di Massimiliano Sforzi [*]
«La localizzazione dei Centri di Raccolta espone tanti
cittadini ad un peggioramento della qualità della vita e crea danni a famiglie»
PISTOIA. La raccolta differenziata è un obiettivo di civiltà che
consente al nostro Comune di rientrare nei termini di legge, da cui sta
derogando dal dicembre 2012: data in cui la normativa vigente impone il
raggiungimento del 65% di raccolta differenziata, da cui Pistoia è lontana.
Nel Regolamento Urbanistico, di recente
approvazione (aprile 2012), non si trovano indicazioni sulla localizzazione dei
Centri di Raccolta, necessari per il servizio di raccolta differenziata
cittadina.
Il Sindaco Bertinelli propone di
realizzare uno di questi Centri nell’Area Pallavicini, dove il Piano
Strutturale prevede un sistema di parchi e giardini, nel rispetto degli
standard urbanistici. L’amministrazione, attraverso una variante, sceglie di
alterare il disegno della città, trasformando uno spazio a verde in area
edificabile, con conseguente incremento di rumore e inquinamento a danno dei
residenti.
Qual è la ratio che sottende questa
scelta? Perché non si è scelto di localizzare questi impianti in aree già destinate
a questo tipo di funzione razionalizzando il consumo di suolo e riducendo i
tempi di avvio della raccolta differenziata?
Il Dano accoglie oggi la raccolta
differenziata di Comuni limitrofi e potrebbe essere bonificato e potenziato per
accogliere anche i centri di raccolta della nostra città.
Nell’area di S. Agostino, in cui ha
sede oggi Publiambiente, potrebbe essere realizzata la palazzina che si prevede
di realizzare nell’Area Pallavicini.
Ci sembra profondamente irrazionale
continuare a consumare nuovo suolo, erodendo il delicato equilibrio della città
attraverso il continuo ricorso allo strumento della variante. Ricordiamo che
anche per la localizzazione del campo Rom l’Amministrazione ha scelto lo
strumento della variante per rendere edificabile un’area vincolata a parco
urbano e quindi inedificabile.
L’avvio della raccolta porta a porta è
ormai una necessità impellente per la nostra città e richiede una forte
accelerazione non certo assecondata dalla scelta del sito dell’Area
Pallavicini, che impone tempi lunghi per l’espletamento dell’iter delle
varianti (anche il Regolamento d’Igiene non consentirebbe la realizzazione dell’impianto).
Se l’amministrazione avesse individuato un sito conforme alle norme
urbanistiche, la città avrebbe potuto avere la raccolta differenziata nel 2014,
con benefici per l’ambiente e le tasche dei cittadini.
La localizzazione dei Centri di
Raccolta all’Area Pallavicini, inoltre, espone tanti cittadini ad un
peggioramento della qualità della vita e crea danni a famiglie che con
sacrifici hanno scelto di acquistare la loro casa in quell’area, senza avere la
possibilità di considerare la presenza di questa struttura e i suoi potenziali
effetti in termini economici ed urbanistici.
[*]
– Consigliere Sel
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[Sabato 19 ottobre 2013 | 11:24 – © Quarrata/news]
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