PISTOIA. Andate sul sito del Comune di Pistoia cliccando
direttamente su questo link.
Potrete scaricare un’ interessante
determina del Dirigente Arch. Francesco Bragagnolo dal titolo «Det. 1950 del
4/10/2013 (centro raccolta rifiuti)».
Cliccando sul titolo scaricherete un
file in formato Pdf con oggetto «Variante
al Regolamento Urbanistico Comunale vigente per l'individuazione di un’area
adibita a cantiere operativo e centro di raccolta lungo la tangenziale Est in
località Sei Arcole finalizzata all’attuazione del progetto di raccolta dei
rifiuti urbani con modalità “porta a porta” – Provvedimento di esclusione dalla
VAS ai sensi dell’art. 22 della L.R. 10/2010 e ss.mm. [successive modificazioni
– n.d.r.]».
Torniamo un istante alla
riunione-incontro di ieri sera alle Fornaci con gli arrabbiatissimi abitanti
dell’area Pallavicini; pensiamo alla presenza muta dell’arhitetto Bragagnolo e
leggiamo, ora, il dispositivo della determiona di cui parliamo, riportato qui
sotto:
[… omissis …]
DETERMINA
In qualità di Autorità Competente per
la VAS,
1)
l’esclusione della Variante al vigente Regolamento Urbanistico Comunale per
l’individuazione di un’area adibita a cantiere operativo e centro di
raccolta lungo la tangenziale Est in località Sei Arcole finalizzata
all’attuazione del progetto di raccolta dei rifiuti urbani con modalità
“porta a porta” dalla procedura di VAS, per le motivazioni riportate in
premessa, a condizione che:
a) Nell’ambito della progettazione
degli interventi si ottemperi alle prescrizioni di cui all’art. 52, comma 12
delle Norme di Attuazione del Regolamento Urbanistico Comunale, con
particolare riferimento ai punti a), c), e), f), g). In merito alle
prescrizioni di cui al punto c) del suddetto art. 52, c.12,
particolare attenzione dovrà essere posta nella valutazione di dettaglio
degli impatti derivanti dal traffico (veicolare e pesante) indotto dalle
attività in progetto. Dovranno inoltre essere valutate le modalità di
gestione delle eventuali emissioni odorigene derivanti dallo stoccaggio dei
rifiuti; la progettazione delle relative strutture ed impianti dovrà essere tale
da impedire qualsiasi impatto ai ricettori. In merito alle prescrizioni di
cui al punto f) dovrà essere in particolare verificata la possibilità
di allacciamento alla fognatura esistente in via Chirici (e ottemperato
comunque a tutte le prescrizioni eventualmente impartite dal Gestore del
Servizio idrico integrato nel merito), e dovranno essere altresì ottenute le
necessarie autorizzazioni allo scarico previste dalla vigente normativa.
b) Dovrà essere posta particolare
attenzione alla progettazione della mobilità interna del comparto in
relazione soprattutto al raccordo con la viabilità esterna (raccordo
superstrada – sistema delle rotonde del centro commerciale) al fine di
modulare adeguatamente i flussi di traffico previsti in entrata e uscita.
c) La progettazione dovrà essere
corredata con idoneo studio di sistemazione paesaggistica e allestimento del
verde, nell’ottica di conseguire e coniugare obiettivi di valorizzazione
ambientale dell’area, recupero del verde ed integrazione nel contesto
paesaggistico di riferimento. Oltre alla previsione di fasce alberate e siepi
indicate nel Documento Preliminare, dovrà essere verificata la fattibilità di
realizzare barriere verdi (come ad es. pareti verticali vegetali e/o
coperture verdi), che assolvano la funzione di mitigazione acustico-climatica
e di depurazione dell’aria, costituendo elemento di filtro e barriera
ecologica tra l’insediamento e la viabilità circostante.
d) Dovranno essere specificate,
nell’ambito della progettazione, le misure necessarie per la protezione e
sistemazione dei suoli, per la tutela della falda acquifera e gli interventi
volti alla minimizzazione delle superfici impermeabilizzate.
