sabato 5 ottobre 2013

SERRAVALLE. LE COSE CHE NON TORNANO SECONDO BOLOGNINI DI “SERRAVALLE FUTURA”


Consumi dell’acqua e intestazioni delle bollette degli impianti sportivi: c’è qualcosa che proprio non torna

SERRAVALLE-CASALGUIDI. Il consigliere Bolognini (Serravalle Futura) invia pubblicamente all’amministrazione Mungai il documento-interrogazione che segue:

A seguito della mia interrogazione del 30 agosto 2013 con protocollo n° 0013194 , in cui chiedevo delucidazioni in merito alla fornitura dell’acqua degli impianto sportivo di calcio posto in Piazza Salvo D’acquisto in Località Casalguidi.
La mia domanda specifica era che l’associazione Sportiva Dilettantistica Calcio Casalguidi 1923 aveva effettuato come da convenzione intestazione delle bollette della fornitura dell’acqua.
Il 25 settembre l’amministrazione mi risponde con la seguente comunicazione protocollo n° 13194, a firma dall’assessore Gianfranco Spinelli.

Riporto fedelmente il contenuto: “Dopo che il servizio idrico è stata dato in gestione l’impianto in riferimento non è mai stato dotato di nessun contatore. L’attuale gestore, facendo riferimento alla convenzione rep. 72/2010 decorrente dal 1.10.2010, come d’altra parte per la precedente decorrente dal 01/07/2005, non ha provveduto all’intestazione dell’utenza in quanto inesistente, di conseguenza si precisa che nemmeno il Comune in questi anni ha pagato il consumo dell’acqua. Anche i vari uffici di proprietà comunale sono stati allacciati con gradualità non immediata rispetto ai tempi del passaggio della gestione del servizio idrico” (documento 1).
Mi affretto a rispondere inoltrando una nuova richiesta di chiarimenti che allego (documento 2).
Ricevo la risposta del 25 settembre 2013 – prot. 13194 e rimango del tutto meravigliato per il suo contenuto.
Devo constatare che, anche in questa occasione, i contratti stipulati dall’Amministrazione Comunale non vengono fatti rispettare. Mi chiedo quante altre situazioni analoghe ci sono ancora.
Era doveroso, visto che siete a conoscenza della situazione, che il concessionario dell’impianto sportivo “Casalguidi 1923 Calcio” fosse invitato, da tempo, a provvedere all’intestazione di una propria ed autonoma fornitura dell’acqua.
Tra l’altro siffatta omissione potrebbe comportare, anche, una cospicua richiesta di rimborso per la fornitura di acqua da parte dell’attuale gestore per svariate decine e decine di migliaia di euro.
Il comportamento adottato da codesta Amministrazione, che non condivido, è da ritenersi del tutto deprecabile, in quanto è come volersi approfittare (all’italiana) della situazione, magari sconosciuta al gestore, a danno della società nella quale siete anche soci.
Si chiede espressamente la risposta, a chi di competenza, a quanto segue:
1. Quali criteri sono stati adottati, a suo tempo, per determinare il compenso riconosciuto per la gestione dell’impianto di calcio?
2. Quanti e quali edifici o analoghe situazioni rimangono tuttora da definire?
Dopo quanto esternato mi sono posto un’ulteriore domanda: ma Publiacqua cosa ne pensa di tutto ciò?
Mi sono limitato a riportare ciò che è intercorso tra il sottoscritto e l’assessore Gianfranco Spinelli.
Cordiali saluti,
Ermanno Bolognini
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[Sabato 5 ottobre 2013 | 07:49 - © Quarrata/news]

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