lunedì 7 ottobre 2013

«CON LA LEGGE SULL’OMOFOBIA SIAMO TUTTI A RISCHIO!»


PISTOIA. Riceviamo e pubblichiamo il documento che segue:

Con la legge Scalfarotto sul contrasto all’omofobia e alla transfobia, approvata alla Camera il 19 settembre 2013 e in attesa di approvazione definitiva anche al Senato, si addensano nubi oscure sul nostro futuro.
A RISCHIO LA LIBERTÀ DI OPINIONE IN ITALIA
Si verrebbe ad introdurre quel particolare reato d’opinione in uso in quelle forme delle dittature totalitarie.

CHI È CONTRARIO ALLE ADOZIONI PER I GAY RISCHIA IL CARCERE
Chiunque dichiari qualsiasi cosa contro il matrimonio omosessuale e la possibilità di adozione per le coppie di persone dello stesso sesso, sarà perseguibile a norma di legge con pene fino a 5 anni di carcere e recupero con servizi sociali obbligatori in una struttura omosessualista. La legge sull’omofobia è del tutto inutile sul piano legale in quanto gli omosessuali godono già, come tutti i cittadini, degli strumenti giuridici previsti dal codice penale, contro qualunque forma di ingiusta discriminazione, di violenza, di offesa alla propria dignità personale.
IL REATO DI OMOFOBIA È SOLO L’INIZIO DELLA SPIRALE
Dopo la legge sull’omofobia seguiranno ovviamente: unioni civili, matrimoni gay, adozioni per i gay e uteri in affitto. E nessuno potrà criticare, pena l’arresto!
IL VERO OBIETTIVO DELLA LEGGE SULL’OMOFOBIA
Cosa vogliono davvero i promotori della legge sull’omofobia? Il vero obiettivo è far tacere chi ha opinioni contrarie alle loro e mandarlo in prigione.
COSA POSSIAMO FARE?
Per salvare l’Italia occorrono azione e preghiera. Le veglie organizzate in tutta Italia venerdì 11 ottobre sono un primo, indispensabile passo. Partecipare personalmente e coinvolgere parenti, amici e conoscenti è il primo aiuto che si può dare. Poi anche le adesioni di tutte le associazioni cattoliche e non cattoliche sono fondamentali per il coinvolgimento del maggior numero di persone possibile.
LA DITTATURA DEL RELATIVISMO MINACCIA LA LIBERTÀ
Tutti abbiamo il dovere di informarci perché pochi se ne rendono conto, ma con la legge sull’omofobia è tornata in Europa l’età delle persecuzioni violente.
L’ESEMPIO DELLA FRANCIA
Prima si sono introdotti i PACS (unioni di fatto). Poi la legge sull’omofobia. Poi il matrimonio gay. Raccolte 700.000 firme per un referendum: la corte respinge il quesito. Allora la gente scende in piazza: milioni di partecipanti. Ecco cosa è accaduto: – La polizia usa i lacrimogeni su vecchi e bambini! – 4 mesi di prigione al 23enne che manifestava contro il matrimonio gay. Invece all’aggressore che ha minacciato con un coltello un manifestante anti-adozioni ai gay è stato subito liberato. – Un uomo è stato arrestato perché in un luogo pubblico aveva una maglietta con il logo della famiglia: babbo, mamma e figli.
ABBIAMO UNA RESPONSABILITÀ STORICA
Le persone e la società civile saranno di nuovo in strada per chiedere il ritiro della legge Scalfarotto sul reato di omofobia. Non si tratta di negare diritti individuali ma, al contrario, di difendere il diritto fondamentale dei figli ad avere un papà e una mamma, a manifestare pacificamente il proprio dissenso sulle unioni omosessuali e conservare il sesso biologico. Il popolo italiano deve levarsi in piedi: per i suoi figli, il suo futuro... e la nostra umanità, costituita da uomini e donne.
Il Comitato Direttivo
La Manif Pour Tous –Toscana
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[Lunedì 7 ottobre 2013 | 19:35 - © Quarrata/news]

1 commento:

  1. Questo è purtroppo vero. Siamo immersi nel neo totalitarismo più imbecille: la natura e l'esperienza umana vengono rinnegati in nome del progresso ( ma quale progresso?) e chiaramente, la sx radicale applaude con gioia a queste nefandezze..... resistere, resistere, resistere!
    mDB

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