PISTOIA. Il Comitato Direttivo Prov/le dello Spi-Cgil, in occasione
della riunione odierna ha sentito l’esigenza di fare una riflessione, sulla
difficile situazione che si sta vivendo, per il peggioramento delle condizioni
di vita di molte famiglie e in particolar modo del mondo dei pensionati, cogliendo
anche l’occasione per rivolgere un pensiero all’immane tragedia di Lampedusa,
in concomitanza con la giornata di mobilitazione nazionale, indetta dai
sindacati confederali “ Fermiamo le stragi nel Mediterraneo” d’oggi, Venerdi 11
Ottobre.
Troppe volte, di fronte a simili
tragici avvenimenti, dopo i primi momenti di commozione, d’emozione e di
rabbia, svanisce la consapevolezza e la determinazione necessaria per fare
scelte politiche e azioni concrete per cambiare le norme ingiuste che vigono
ancora oggi nel nostro Paese e per rivendicare nei confronti dell’Unione
Europea un comportamento all’altezza della grave situazione.
Il C.D. non può condividere
che ci sia chi all’interno del Governo chieda aiuto all’Europa, sì, ma per
“difendere le nostre frontiere” quasi come se le nostre sicurezze ed indipendenza
nazionale fossero sotto la minaccia d’alcune migliaia tra profughi ed
immigrati. E’ questa una logica lontana mille miglia dal comprendere le
caratteristiche di questo fenomeno che porta uomini, donne e bambini impauriti,
a compiere dolorosi e drammatici viaggi per cercare lavoro o per fuggire dai
teatri di guerra. Non c’è minaccia ma soltanto la ricerca di dignità e di
elementari diritti ritiene che esista un collegamento stretto tra
le radici di questi avvenimenti e la profonda crisi che stiamo vivendo e non
solo per un generico motivo d’interdipendenza dei fenomeni in una società
globalizzata. Dobbiamo interrogarci sui meccanismi dell’attuale modello di
sviluppo e di convivenza per individuare le risposte più idonee ad agire sulle
cause che generano fame, schiavitù, disperazione e paura..
Il C.D. ritiene
necessario invertire la fase fondata esclusivamente su politiche di austerità,
su tagli lineari alla spesa pubblica, sulla penalizzazione del lavoro e
sull’impoverimento delle pensioni. Le ultime decisioni in tema di Imu, Iva,
politiche sociali, esodati, ammortizzatori sociali, ecc..... hanno lasciato un
forte sapore amaro in bocca e non sono servite minimamente a contrastare la
fase recessiva e d’impoverimento di lavoratori e pensionati. La durata e
l’intensità della crisi si fanno sentire, e in molte realtà si passa dalla
cassa integrazione alla mobilità e la perdita dei posti di lavoro è definitiva.
L’indice di disoccupazione è assestato al 12,5% e quella giovanile si aggira
intorno al 40%. senza dimenticare, peraltro il dramma dei cassintegrati.
L’epilogo (non definitivo) della
vicenda aperta in Parlamento dal centro destra e a tutt’oggi, rimane difficile
definirne i contorni, se più tragici o più comici, certamente sconfortanti e
gli effetti di questa conclusione sono ancora da verificare. Il banco di prova
è rappresentato dalle decisioni che saranno assunte sulla manovra finanziaria
di fine anno (vd. Legge di stabilità).
Il C.D. ritiene, inoltre,
assurdo che di fronte a questo quadro, ci sia chi ancora pensa di prorogare il
blocco dell’indicizzazione delle pensioni, di impoverire la previdenza
pubblica, di aumentare i ticket sanitari e di prevedere nuovi tagli alla spesa
sanitaria, per avere facili risorse.
Cgil, Cisl, Uil, e gli stessi Sindacati
dei pensionati nell’approssimarsi del confronto con il Governo hanno fatto
giustamente sapere che è necessaria una netta inversione di tendenza e di
invertire il trend della crisi ritendo ancora inaccettabile che si continui a
far pagare i costi ai soliti noti. Occorre una redistribuzione equa del
reddito; politiche per il lavoro e capaci di rilanciare gli investimenti, nel
contempo è necessario un alleggerimento sostanziale delle tasse su pensioni e
lavoro, in modo da aumentare il potere d’acquisto delle famiglie e rilanciare i
consumi.
A sostegno di queste rivendicazioni, Spi-Cgil,
Fnp-Cisl e Uilp-Uil hanno proclamato per il 7 Novembre una Manifestazioni
Nazionale a Roma che dovrà vedere un’ampia partecipazione dei pensionati.
[dir. prov. spi - pistoia li, 11/10/2013 – approvato
all’unanimità]
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[Venerdì 11 ottobre 2013 | 17:57 - © Quarrata/news]
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