AGLIANA. Gira gira il tempo è tornato a sabato e la settimana sta
terminando.
Domenica scorsa la messa celebrata
nella propositura di Agliana portò la novità – evidentemente vera, perché
assolutamente non smentita da nessuno – che don Paolo addottrinò i suoi fedeli
insegnando loro che la
Madonna non aveva un blog.
È singolare – ma soprattutto imbarazzante
– che un prete progressista abbia anche solo potuto pensare come politicamente
scorretto il fatto che preti come don Ciottoli, proposto di Quarrata,
abbiano fatto politica in chiesa, dopo il vespro delle 16, distribuendo le
schede fac-simile con le croci tracciate sullo scudo crociato della fu
Dc: ma che oggi – mutatis mutandis – facciano, in buona sostanza,
propaganda anti da una parte e a favore dall’altra. Non importa a
chi e come: evidentemente nella storia le frittate devono sempre essere rigirate;
e partendo dal presupposto che c’è chi ha sempre torto e chi ha sempre ragione –
per fede o per partito (o tutt’e due insieme).
Se non fosse così, gli operatori di
pace di questo mondo, non terrebbero la kefiah sull’altare: ci
terrebbero – scusate se è poco – sia la kefiah che la stella di David,
insieme. Accanto e bene accosto.
Le conseguenze e le somme di questo
cercate di tirarle voi, ma pensando che quando gli ebrei stavano per lapidare l’adultera,
Cristo non decise chi avesse torto e/o ragione: si limitò, invece, a porre un
dubbio a tutti: «Chi di voi è senza peccato scagli la prima pietra», che è davvero
tanta roba.
Ma per arrivare a riflettere su tale
aspetto, ci vogliono cervelli duttili e malleabili: non giudici e censori
pronti a sentenziare senza pensare che c’è chi dice non giudicare se non
vuoi essere giudicato e nella stessa misura in cui misurerai agli altri
sarà rimisurato a te.
Dopo questa divagante premessa, affermare
che la Madonna non aveva un blog – e sostenerlo ribadendolo per ben quattro
volte – è integralista e fondamentalista come dire che Adamo non
aveva la bicicletta, che Eva non aveva la spirale e/o non prendeva la pillola,
e che Gesù non è poi così buono come si dice perché, quando la Madonna gli
parla alle nozze di Cana, il figlio di Dio le si rivolge piuttosto brusco,
senza chiamarla nemmeno madre, ma semplicemente donna (Giov., 2, 1-11).
Ma attenzione: il discorso del blog è
solo un fondamentalismo integralista di comodo perché nessuno sarà
logico fino in fondo applicando questo postulato a tutta la sua religione: o
sarebbe costretto ad ammettere che il Concilio Ecumenico Vaticano II snaturò
tutta la dottrina e il Vangelo, dal momento che né San Pietro né San Paolo, né
altri parlavano in italiano corrente (e spesso maltradotto dal latino della
vecchia liturgia).
Domani, domenica 13 ottobre, i fedeli
di Agliana cosa dovranno sentirsi rivelare?
Forse che sono tutti dei peccatori da
fiamme dell’inferno perché hanno tutti (o quasi) facebook, su cui,
peraltro, possono permettersi di spettegolare su tutto e su tutti senza troppe
remore?
E perché mai, allora, il parroco si
rade le gote con il rasoio Gillette o con quello elettrico, dal momento che né
Cristo né San Pietro lo fecero mai…?
Buona domenica liturgica a tutti nell’odio
e nel disprezzo dei blog quali mezzi di peccato e dannazione (ma
leggetevi questa interessante notizia!) e nel più assoluto integralismo
rispettoso di un mondo fermo alle categorie dei buoni e dei cattivi e alle
tecnologie del primo secolo dopo Cristo, quando non si toglieva neppure un
calcolo alla cistifellea o un dente cariato.
Anzi, dato che ad Agliana si è scoperta
la verità, invece della sedia elettrica e/o della camera a gas, scriviamo a
Obama perché faccia ri-adottare a tutti gli stati dell’Unione l’unica vera
ammissibile e santa punizione: la crocifissione. Per tutti quelli che hanno molto
peccato in pensieri, parole, opere e omissioni…
Così… Tanto per essere perfetti e
irreprensibili.
Il Bidello
[Questo intervento è pubblicato come
espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]
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[Sabato 12 ottobre 2013 | 12:08 - © Quarrata/news]
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