Il consigliere regionale ha presentato
un’interrogazione urgente
FIRENZE. Il caso dei tre studenti “costretti” a scendere dal treno
perché sprovvisti di titolo di viaggio a causa del guasto alla distributrice
automatica di biglietti approda in Regione.
Il consigliere regionale del Pd, Gianfranco
Venturi, da sempre impegnato per la riqualificazione della linea ferroviaria
Porrettana, ha infatti presentato un’interrogazione urgente per chiedere alla
giunta toscana “Se sia a conoscenza dello spiacevole episodio accaduto ai tre
studenti pistoiesi utenti della linea Porrettana riportato dalla stampa e sopra
richiamato;
se nel corso dei periodici controlli effettuati da parte del
soggetto preposto allo scopo in merito al corretto funzionamento delle
apparecchiature di biglietteria automatica presso la stazione di Pracchia siano
emersi già in passato casi di malfunzionamento, e se del caso quali interventi
siano stati attuati; quali azioni abbia attivato o intenda attivare al fine di
verificare, sull’intera linea Porrettana, l’andamento del servizio di biglietteria
automatica, individuare tutte le altre criticità esistenti, oltre alle
eventuali azioni correttive”.
L’interrogazione nasce dall’episodio,
riportato ieri dalle cronache locali, ma si preoccupa quindi di chiedere alla
Regione una maggiore attenzione sul servizio della linea Pistoia-Porretta.
Venturi, infatti, ricorda che “per
«servizi di trasporto e connessi» si intende, tra l’altro, il funzionamento
delle biglietterie regionali, di quelle del trasporto a lunga percorrenza, dei
punti vendita esterni, delle validatrici e degli altri servizi in stazione”.
«Credo – commenta il consigliere – che
in futuro tali episodi di disservizio, soprattutto ai danni di studenti
pendolari, non debbano ripetersi. Dispiace che ciò sia accaduto proprio sulla
linea Porrettana, una tratta che abbiamo salvato dalla dismissione e per la
quale la Regione ha recentemente ribadito l’intenzione di mantenerla come
componente essenziale per l’organizzazione della mobilità nell’area montana.
Una volontà – conclude Venturi – che ha trovato un’ulteriore riscontro
nell’iniziativa “ Porrettana slow” in programma il 12 ottobre».
[ciro
becchimanzi – uff. stampa pd regione]
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[Mercoledì 9 ottobre 2013 | 17:22 - © Quarrata/news]
... se anche il Venturi si è accorto della Porrettana è alle porte una tornata elettorale.
RispondiEliminaIn precedenti articoli era chiamato " il gelataio". Calza a pennello perchè questo tizio appare quando tutto sembra già in via di squagliamento. Se qualcuno non lo ha surgelato prima. Ma quanto prende al mese questo operaio mancato?
RispondiEliminaMa guarda un po’, il Consigliere Venturi che inizia ad interessarsi della Montagna! Non l’ha mai fatto dal suo primo incarico politico, adesso che la montagna è AGONIZZANTE lo fa?
RispondiEliminaAd un agonizzante, basta dargli un piccolo sollievo che già è riconoscente, ma non credo succeda ora dopo anni di fregature. Forse tra qualche giorno farà anche una interrogazione sullo SMANTELLAMENTO dell’Ospedale Pacini, sulla viabilità, sulla fine della Comunità Montana………e forse sulla regolamentazione per la raccolta dei funghi…
Ma ci faccia il piacere, non continui a prenderci in giro.
Lo zoccolo duro, che vi ha eletti fino ad ora, sta aprendo per fortuna gli occhi. E’ solo questo che spinge il Consigliere Venturi a questo falso interessamento.
Bravo Gianfranco.
RispondiEliminaRipartiamo dalle piccole cose e cerchiamo di salvare il salvabile.
… e cito la parabola di Piero Calamandrei dal discorso pronunciato al lirico di Milano il 26 gennaio 1955 agli studenti universitari :
- ...un po' una malattia dei giovani: l'indifferentismo. «La politica è una brutta cosa. Che me n'importa della politica?» Ed io, quando sento fare questo discorso, mi viene sempre in mente quella vecchia storiellina che qualcheduno di voi conoscerà: di quei due emigranti, due contadini che traversavano l'Oceano su un piroscafo traballante. Uno di questi due contadini dormiva nella stiva e l'altro stava sul ponte e si accorgeva che c'era una gran burrasca con delle onde altissime, che il piroscafo oscillava. E allora questo contadino impaurito domanda a un marinaio: «Ma siamo in pericolo?» E questo dice: «Se continua questo mare tra mezz'ora il bastimento affonda». Allora lui corre nella stiva a svegliare il compagno; dice: «Beppe, Beppe, Beppe, se continua questo mare tra mezz'ora il bastimento affonda». Quello dice: «Che me n'importa? Unn'è mica mio!» Questo è l'indifferentismo alla politica".