ROMA. In
attesa che domani mattina venga discussa l’interrogazione al Ministro già
presentata la scorsa settimana dall’On. Caterina Bini, i parlamentari pistoiesi
Bini e Fanucci hanno presentato sulla questione della normativa degli impianti
a fune due emendamenti al cosiddetto “decreto del fare”.
I due emendamenti sono del tutto
analoghi, se non per il fatto che il primo chiede di allungare la proroga da
quattro a cinque anni, l’altro addirittura fino a sei. La ragione di questo
doppio emendamento risiede nel fatto che, in un primo momento, la versione
concordata anche con gli operatori e con le loro rappresentanze, parlava di
cinque anni, mentre subito dopo si è parlato di un anno in più.
“Vista l’imminente scadenza per la
presentazione degli emendamenti sul testo del decreto, si è preferito
presentare entrambi i testi – hanno
dichiarato Caterina Bini ed Edoardo Fanucci – anche
come segno di disponibilità ad una discussione aperta, che favorisca comunque l’accoglimento
di una richiesta che sarebbe segno della volontà di uniformare nel tempo la
normativa, per mettere tutti gli operatori del settore nelle stesse condizioni
in tutta Italia.”
Qualora, come alcuni pareri tecnici
sembrano paventare, l’emendamento non fosse accolto, perché ritenuto non
attinente al testo del decreto, i deputati Bini e Fanucci porteranno comunque
avanti questa battaglia, chiedendone l’inserimento nel primo provvedimento
utile e pertinente.
[comunicato
onn. bini-fanucci pd]
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Mercoledì 10 luglio 2013 | 17:32 - © Quarrata/news]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.