venerdì 11 ottobre 2013

BASTA AUSTERITÀ. ORDINE DEL GIORNO VOTATO AL DIRETTIVO PROVINCIALE DELLO SPI DI PISTOIA


PISTOIA. Il Comitato Direttivo Prov/le dello Spi-Cgil, in occasione della riunione odierna ha sentito l’esigenza di fare una riflessione, sulla difficile situazione che si sta vivendo, per il peggioramento delle condizioni di vita di molte famiglie e in particolar modo del mondo dei pensionati, cogliendo anche l’occasione per rivolgere un pensiero all’immane tragedia di Lampedusa, in concomitanza con la giornata di mobilitazione nazionale, indetta dai sindacati confederali “ Fermiamo le stragi nel Mediterraneo” d’oggi, Venerdi 11 Ottobre.
Troppe volte, di fronte a simili tragici avvenimenti, dopo i primi momenti di commozione, d’emozione e di rabbia, svanisce la consapevolezza e la determinazione necessaria per fare scelte politiche e azioni concrete per cambiare le norme ingiuste che vigono ancora oggi nel nostro Paese e per rivendicare nei confronti dell’Unione Europea un comportamento all’altezza della grave situazione.

Il C.D. non può condividere che ci sia chi all’interno del Governo chieda aiuto all’Europa, sì, ma per “difendere le nostre frontiere” quasi come se le nostre sicurezze ed indipendenza nazionale fossero sotto la minaccia d’alcune migliaia tra profughi ed immigrati. E’ questa una logica lontana mille miglia dal comprendere le caratteristiche di questo fenomeno che porta uomini, donne e bambini impauriti, a compiere dolorosi e drammatici viaggi per cercare lavoro o per fuggire dai teatri di guerra. Non c’è minaccia ma soltanto la ricerca di dignità e di elementari diritti ritiene che esista un collegamento stretto tra le radici di questi avvenimenti e la profonda crisi che stiamo vivendo e non solo per un generico motivo d’interdipendenza dei fenomeni in una società globalizzata. Dobbiamo interrogarci sui meccanismi dell’attuale modello di sviluppo e di convivenza per individuare le risposte più idonee ad agire sulle cause che generano fame, schiavitù, disperazione e paura..
Il C.D. ritiene necessario invertire la fase fondata esclusivamente su politiche di austerità, su tagli lineari alla spesa pubblica, sulla penalizzazione del lavoro e sull’impoverimento delle pensioni. Le ultime decisioni in tema di Imu, Iva, politiche sociali, esodati, ammortizzatori sociali, ecc..... hanno lasciato un forte sapore amaro in bocca e non sono servite minimamente a contrastare la fase recessiva e d’impoverimento di lavoratori e pensionati. La durata e l’intensità della crisi si fanno sentire, e in molte realtà si passa dalla cassa integrazione alla mobilità e la perdita dei posti di lavoro è definitiva. L’indice di disoccupazione è assestato al 12,5% e quella giovanile si aggira intorno al 40%. senza dimenticare, peraltro il dramma dei cassintegrati.
L’epilogo (non definitivo) della vicenda aperta in Parlamento dal centro destra e a tutt’oggi, rimane difficile definirne i contorni, se più tragici o più comici, certamente sconfortanti e gli effetti di questa conclusione sono ancora da verificare. Il banco di prova è rappresentato dalle decisioni che saranno assunte sulla manovra finanziaria di fine anno (vd. Legge di stabilità).
Il C.D. ritiene, inoltre, assurdo che di fronte a questo quadro, ci sia chi ancora pensa di prorogare il blocco dell’indicizzazione delle pensioni, di impoverire la previdenza pubblica, di aumentare i ticket sanitari e di prevedere nuovi tagli alla spesa sanitaria, per avere facili risorse.
Cgil, Cisl, Uil, e gli stessi Sindacati dei pensionati nell’approssimarsi del confronto con il Governo hanno fatto giustamente sapere che è necessaria una netta inversione di tendenza e di invertire il trend della crisi ritendo ancora inaccettabile che si continui a far pagare i costi ai soliti noti. Occorre una redistribuzione equa del reddito; politiche per il lavoro e capaci di rilanciare gli investimenti, nel contempo è necessario un alleggerimento sostanziale delle tasse su pensioni e lavoro, in modo da aumentare il potere d’acquisto delle famiglie e rilanciare i consumi.
A sostegno di queste rivendicazioni, Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil hanno proclamato per il 7 Novembre una Manifestazioni Nazionale a Roma che dovrà vedere un’ampia partecipazione dei pensionati.
[dir. prov. spi - pistoia li, 11/10/2013 – approvato all’unanimità]
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[Venerdì 11 ottobre 2013 | 17:57 - © Quarrata/news]

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