di LUIGI SCARDIGLI
Presentati, al Circolo Arci di Capostrada, i candidati
bertinelliani, Alessandro Giovannelli e Marco Niccolai
PISTOIA. Il vecchio Pd – o l’ala
meno giovane, se preferite, meno spregiudicata, più ancestralmente legata al
suo passato – sta, checché ne dicano i diretti interessati, con loro: con
Alessandro Giovannelli e Marco Niccolai, candidati, rispettivamente, al timone
dell’unione comunale e provinciale del Partito Democratico.
Non ci voleva molto, a dedurlo, ieri
sera (10 ottobre), nel saloncino del primo piano del Circolo Arci di
Capostrada, dove tra la nutrita platea raccolta per il dibattito, sedevano, tra
gli altri, lo staffettista che lascia il testimone, Bruni; il Sindaco; uno dei
suoi più fedeli assessori, Mario Tuci e poi Morelli, Sabrina Sergio Gori,
Gianfranco Venturi, Fragai, fino all’onorevole Caterina Bini, che pensavo
stesse con i renziani (sono mancato a Pistoia una settimana ed è successo
l’imprevedibile)!
“La presenza di tanti volti nuovi del
Pd non mi tranquillizza, né mi turba – dice, sottovoce, ma solo perché il
dibattito è già in corso, Alessandro Giovannelli –.
La cosa sulla quale ci dobbiamo concentrare e che dobbiamo realizzare quanto
prima è riuscire a non soffrire i riverberi del congresso nazionale, dove le
questioni sono altre e, a mio parere, quelle che fanno vacillare l’intera
ideologia del partito. È forse il momento più delicato e faticoso, questo, per
ereditare una piccola fetta di responsabilità all’interno del Pd».
Bruni resta in piedi, preferisce non
sedersi: il suo tragitto è concluso. Una navigazione perigliosa, difficile, è
stata la sua. Ora tocca a quelli più giovani.
«Sì, sono dei bravi ragazzi, preparati, attenti, ragazzi seri
– dice, con occhi che trasudano verità, Bruni –.
Ma anche gli altri candidati non credo siano da meno. Massimo Baldi, ad
esempio, lo conosco poco, pochissimo, ma da quel che so e da quel che ho
saputo, credo proprio che sia una persona affidabile, seria».
Insomma, lo scontro, democratico quanto
si voglia, ma lacerante, soprattutto perché intestino, confidenziale, intimo,
ideologico, non è ancora scoppiato.
Esploderà nel giro di breve, quando nei
18 circoli, più il diciannovesimo, quello aziendale della Breda, inizieranno le
votazioni.
Da una parte i giovani che
rappresentano buona parte del vecchio e cioè Alessandro Giovannelli e Marco
Niccolai; dall’altra i giovani che hanno sposato la causa del rottamatore
fiorentino, Massimo Baldi e Emanuele Logli.
Vinceranno i fedelissimi o gli scissionisti?
E, domanda più che lecita: chi sono gli
scissionisti?
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
Foto di Luigi Scardigli.
[Venerdì 11 ottobre 2013 | 08:22 - © Quarrata/news]
Alessandro Giovannelli parla di "ideologia" del P.D.
RispondiEliminaIdeologia? Adesso comprendo perchè il PD, come talvolta afferma il blog, è il PD = Partito democristiano (alias democratico). Tutto torna, Francia o Spagna, purchè se magna! Ideologia.........