PISTOIA. Riceviamo e pubblichiamo
il documento che segue:
Con la
legge Scalfarotto sul contrasto all’omofobia e alla transfobia, approvata alla
Camera il 19 settembre 2013 e in attesa di approvazione definitiva anche al
Senato, si addensano nubi oscure sul nostro futuro.
A
RISCHIO LA LIBERTÀ DI OPINIONE IN ITALIA
Si
verrebbe ad introdurre quel particolare reato d’opinione in uso in quelle forme
delle dittature totalitarie.
CHI È CONTRARIO
ALLE ADOZIONI PER I GAY RISCHIA IL CARCERE
Chiunque
dichiari qualsiasi cosa contro il matrimonio omosessuale e la possibilità di
adozione per le coppie di persone dello stesso sesso, sarà perseguibile a norma
di legge con pene fino a 5 anni di carcere e recupero con servizi sociali
obbligatori in una struttura omosessualista. La legge sull’omofobia è del tutto
inutile sul piano legale in quanto gli omosessuali godono già, come tutti i
cittadini, degli strumenti giuridici previsti dal codice penale, contro
qualunque forma di ingiusta discriminazione, di violenza, di offesa alla
propria dignità personale.
IL REATO DI
OMOFOBIA È SOLO L’INIZIO DELLA SPIRALE
Dopo la
legge sull’omofobia seguiranno ovviamente: unioni civili, matrimoni gay,
adozioni per i gay e uteri in affitto. E nessuno potrà criticare, pena l’arresto!
IL VERO
OBIETTIVO DELLA LEGGE SULL’OMOFOBIA
Cosa
vogliono davvero i promotori della legge sull’omofobia? Il vero obiettivo è far
tacere chi ha opinioni contrarie alle loro e mandarlo in prigione.
COSA POSSIAMO
FARE?
Per
salvare l’Italia occorrono azione e preghiera. Le veglie organizzate in tutta
Italia venerdì 11 ottobre sono un primo, indispensabile passo. Partecipare
personalmente e coinvolgere parenti, amici e conoscenti è il primo aiuto che si
può dare. Poi anche le adesioni di tutte le associazioni cattoliche e non
cattoliche sono fondamentali per il coinvolgimento del maggior numero di
persone possibile.
LA DITTATURA
DEL RELATIVISMO MINACCIA LA LIBERTÀ
Tutti
abbiamo il dovere di informarci perché pochi se ne rendono conto, ma con la
legge sull’omofobia è tornata in Europa l’età delle persecuzioni violente.
L’ESEMPIO DELLA
FRANCIA
Prima si
sono introdotti i PACS (unioni di fatto). Poi la legge sull’omofobia. Poi il
matrimonio gay. Raccolte 700.000 firme per un referendum: la corte respinge il
quesito. Allora la gente scende in piazza: milioni di partecipanti. Ecco cosa è
accaduto: – La polizia usa i lacrimogeni su vecchi e bambini! – 4 mesi di
prigione al 23enne che manifestava contro il matrimonio gay. Invece all’aggressore
che ha minacciato con un coltello un manifestante anti-adozioni ai gay è stato
subito liberato. – Un uomo è stato arrestato perché in un luogo pubblico aveva
una maglietta con il logo della famiglia: babbo, mamma e figli.
ABBIAMO UNA
RESPONSABILITÀ STORICA
Le persone e la società civile saranno di nuovo in strada per
chiedere il ritiro della legge Scalfarotto sul reato di omofobia. Non si tratta
di negare diritti individuali ma, al contrario, di difendere il diritto
fondamentale dei figli ad avere un papà e una mamma, a manifestare
pacificamente il proprio dissenso sulle unioni omosessuali e conservare il
sesso biologico. Il popolo italiano deve levarsi in piedi: per i suoi figli, il
suo futuro... e la nostra umanità, costituita da uomini e donne.
Il Comitato Direttivo
La Manif Pour Tous –Toscana
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[Lunedì 7 ottobre 2013 | 19:35 - © Quarrata/news]
Questo è purtroppo vero. Siamo immersi nel neo totalitarismo più imbecille: la natura e l'esperienza umana vengono rinnegati in nome del progresso ( ma quale progresso?) e chiaramente, la sx radicale applaude con gioia a queste nefandezze..... resistere, resistere, resistere!
RispondiEliminamDB