PISTOIA. La direzione
provinciale del Pd pistoiese ha approvato sera all’unanimità un documento che
chiede al Presidente del Consiglio Enrico Letta di affrontare la situazione di
AnsaldoBreda e del futuro del settore ferrotranviario:
“La direzione provinciale del Pd pistoiese vuole porre all’attenzione del nuovo Governo presieduto da Enrico Letta la situazione di AnsaldoBreda, del suo importante indotto e, più in generale, delle prospettive del settore ferrotranviario nella politica industriale del Paese.
Il nuovo Presidente del Consiglio è venuto a Pistoia molte volte, l’ultima circa un anno fa in vista delle elezioni amministrative; conosce bene l’importanza di AnsaldoBreda per l’economia di Pistoia, visto il numero e la competenza delle maestranze che vi operano. AnsaldoBreda è un’azienda attorno alla quale negli anni si è sviluppato un indotto che si contraddistingue per una crescente qualità delle sue produzioni.
Le istituzioni locali e regionali in questi anni, per ultimo con la decisione
della Regione di dare vita al primo distretto tecnologico ferroviario del
nostro Paese che ha sede proprio a Pistoia, hanno dimostrato fattivamente la
loro attenzione ed il loro impegno per creare le condizioni di “contesto” per
la crescita di un settore che ha in AnsaldoBreda il suo fulcro.“La direzione provinciale del Pd pistoiese vuole porre all’attenzione del nuovo Governo presieduto da Enrico Letta la situazione di AnsaldoBreda, del suo importante indotto e, più in generale, delle prospettive del settore ferrotranviario nella politica industriale del Paese.
Il nuovo Presidente del Consiglio è venuto a Pistoia molte volte, l’ultima circa un anno fa in vista delle elezioni amministrative; conosce bene l’importanza di AnsaldoBreda per l’economia di Pistoia, visto il numero e la competenza delle maestranze che vi operano. AnsaldoBreda è un’azienda attorno alla quale negli anni si è sviluppato un indotto che si contraddistingue per una crescente qualità delle sue produzioni.
In questi anni invece i Governi nazionali che si sono succeduti hanno brillato per il loro silenzio, anche quando, ormai 2 anni fa, l’allora Amministratore delegato di Finmeccanica annunciò la dismissione di AnsaldoBreda. Un annuncio a freddo che ha creato una situazione di grande incertezza tra i lavoratori e nell’indotto sulle prospettive di AnsaldoBreda ed a cui sono succedute tante ipotesi ma mai parole chiare. Dopo quest’annuncio tutto è così rimasto nell’indeterminatezza, la situazione che riteniamo essere la più pericolosa per la possibile crescita di un’azienda.
Il Governo, oltre ad essere titolare della politica industriale del Paese, è azionista di riferimento di Finmeccanica, la holding che controlla AnsaldoBreda; ha dunque il diritto ed il dovere di esprimere un indirizzo compiuto sul futuro di AnsaldoBreda.
Confortati dalle stime di mercato che vedono il settore della mobilità sostenibile come uno tra quelli con le maggiori possibilità di sviluppo nel mondo, noi riteniamo che l’Italia non debba rinunciare ad una propria presenza nel settore ferrotranviario e in questo senso AnsaldoBreda non può che esserne l’attore principale.
Le problematiche di gestione aziendale in cui versa AnsaldoBreda sono note a tutti e le forze sociali hanno fatto responsabilmente negli anni la loro parte proprio perché credevano e speravano in una prospettiva di effettivo rilancio dell’azienda e della sua produzione.
La commessa Etr 1000 è sicuramente un fatto che fa ben sperare ma, dopo due anni di incertezza e di una disorientante ridda di voci, riteniamo che il Governo debba dire parole chiare in rapporto alla politica industriale del Paese e ad al ruolo che può avere in essa AnsaldoBreda, dando gli indirizzi conseguenti a Finmeccanica.
Visto che i governi Berlusconi prima e Monti dopo niente hanno detto al riguardo, la direzione provinciale del Pd pistoiese chiede al nuovo Governo di affrontare queste tematiche e di segnare, con indirizzi chiari nel senso che auspicavamo, una discontinuità di fatto con le precedenti esperienze di governo. AnsaldoBreda è la fabbrica di Pistoia e né l’azienda, i suoi lavoratori, il suo indotto e più in generale il nostro territorio possono più attendere.”
[pd
pistoia]
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[Domenica 19 maggio 2013 | 10:15 - © Quarrata/news]
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