e) In considerazione della parziale
conformità delle previsioni con la classificazione acustica vigente (una
parte dell’area ricade in classe III) , prima della realizzazione
dell’intervento è necessario che venga approvata la relativa variante al
vigente PCCA ;
f) Si prevedano in fase di cantiere
adeguate misure di mitigazione degli impatti dovuti alle emissioni di rumore
e polveri, con particolare riferimento (per queste ultime) alle operazioni di
scavo, movimentazione, carico, trasporto, scarico, stoccaggio delle terre,
secondo quanto previsto dalla normativa vigente in materia e facendo
riferimento alle disposizioni delle linee guida di cui alla DGP n° 213/2009
della Provincia di Firenze. Dovrà pertanto essere effettuata, in fase di
progettazione dell’intervento o comunque prima dell’inizio della
cantierizzazione, una preventiva valutazione delle emissioni previste, al
fine di definire le necessarie misure di mitigazione.
g) Sia comunque tenuto conto, nella
progettazione, degli indirizzi e delle ulteriori eventuali misure correttive
e mitigative specificate nel Documento Preliminare di VAS per ciascuna componente
ambientale.
2)
Dell’adempimento alle suddette prescrizioni dovrà essere dato atto in
apposito elaborato tecnico che dovrà essere prodotto ai fini del rilascio del
Permesso di Costruire;
3)
Di trasmettere il presente provvedimento alla U.O. Pianificazione
Territoriale e Progettazione Urbana quale struttura di supporto tecnico
dell’Autorità Procedente, per quanto di competenza;
4)
Di inoltrare il presente atto in via informatica alla Segreteria Generale per
la pubblicazione all’Albo Pretorio elettronico dell’amministrazione Comunale
al fine della generale conoscenza e per l’espletamento degli adempimenti di
legge, e al Garante della Comunicazione, Dott. Angelo Ferrario, ai fini della
pubblicazione sul sito web del Comune, ai sensi dell’art. 22, comma 5 della
L.R. 10/2010 e ss.mm.
5)
Di dare atto che il Responsabile del Procedimento è l’Arch. Francesco
Bragagnolo, Dirigente del Servizio Ambiente, Verde, Mobilità;
6)
Di attestare che per il presente procedimento non sussiste conflitto di
interesse ai sensi di quanto disposto dal punto 6 dei criteri allegati alla
deliberazione di G. C. n. 118 del 6/06/2013 avente ad oggetto “Approvazione
piano triennale di prevenzione della corruzione 2013 -2015 contenente il
piano per la trasparenza”;
7)
Di dare atto altresì che contro la presente determinazione [cosa si potrà
fare? Non c’è scritto niente… – n.d.r.].
Il Dirigente Arch. Francesco Bragagnolo
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A questo punto è chiaro a tutti o no
che la variante urbanistica per realizzare il centro raccolta odiato dai
residenti dell’area Pallavicini, è stata sottratta alla procedura di Vas (Valutazione
Ambientale Speciale) e che quindi si andrà speditamente verso la sua adozione
come su uno scivolo?
Ecco: ora leggetevi i punti
condizionali da a) a g) – cioè le
condizioni per cui si salta la valutazione ambientale speciale. Ci siete?
Ora ponetevi una domanda semplice
semplice, ma estremamante logica: e se, quando tutto l’ambaradàn sarà
stato costruito e messo in funzione, ci si accorgerà che le condizioni, o anche solo alcune di esse, non saranno state
rispettate (tipo: impatti derivanti dal traffico veicolare e pesante indotto; eventuali
emissioni odorigene [puzzi – n.d.r.] derivanti
dallo stoccaggio dei rifiuti; qualsiasi impatto ai ricettori…), che si farà? Bertinelli
chiuderà il centro di raccolta, abbatterà la palazzina di Publiambiente e farà
pagare la spesa a Bragagnolo e a se stesso, oppure applicherà,
italianescamente, come al solito, la famosa norma del chi ha dato ha dato e
chi ha avuto ha avuto ancor più nota come “legge del Menga”?
Perché chi può non impone al Sindaco di
dare una risposta chiara e senza tante depistanti filosofie?
Q/n
[Questo intervento è pubblicato come
espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]
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[Venerdì 18 ottobre 2013 | 17:39 - © Quarrata/news]
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