Consumi dell’acqua e intestazioni delle
bollette degli impianti sportivi: c’è qualcosa che proprio non torna
SERRAVALLE-CASALGUIDI. Il consigliere Bolognini (Serravalle Futura) invia pubblicamente all’amministrazione Mungai il documento-interrogazione che segue:
A seguito della mia interrogazione del
30 agosto 2013 con protocollo n° 0013194 , in cui chiedevo delucidazioni in
merito alla fornitura dell’acqua degli impianto sportivo di calcio posto in
Piazza Salvo D’acquisto in Località Casalguidi.
La mia domanda specifica era che l’associazione
Sportiva Dilettantistica Calcio Casalguidi 1923 aveva effettuato come da
convenzione intestazione delle bollette della fornitura dell’acqua.
Il 25 settembre l’amministrazione mi
risponde con la seguente comunicazione protocollo n° 13194, a firma dall’assessore
Gianfranco Spinelli.
Riporto fedelmente il contenuto: “Dopo
che il servizio idrico è stata dato in gestione l’impianto in riferimento non è
mai stato dotato di nessun contatore. L’attuale gestore, facendo riferimento
alla convenzione rep. 72/2010 decorrente dal 1.10.2010, come d’altra parte per
la precedente decorrente dal 01/07/2005, non ha provveduto all’intestazione
dell’utenza in quanto inesistente, di conseguenza si precisa che nemmeno il Comune
in questi anni ha pagato il consumo dell’acqua. Anche i vari uffici di
proprietà comunale sono stati allacciati con gradualità non immediata rispetto
ai tempi del passaggio della gestione del servizio idrico” (documento 1).
Mi affretto a rispondere inoltrando una
nuova richiesta di chiarimenti che allego (documento 2).
Ricevo la risposta del 25 settembre
2013 – prot. 13194 e rimango del tutto meravigliato per il suo contenuto.
Devo constatare che, anche in questa
occasione, i contratti stipulati dall’Amministrazione Comunale non vengono
fatti rispettare. Mi chiedo quante altre situazioni analoghe ci sono ancora.
Era doveroso, visto che siete a
conoscenza della situazione, che il concessionario dell’impianto sportivo “Casalguidi
1923 Calcio” fosse invitato, da tempo, a provvedere all’intestazione di una
propria ed autonoma fornitura dell’acqua.
Tra l’altro siffatta omissione potrebbe
comportare, anche, una cospicua richiesta di rimborso per la fornitura di acqua
da parte dell’attuale gestore per svariate decine e decine di migliaia di euro.
Il comportamento adottato da codesta
Amministrazione, che non condivido, è da ritenersi del tutto deprecabile, in
quanto è come volersi approfittare (all’italiana)
della situazione, magari sconosciuta al gestore, a danno della società
nella quale siete anche soci.
Si chiede espressamente la risposta, a
chi di competenza, a quanto segue:
1. Quali criteri sono stati adottati, a
suo tempo, per determinare il compenso riconosciuto per la gestione dell’impianto
di calcio?
2. Quanti e quali edifici o analoghe
situazioni rimangono tuttora da definire?
Dopo quanto esternato mi sono posto un’ulteriore
domanda: ma Publiacqua cosa ne pensa di tutto ciò?
Mi sono limitato a riportare ciò che è
intercorso tra il sottoscritto e l’assessore Gianfranco Spinelli.
Cordiali saluti,
Ermanno Bolognini
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[Sabato 5 ottobre 2013 | 07:49 - © Quarrata/news]
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