. “Puntare sulla Difesa Civica è scelta obbligata per una amministrazione pubblica che voglia davvero essere trasparente”. Così Tommaso Braccesi, consigliere comunale di Pistoia, che ha appena presentato una proposta per istituire, in convenzione tra Comune e Provincia, il servizio di Difesa Civica utilizzando il difensore civico territoriale.
“La tutela degli utenti nei servizi pubblici – prosegue Braccesi – è oggi tema fondamentale ed è possibile risolvere i problemi dei cittadini, se ne esistono i presupposti giuridici, non solo in tempo breve ma anche senza spese e senza tribunali”.

Fu proprio Tommaso Braccesi, nel luglio 2009, quando a Pistoia era vicesindaco, a portare in approvazione il regolamento istitutivo della Difesa Civica sul territorio comunale: ma pochi mesi dopo il Parlamento modificò il Testo Unico degli Enti Locali togliendo quella figura nel livello comunale e trasformando il difensore civico provinciale in un livello “territoriale”: da allora, dunque, se un Comune vuole dotarsi di questo servizio deve stipulare una convenzione proprio con la Provincia per utilizzare il difensore civico “territoriale”.
E’ quello che Tommaso Braccesi propone sottolineando la natura “autorevole e autonoma” di questa figura istituzionale “deputata al controllo del buon andamento dell’amministrazione e a ricercare soluzioni attraverso lo strumento, sempre più praticato anche visti i tempi della giustizia ordinaria, della conciliazione”.
Il difensore civico non è né un avvocato che promuove cause né un giudice che emette sentenze: non ha il potere di annullare atti o di sanzionare comportamenti in contrasto con la buona amministrazione, ma prende visione degli atti, svolge sopralluoghi, interloquisce con la struttura esercitando funzioni di persuasione, mediazione e conciliazione quando un cittadino riscontri difficoltà procedurali, contrasti nelle pratiche, lentezze burocratiche.
Da notare che si tratta, oltretutto, di un servizio che non comporterà spese aggiuntive per la collettività ma soltanto una ridistribuzione degli attuali costi dell’indennità di funzione e rimborso spese che, ad oggi, sono a carico della Provincia che ha istituito la Difesa Civica territoriale.
“Da non trascurare – conclude Braccesi – che il fascio di luce gettato sui pubblici uffici e nelle stanze dei palazzi dalla Difesa Civica può anche essere utile per il perseguimento di un obiettivo su cui la buona politica, specie al giorno d’oggi, ha il dovere di essere ipersensibile: distruggere le possibili nebbie dentro cui possono sempre muoversi corrotti e corruttori”.
[comunicato braccesi]
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[Venerdì 17 maggio 2013 | 20:48 - © Quarrata/news]

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