PISTOIA. Nel ringraziarlo per la disponibilità e per l’attenzione
rivolta alla nostra Provincia, prendo atto delle dichiarazioni rilasciate
questo pomeriggio dal Ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato,
durante la visita agli stabilimenti produttivi di AnsaldoBreda a Pistoia.
«LE PAROLE TRA NOI LEGGÈRE»
QUESTO TITOLO di Lalla Romano si adatta perfettamente allo stato emotivo di una intera città che sogna a occhi aperti. Cioè non tiene conto dei conti.
È
bello sentirsele riproporre, certe parole, da un Ministro, quanto, per chi ha
malati di cancro in casa, ascoltare dai medici qualcosa che, alla fine, si
rivelerà però profondamente ingiusto, insperato e deprecabile.
Fa
benissimo, dunque, il giovane Fanucci, a dubitare e ad essere scettico. È
sempre troppo poco. Ed è strano per un giovane, ma adatto al momento e soprattutto
estremamente realistico.
Torno,
perciò, sul mio commento
di ieri pomeriggio riguardo a Zanonato: ha lavorato troppo poco il Signor
Ministro; ha chiacchierato troppo tanto il Signor Ministro, in vita sua. È,
quindi, come quella categoria di giornalisti (gli inviati speciali) che
arrivano, interrogano, rispondono e, in un’ora e mezzo, fanno prendere il
volo (con il loro volo radente) a chi aspetta il miracolo, ma cadrà per terra
come la fetta biscottata di Banderas: dalla parte della marmellata.
Da
uomini così monopolitici/monoculturali, ci si può aspettare di tutto. Anche
che parlino a vuoto.
Cioè
a sproposito e con quei fini edificatorii che Gramsci rifiutava dal
Manzoni dei Promessi Sposi.
Ma
di uomini come lui (Gramsci, dico), quanti ce ne sono rimasti nella sinistra…?
Edoardo Bianchini
|
Accolgo con favore, ma con grande
prudenza, le rassicurazioni e il sostegno offerti dal Ministro alla causa della
più grande azienda italiana impegnata nei trasporti. Sulle prospettive future e
sulla garanzia di italianità per AnsaldoBreda, ritengo opportuno evidenziare
una sostanziale differenza di vedute rispetto a quanto recentemente dichiarato
dal Sottosegretario Claudio De Vincenti (vedi
qui) che aveva messo in discussione il persistere della maggioranza
dell’azienda in mani pubbliche.
Il partner privato, che ritengo debba
essere soggetto industriale con capacità e competenze comprovate nel settore,
diventa strategico in un’ottica di competizione internazionale dei mercati ed
economie di scala di portata sempre maggiore. Le condizioni poste devono essere
tuttavia chiare e ineludibili. La tutela e la valorizzazione dei siti
produttivi, di conseguenza dell’indotto, dei dipendenti e dei territori di
riferimento, non può prescindere da investimenti mirati e lungimiranti in
macchinari, nella modernizzazione della catena di montaggio e in ricerca e
sviluppo.
Nei prossimi mesi sarà opportuno
verificare che quanto annunciato oggi dal Ministro Zanonato non rimanga “carta
straccia” e vigilare affinché alle parole seguano azioni concrete da parte del
Governo. Non sarebbe accettabile un gioco sulla pelle dei lavoratori, né
atteggiamenti superficiali in merito a un tema così importante per il destino
del Paese e del nostro territorio.
[on.
fanucci]
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[Martedì 15 ottobre 2013 | 07:26 - © Quarrata/news]
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